Pagina 3 di 10

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 20 mag 2015, 19:54
da yeappi
chicca16 ha scritto:
baum ha scritto:Ciao chicca, dobbiamo sperare in Daniela!!!
Daniela non è una dipendente quindi non potra' chiedere comunque la maternita', quindi ci puo' aiutare.
Ragazze vorrei provare a chiedere ad un amico che lavora al caf, rientra la saettimana prossima, e vediamo un po cosa dice... vi farò sapere!

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 20 mag 2015, 22:16
da unoduetre
grazie mille! dobbiamo sapere quali documenti eventualmente possono servire!

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 21 mag 2015, 18:47
da kika
unoduetre ha scritto:grazie mille! dobbiamo sapere quali documenti eventualmente possono servire!
ragazze ma credo che senza un certificato che dimostri la gravidanza, sia un po difficile ottenere la maternità, questo è il mio parere

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 21 mag 2015, 22:51
da dolivia

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 21 mag 2015, 22:54
da dolivia
http://magliadilana.blogspot.com/2012/0 ... do-di.html
Come fare a: fare domanda di congedo di maternità obbligatoria
Ed eccoci qui, al senso pratico che vi avevo promesso. Ecco il primo tutorial, per le mamme in attesa. Vi spiego come districarvi nella matassa delle domande di maternità, cominciamo con quella obbligatoria per le lavoratrici dipendenti. Per il momento tratterò soltanto il caso più semplice e comune, che è stato anche il mio: lavoratrice dipendente che deve inserire la domanda di maternità obbligatoria.

Primo punto: le tempistiche
La domanda tecnicamente potrebbe essere inoltrata anche il giorno prima dell'inizio del congedo, che inizia due mesi esatti prima della data presunta del parto. Ovviamente dovrete farlo prima, anche perchè come spiegherò la procedura richiede qualche giorno per chi non ha mai utilizzato in modo dispositivo il sito dell'INPS, la richiesta del certificato di attestazione della gravidanza al ginecologo, e poi il tempo tecnico perchè possiate far pervenire una copia della domanda al datore di lavoro, perchè non tutti hanno l'ufficio personale accanto al proprio. Consiglio quindi di muoversi circa un mese prima (significa tre mesi prima della data presunta del parto).

Secondo punto: l'attestazione di gravidanza
Un ginecologo privato non può rilasciare questo tipo di certificazione, a farlo dovrà essere un medico del servizio sanitario nazionale, che significa un medico dell'ospedale o anche il medico di base. Normalmente l'attestazione viene fatta dopo una visita in ospedale, se il vostro ginecologo lavora anche in ospedale o al consultorio potrà darvi un appuntamento e pensarci lui a farvi avere il certificato, che deve riportare la data presunta del parto. Altrimenti rivolgetevi comunque al vostro ginecologo che vi indicherà la procedura corretta.

Terzo punto: ottenere il codice dispositivo del sito dell'INPS
Dal 1 ottobre 2011 le domande di maternità possono essere presentate unicamente per via telematica. Questo si configura come una sicura semplificazione per l'Istituto, ma per le future mamme è una complicanza ulteriore, perchè oltre che inserire la domanda per via telematica è comunque opportuno, sebbene non necessario, recarsi in una sede INPS a consegnare la documentazione cartacea ottenuta dalla procedura. In realtà questa ultima fase si potrebbe evitare con l'invio di una raccomandata A/R, ma francamente io non mi fido, e l'unico modo per ottenere una ricevuta è andare di persona a consegnare il tutto. Ma veniamo al dunque. Alla spedizione della tessera sanitaria, dovrebbe seguire la ricezione via posta di un'altra lettera con la quale l'INPS ci invia la prima parte del PIN per i servizi online. Se l'avete persa, o non vi ricordate di averla ricevuta, potete fare richiesta di invio a questo link, compilando un semplice form.
Ricevuto a casa il PIN, dovrete collegarvi a quest'altro link e seguire le istruzioni, con anche la tessera sanitaria alla mano, perchè la seconda parte del PIN è sul retro della stessa. Così facendo otterrete un ulteriore PIN che vi serve però solo per consultare i vostri dati sul sito. A partire da questo è possibile convertirlo in PIN dispositivo, che vi permetterà di inserire le vostre domande online. Per completare quest'ultimo passaggio, cliccate qui. Compilando un ulteriore form online verrà avanzata la richiesta di conversione del PIN in dispositivo. Al termine della procedura verrà generato un modulo che dovrete stampare, firmare e inviare via fax al numero che vi verrà indicato oppure scansionato e inviato con un apposito form online. Normalmente per questa procedura di conversione ci vogliono circa due giorni, il tempo di inviare il tutto e attendere che qualcuno verifichi la vostra firma e converta il codice.
Avrete sudato, ma alla fine ce la farete.

