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Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 06 ott 2015, 23:15
da donnaregina
vi copio delle info trovate su un altro sito che si occupa di partoanalgesia:

"Sono ormai quasi cent’anni che si cerca di alleviare il dolore del parto con diversi sistemi risultati nel tempo più o meno efficaci. Attualmente i metodi per ridurre il dolore del travaglio sono farmacologici oppure attraverso tecniche di rilassamento ed ipnosi. I sistemi farmacologici sono sostanzialmente tre: analgesia epidurale, uso di oppiacei per via endovenosa e la respirazione di protossido d’azoto attraverso un sistema nasale. Quest’ultimo sistema è poco applicato, è disponibile in alcuni paesi anglosassoni ma in Italia non è praticata in nessun centro e risulta meno efficace rispetto all’epidurale. L’uso di oppiacei in vena è un sistema efficace ma può coprire solo una parte del travaglio per non rischiare di avere effetti sul bambino (depressione respiratoria in particolare) per cui viene sospesa la somministrazione a metà della fase dilatativa. L’ epidurale è invece ormai universalmente riconosciuta come la miglior tecnica per il controllo del dolore durante il parto. Storicamente ha un'origine che risale ad oltre un secolo fa. Negli ultimi 20 anni ha avuto un notevole incremento nel mondo occidentale grazie allo sviluppo tecnologico dei materiali che ha consentito di avere a disposizione cateterini sempre più sottili, aghi sempre meno traumatici ed allo sviluppo scientifico dei farmaci che ha permesso di ottenere molecole sempre più maneggevoli e sicure. In questo modo a tutt’oggi l’epidurale è la tecnica di analgesia del parto più praticata nel mondo, con punte del 60% tra le donne dei paesi anglosassoni. In Italia invece attualmente solo il 3% delle donne che devono partorire (media nazionale) ha la possibilità di accedere ad un servizio di analgesia in travaglio di parto. Questo ritardo nella diffusione dell’analgesia nel nostro paese ha una serie di motivazioni mediche e non che speriamo vengano col tempo superate e consentire così una maggiore diffusione di quella che riteniamo essere una tecnica sicura ed efficace per il controllo del dolore del travaglio."

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 06 ott 2015, 23:19
da madreterra
ed ecco dei sistemi alternativi:

Il metodo psicoprofilattico.

Che cosa è.

Comprende ginnastica prenatale, tecniche di rilassamento ed esercizi di respirazione. Ideato dal medico francese Lamaze, è basato sulla teoria che la percezione del dolore a ogni contrazioni uterina sia amplificata notevolmente da un atteggiamento mentale negativo della donna.

Come funziona.

In primo luogo, quindi, occorre decondizionare la gestante dalla paura e dai dubbi sul parto per poi indurla a considerare le contrazioni come stimoli utili al fine dell'espulsione e non come dolori. Per raggiungere questo obiettivo, si insegna ad abbinare ogni singola contrazione a una respirazione calma e profonda, da praticare all'inizio della dilatazione uterina. Gli esercizi di ginnastica sono pensati sia per scaldare i muscoli sia per essere usati durante il travaglio. Il corso basato sul metodo psicoprofilattico, inoltre, prevede anche una parte teorica, in cui vengono fornite tutte le informazioni riguardanti l'anatomia e la fisiologia della gravidanza e del parto.

Perché serve.

Il metodo psicoprofilattico è stato spesso chiamato "preparazione al parto indolore". Questa definizione, però, è piuttosto fuorviante: le future mamme che frequentano corsi del genere, infatti, potrebbero nutrire false illusioni sulla possibilità di far nascere il proprio bambino evitando i tanto temuti dolori del parto. In realtà, nessun metodo può cancellare la sofferenza insita al processo della nascita. Applicando correttamente il metodo psicoprofilattico, però, il dolore può essere considerato dalla donna non come l'elemento più importante ma come una sorta di effetto collaterale dell'esperienza del travaglio. Comunque, affinché la tecnica respiratoria risulti davvero utile in tutte le varie fasi del parto, è necessario che la donna sia molto concentrata e che ad ogni inspirazione faccia seguire un'espirazione completa.

Chi lo insegna.

Il metodo psicoprofilattico è applicato da ginecologi o ostetriche, spesso specializzati anche in dinamiche di gruppo e in tecniche psicologiche.

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 06 ott 2015, 23:20
da madreterra
L'ipnosi.

Che cosa è.

L'ipnosi è una tecnica che, attraverso la suggestione, induce a un rilassamento totale molto simile allo stato che precede immediatamente il sonno.

Come funziona.

Lo specialista insegna a raggiungere lo stato di ipnosi e a utilizzarlo per ottenere il rilassamento. Le tecniche di suggestione ipnotica vanno ripetute casa in modo da riuscire a realizzare l'autoipnosi, necessaria per essere autosufficienti al momento del parto.

