Centro di Maternita Surrogata BioTexCom

Solo due cose:

1) Solo tu puoi prendere questa decisione e, lo farai quando dentro te sentirai che il desiderio di diventare madre ha la meglio su tutti i dubbi e le paturnie...E ti assicuro che prima o poi arriva icon_mrgreen.gif ...Potranno sembrarti parole riduttive e scritte per farla sembrare facile ma credimi non è così.

2) Su questo forum ci sono tantissime esperienze di gravidanze eterologhe da cui puoi prendere spunto e riflessioni.

In bocca al lupo per il tuo percorso

ciao benvenuta e grazie per aver condiviso i tuoi pensieri, qui c'è tutta una comunità di donne che vanno verso la realizzazione di un sogno comune, con percorsi anche molto diversi tra loro. Le sensazioni che si provano davanti ad una decisione così importante sono varie e anche una mente razionale può necessitare tempo e lunghe riflessioni prima di capire se quella si davvero la strada giusta. Se leggi i vari topic sulla donazione ti rendi conto che i dubbi e le paure sono molto comuni. Personalmente ad un certo punto ho smesso di pormi certe domande perché mi sono resa conto che il mio percorso è già troppo complicato così, oggi spero solo che una di queste strade mi porti alla luce perché finora ho visto solo oscuri labirinti.

anche per noi non è stato facile, e la prima volta che ci fu prospettata l' ovodonazione come unica possibilità, andammo via di corsa dal centro .... ma come pensavo, tutti ci riescono, perchè noi no ??? poi abbiamo parlato, abbiamo ragionato, abbiamo valutato, ci siamo confrontati ed alla fine abbiamo deciso e ci siamo buttati !!! a capofitto e senza rete !!!
.... certo le paure sono tante e sempre presenti in una pieghina della nostra mente, ma siamo esseri umani, no ?? e quindi è giusto avere paura, purchè sia una paura "positiva", di quelle che aiutano a crescere ed a fare le scelte giuste.
non abbiamo tutti gli stessi tempi, per alcuni è un processo lento, per altri più veloce ... e non c' entra essere "razionali, logici e laici " quando si tratta di fare scelte che ti cambieranno radicalmente la vita, perchè un figliolo quando arriva te la cambia la vita, eccome ....
ma ad un certo punto, dopo che si sono sviscerati tutti i pro, i contro, fatte le valutazioni, arriva il momento di decidere e di buttarsi !!!
se non ci fossimo buttati ora non avremmo i nostri gnometti....

Ci vuole tempo per metabolizzare questa scelta. Leggi tutti i topic sull'argomento e datti tempo. Poi buttat, ma solo se senti che l'ovodonazione per te è un passo digerito, normale, tuo. Devi arrivare a non avere più nessun timore dell'incognita che porterà tuo figlio coi suoi geni misteriosi.

Una cosa mi sento di dirti: non trascurare i sentimenti di tuo marito. Se non elaborate insieme questa scelta rischierete dopo di non essere uniti nell'affrontare eventuali emozioni non previste. Questo bambino sarà suo geneticamente e non tuo e queste possono diventare difficoltà emotive per una coppia (per il bene del bambino bisogna prevedere quanto più si può).

Forza!

le tue perplessità sono comprensibili e legittime. a parte il fatto di dover maturare la scelta dell'ovodonazione ed elaborare il "lutto dell'identità biologica", tanto per non fare citazioni... (ma questo non mi sembra il tuo problema) tu da persona pragmatica pensi a possibili "defaiances" della donatrice....ti capisco perfettamente, anche io avevo queste piccole paranoie...(ho fatto ovodonazione con successo!).
E' fondamentale fidarti dello staff (alla biotexcom sono bravissimi), essere sicura della loro serietà (criteri e metodi con cui scelgono la donatrice,controlli, salute, ecc), professionalità, e perchè no anche umanità. In bocca al lupo e ti auguro di coronare al più presto il tuo sogno!