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 21 mag 2015, 22:58
da dolivia
http://www.6sicuro.it/news/maternita-ob ... osa-sapere

La maternità obbligatoria, ovvero il congedo di maternità, indica il periodo in cui la madre lavoratrice deve astenersi obbligatoriamente dal lavoro. Il periodo in questione può essere preceduto dalla maternità anticipata e seguito dal congedo parentale facoltativo.
A chi spetta la maternità obbligatoria?

Il congedo di maternità obbligatorio spetta a diverse categorie di lavoratrici. Vediamo quali (per semplicità espositiva abbiamo escluso i casi particolari):

lavoratrici dipendenti assicurate all’INPS (apprendiste, operaie, impiegate, dirigenti) che hanno un rapporto di lavoro in corso alla data di inizio del congedo;
disoccupate o sospese nel caso in cui il congedo di maternità sia iniziato entro 60 giorni dall’ultimo giorno di lavoro;
disoccupate o sospese che hanno diritto all’indennità di disoccupazione, alla mobilità oppure alla cassa integrazione;
lavoratrici agricole a tempo indeterminato ed alle lavoratrici agricole tempo determinato che nell’anno di inizio del congedo abbiano maturato almeno 51 giornate di lavoro agricolo;
colf e badanti che hanno 26 contributi settimanali nell’anno precedente l’inizio del congedo di maternità oppure 52 contributi settimanali nei due anni precedenti l’inizio del congedo stesso;
lavoratrici a domicilio;
lavoratrici impegnate su attività socialmente utili o di pubblica utilità;
collaboratrici a progetto, cosiddette cocopro;
libere professioniste iscritte alla gestione separata (l’indennità è legata all’effettiva astensione dall’attività lavorativa).

Le lavoratrici autonome (artigiane e commercianti) e le libere professioniste iscritte alle casse professionali hanno invece diritto all’indennità relativa alla maternità obbligatori ma non sono tenute all’astensione effettiva dal lavoro.
Periodo di astensione

Il periodo di astensione dal lavoro e di corresponsione della relativa indennità riguarda:

i 2 mesi precedenti la data presunta del parto (si calcolano senza includere la data presunta del parto);
l’eventuale periodo intercorrente tra data presunta e data effettiva del parto;
i 3 mesi successivi al parto decorrenti dal giorno successivo alla data stessa.

Ferma restando la durata complessiva del congedo di maternità, pari a 5 mesi, le lavoratrici possono usufruire della flessibilità del congedo, astenendosi dal lavoro a partire dal mese precedente la data presunta del parto e nei 4 mesi successivi al parto.
Per poter avvalersi di questa facoltà è necessario che il medico specialista ginecologo del Servizio Sanitario Nazionale ed il medico aziendale (se previsto per legge) certifichino che tale opzione non comporta pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro. Se in azienda non è prevista la figura del medico competente, è necessaria la dichiarazione del datore di lavoro che lo attesti.

