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potevano anche dire in quel momento: vuoi sì oppure no in questo momento la kristeller (e ovviamente spiegarmi anche di che cosa si tratta perchè loro non potevano sapere se io ne fossi informata), ebbene, io non sarei stata in grado di decidere il da farsi e tantomeno avevo le conoscenze mediche per sapere se dire sì o no. Inconcepibile in quei momenti

Allora, per essere coerenti, bisognerebbe informare TUTTE le partorienti delle varie e possibili pratiche durante il parto e per ognuna di loro far firmare il consenso preventivo in modo tale che il medico sappia a priori come comportarsi durante il parto.

In questo modo ogni persona esprimerebbe la propria opinione in modo cosciente. Ma fino a che punto?
Un medico si troverebbe con le mani legate nel momento in cui magari una data pratica sarebbe necessaria.
Se qualcosa va storto per non aver potuto agire in quel momento vista la non autorizzazione?
Il medico forse sarebbe immune da responsabilità ma dubito che questo basti

più che altro il consenso dato a voce durante un'emergenza sarebbe sufficiente?

trovo giusto e sacrosanto dare prima una panoramica di tutte le cose che possono succedere durante il parto.
ad esempio durante il cpp l'ostetrica ci ha parlato di ventosa, episiotomia e cesareo d'urgenza, ma non ha minimente nominato la kristeller (che so che viene fatta in quell'ospedale). io che non ho mai voluto sapere nulla sul parto prima della gravidanza ho scoperto cos'è un paio di mesi fa.

Informarsi sì, arroccarsi su posizioni assolutiste no. E cmq bisogna lavorare con persone di cui ci si fida, anche se in ospedale ti capita chi c'è di turno. Però insomma, se un minimo conosco la filosofia e la fama dell'ospedale, se mi fido di chi mi accompagna (è importante che anche il padre o chi per lui sia consapevole di cosa succede), se capisco cosa succede al mio corpo e al mio bimbo, quali fattori entrano in gioco durante il travaglio, anche ormonali, e così via, secondo me si partecipa in modo davvero attivo al proprio parto e si decide in maniera più cosciente se le cose si conoscono. Io avrei accettato meglio il cesareo se avessi saputo le cose che so ora, e se quindi avessi fatto le cose in altro modo.
Ora sono "informata" perché ho cercato di scavare, l'ideale sarebbe informarsi per bene prima, per quanto uno non sa mai finché non prova (pensavo di saperne abbastanza prima del parto, invece mi sbagliavo di grosso!).

E cmq per me, almeno di base, basterebbe conoscere le linee guida per il parto fisiologico e cercare un ospedale dove le applichino.

riguardo ai consensi, prima di un cesareo d'urgenza lo chiedono, no? Perché non per altre pratiche invasive? Vi assicuro che la lucidità di dare il consenso per il cesareo e per fare l'intervista per l'anestesia, con tutte le contrazioni in corso, non manca...

lunetta ha scritto:riguardo ai consensi, prima di un cesareo d'urgenza lo chiedono, no? Perché non per altre pratiche invasive? Vi assicuro che la lucidità di dare il consenso per il cesareo e per fare l'intervista per l'anestesia, con tutte le contrazioni in corso, non manca...

il cesareo puo essere comunque stabilito prima, in base ad alcune necessità cliniche... se poi ci sono delle problematiche all'ultimo momento oppure per volontà della paziente si decide di fare il cesareo, questo è chiaramente responsabilità sia del giencologo che della paziente. e la stessa cosa riguarda l'anestesia... che in genere tutti decidono di farla

palmina ha scritto:più che altro il consenso dato a voce durante un'emergenza sarebbe sufficiente?

non credo... per l'anestesia ti fanno firmare sempre delle liberatorie, perchè puo essere una responsabilità grossa. L'anestesia non va sottovalutata, se qualcuna è allergica, potrebbe essere anche letale

io non sapevo nemmeno che chiedessero il consenso per il cesareo d'urgenza. immaginavo che essendo necessario non bisognasse chiederlo.