anche io avevo come unica chance l'eterologa. C'è voluto un pò di tempo per rendermene conto ed un altro pò per accettarlo. Sono arrivata a questa decisione a 33 anni ...Però è una scelta difficile, complicata, intensa, coraggiosa, che non permette ripensamenti o retro-march....E allora perchè ho deciso? Ho deciso proprio per le parole che tu hai detto.....Perchè amo la vita e tutte le cose meravigliose che ci offre e tutta la sofferenza che comporta....E allora....Se la amo io, perchè impedire ad una nuova vita di fare quest'esperienza unica, straordinaria, irripetibile? Mio figlio avrà la sua vita, il suo percorso, il suo cammino, le sue gioie e i suoi dolori....Sano o malato che sia, forte o debole, giusto o disonesto, grandioso o umile che sia .....Così come sarà lui, io lo accetterò, senza pretese ma dandogli solo il grande amore che già sento per lui dentro il mio cuore.....Io ho avuto una sorella con problemi di salute mentale. Forse per questo non avrei dovuto fare di tutto per avere un figlio "geneticamente" mio? Eppure l'ho cercato e non è arrivato. La realtà è che ognuno ha un suo destino e tutto il resto sono solo sono giochi della mente....

Il tuo dubbio principale, se ho capito, riguarda la donatrice o meglio la salute mentale , psichica o l'assenza di tare genetiche varie.
E' legittimo avere queste perplessità soprattutto in questa branca della medicina, la pma, dobbiamo fidarci del tutto dei centri che la fanno; vigilare,osservare, chiedere ma fidarci. Pensa che all'inizio del percoso noi eravamo cosi' diffidenti e malpensanti che dubitavamo persino della veridicita' delle cartelle dei centri italiani. Se ci pensi niente e nessuno potra' mai darti conferma provata che gli ovociti prelevati siano quel numero nè gli embrini ottenuti o quelli trasferiti nè verificare la qualita' descritta, ci potrebbero raccontre qualsiasi cosa e farcela credere si parla di cellule invisibili ci possono mostrare o dimostrare di tutto. Rimane solo di fidarci quindi anche per lo screening, piuttosto completo, a cui sottopongono chi dona che dovrebbe garantire ovociti sani, senza tare. Cosi' come ci fidiamo dei manutentori che hanno collaudato l'aereo su cui voliamo, o la struttura dell'edificio dove lavoriamo o come ci fidiamo della perfetta lucidita' e competenza di chi sta eseguendo un'operazione salvavita a nostro fratello o come ci fadiamo della salute dell'organo che stanno tapiantando a nostra sorella o come ci fidiamo delle ottime referenze della bambinaia che si occupa per intere giornate di nostro nipote. Bisogna fidarsi delle professionalita' non possiamo fare altro o rimarremmo immobili, soli e diffidenti senza fare mai un passo.

quando si concepisce un figlio in modo omologo si ha l'illusione di "sapere" da dove arriva
ma pensa che del suo dna delle sue origini conosci solo una piccolissima percentuale solo le ultime due tre generazioni
mentre il dna di ciscuno di noi e' frutti di milioni di incroci che alla fine diventano una combinazione del tutto casuale ed incontrollabile

la tua e' solo la paura dell'ignoto che in realta' dovrebbe avere chiunque mette al mondo un figlio

La paura dell'ignoto credo sia l'elemanto dominante, ma questa è una costante quando si mette al mondo un figlio,
forse l'ovo può accentuare quel senso di incertezza per la consapevolezza dell'altrui patrimonio genetico.
L'incertezza del percorso medico poi...si forse un pò è accentuata sento perchè purtroppo dobbiamo emigrare (più che turismo procreativo per me è un esilio procreativo ma vabbè!) e ci devi mettere il viaggio e quant'altro. Ma ti assicuro che nelle mie esprienze omologhe l'imprevisto mi ha sempre accompagnato purtroppo. La donante spero sappia fare meglio di me!

Non è facile prendere questa decisione, perché sono tante le paure che ti vengono in mente...paure di tutti i tipi. Che poi è la paura dell'ignoto, il non sapere realmente chi è la donatrice....ma non dal punto di vista estetico, ma sapere se è veramente sana come ci hanno detto, se è una persona cattiva o se....tutto ciò che la nosta testa può pensare.....sono gli stessi dubbi che si possono avere quando si incomincia il percorso dell'adozione. Ma quando è l'unica strada rimasta per diventare mamma, tutte le paure pian piano si attenuano....a volte ci penso, ma spariscono del tutto quando sai che il tuo bambino arriverà, quando comincia a dare un senso a tutto...ma veramente a tutto...