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 21 mag 2015, 22:59
da dolivia
Come si richiede

Per avere diritto alla maternità obbligatoria, entro il settimo mese di gravidanza (è opportuno muoversi con un po’ di anticipo), la futura mamma deve presentare una domanda apposita al datore di lavoro e all’INPS che deve essere corredata da una certificazione medica che specifichi la data presunta del parto e il mese di gestazione. La nascita deve poi essere comunicata con l’autocertificazione entro 30 giorni, sia all’Istituto di Previdenza sia al datore di lavoro, al quale si dovrà anche comunicare se si intende riscuotere gli assegni familiari per il bambino e richiedere le detrazioni per carichi di famiglia.
Trattamento economico

Per quanto concerne le lavoratrici dipendenti e le parasubordinate, il trattamento economico erogato durante la maternità obbligatoria consiste in un’indennità economica giornaliera posta a carico dell’INPS pari all’80% della retribuzione media globale giornaliera del periodo di paga immediatamente precedente l’inizio del congedo, maggiorata dei ratei delle mensilità aggiuntive e degli altri elementi ricorrenti della retribuzione.
Le libere professioniste hanno invece diritto ad una indennità nella misura dei 5/12 dell’80% del reddito professionale dichiarato nel secondo anno antecedente alla data del parto.

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 21 mag 2015, 23:59
da Joy
Ciao ragazze sono una mamma che grazie a biotex ha realizzato una famiglia meravigliosa. Volevo indicarvi che x il lavoro potete prendere la maternita' facoltativa se desiderate ma non l obbligatoria. I 2 mesi prima non vi spettano perche' non avete il certificato del ginecologo e pertanto non vi verranno dati nemmeno i 3 dopo perche' in un certo senso sono legati tra loro. Questo lo so per mia esperienza personale dopo verifiche con l'inps. Se volete la facoltativa e l allattamento si puo'(anche se alcuni avvocati lo sconsigliano perche' potrebbe essere contestato se mettono in dubbio il concetto di madre

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 22 mag 2015, 08:16
da chicca16
Joy ha scritto:Ciao ragazze sono una mamma che grazie a biotex ha realizzato una famiglia meravigliosa. Volevo indicarvi che x il lavoro potete prendere la maternita' facoltativa se desiderate ma non l obbligatoria. I 2 mesi prima non vi spettano perche' non avete il certificato del ginecologo e pertanto non vi verranno dati nemmeno i 3 dopo perche' in un certo senso sono legati tra loro. Questo lo so per mia esperienza personale dopo verifiche con l'inps. Se volete la facoltativa e l allattamento si puo'(anche se alcuni avvocati lo sconsigliano perche' potrebbe essere contestato se mettono in dubbio il concetto di madre
joy grazie.... dove sei stata fino adesso!!! questo volevo sentire, tutto il resto lo trovo in internet ma la testimonianza di chi c'è passato e' un'altra cosa.... grazie ancora della tua testimonianza.
se hai tempo e voglia puoi parlarci anche delle problematiche che forse hai incontrato al tuo rientro e come ti sei mossa.
grazie ancora.

Re: il lavoro e maternità dopo il rientro in italia

Inviato: 22 mag 2015, 08:27
da chicca16
. Questo lo so per mia esperienza personale dopo verifiche con l'inps. Se volete la facoltativa e l allattamento si puo'(anche se alcuni avvocati lo sconsigliano perche' potrebbe essere contestato se mettono in dubbio il concetto di madre[/quote]

Questo chiaramente dopo che si è chiuso l'eventuale indagine con l'archiviazione? vero? perché infatti duranti l'indagine gli avvocati consigliano di non chiedere e fare niente (tanto non sono loro che pagano senza avere stipendio da diversi mesi!! scherzo) resta da vedere quanto tempo si impiega per chiudere e archiviare, perché se dura molto devo rientrare al lavoro e poi rimettermi in permesso facoltativo al 30% ?