Perché serve.

La trance ipnotica (così viene chiamato lo stato di ipnosi) durante il parto può funzionare come una sorta di anestesia psichica ottenuta senza bisogno di dover ricorrere ai farmaci. In pratica, rispetto agli anestetici chimici, l'ipnosi ha il vantaggio di non ridurre l'apporto di ossigeno al bambino. In realtà, però, benché molte donne trattate con l'ipnosi durante il parto dichiarino di non aver sentito dolore, i risultati sono variabili e in alcuni casi il ricorso ai farmaci è necessario. Il metodo, comunque, risulta efficace solo nelle donne facilmente ipnotizzabili e quando il medico ipnotista è presente in sala parto.

Chi lo insegna.

Se praticata da persone poco esperte, l'ipnosi non solo non è efficace ma può risultare addirittura dannosa. Bisogna accertarsi, quindi, che il corso sia diretto da un medico ipnotista e da personale seriamente specializzato.

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 06 ott 2015, 23:20
da madreterra
Lo yoga.

Che cosa è.

Lo yoga è un'antica disciplina indiana molto apprezzata in Occidente, in quanto nel corso degli anni ha confermato la sua efficacia come sistema di concentrazione e rilassamento psicofisico.

Come funziona.

Nello yoga la respirazione è fondamentale, perché permette di recuperare energia (attraverso il "trattenimento" dell'aria a polmoni pieni, nella fase di inspirazione) e di sperimentare una benefica sensazione di pace (dopo l'espirazione, a polmoni vuoti). Imparare a respirare, però, richiede tempo, pratica e concentrazione: la tecnica di pranayama (o controllo del respiro) si apprende gradualmente sotto la guida di un bravo maestro.

Perché serve.

Nei corsi di preparazione al parto, attraverso esercizi di ginnastica, respirazione e concentrazione, lo yoga favorisce la presa di coscienza del proprio corpo. Gli esercizi che richiedono una concentrazione totale, che coinvolge mente e corpo. L'obiettivo è quello di aiutare la donna a riconoscere e ad accettare le sue sensazioni psicofisiche al fine di ritrovare serenità ed equilibrio. L'introspezione e la conoscenza di sé, infatti, permettono alla futura mamma di acquisire una forza e una fiducia tali da non permetterle di farsi sopraffare dall'ansia legata al travaglio. Per imparare ad ascoltare i suoni interni del corpo (il battito cardiaco, il respiro) occorrono tempo e pratica costante. É consigliabile quindi iscriversi a un corso di yoga fin dall'inizio della gravidanza. Una volta appresa la tecnica yoga, gli esercizi possono essere eseguiti anche a casa: l'importante è scegliere un angolo calmo e isolato (oppure stare all'aperto durante la bella stagione) dove concentrarsi su se stesse e sul proprio corpo.

Chi lo insegna.

In genere i corsi sono organizzati presso associazioni e centri specializzati, dove le future mamme vengono guidate da un maestro di yoga.

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 06 ott 2015, 23:21
da madreterra
Urlare o non urlare?

Esistono poche cose più dolorose di un parto, si tratta di un'esperienza molto intensa per ogni donna. Per alcune ore, la mamma si trova a confrontarsi con se stessa e con la propria capacità di resistere al dolore. In quei momenti la mediazione della mente e della razionalità cade, il dolore invade tutto l'essere. Un turbinio sensazioni in genere contraddistinte da paura, sofferenza, impotenza, solitudine, insicurezza, ansia.


Il momento più bello nella vita di ogni donna è anche il momento più difficile ed impegnativo, per questo molte culture, non ultima la nostra cultura scientifica, hanno da sempre cercato tecniche per alleviare le sofferenze del travaglio. Per calmare i dolori del parto si può ricorrere ad esempio ad alcune tecniche 'alternative' che non richiedono l'uso di farmaci, quali l'anestesia in agopuntura e all'ipnosi.



Scegliere la via 'naturale', decidere di affrontare il dolore viso aperto oppure sperimentare tutte le tecniche possibili per un parto indolore? Questa la scelta che molte donne si trovano di fronte. I sistemi farmacologici per raggiungere il parto indolore sono oggi sostanzialmente tre: analgesia epidurale, uso di oppiacei per via endovenosa e la respirazione di protossido d'azoto attraverso un sistema nasale.



L' epidurale è ormai universalmente riconosciuta come la miglior tecnica per il controllo del dolore durante il parto e scelta da un gran numero di mamme. Ma alcune donne vogliono partorire senza prendere farmaci e spesso si rivolgono alla medicina complementare e alternativa per avere un aiuto.



Il parto spaventa, si ha paura del dolore che non si conosce, che può divenire insopportabile nella sua intensità, nei suoi effetti. Le donne chi si apprestano ad affrontare questa prova spesso temono le reazioni incontrollabili di fronte al dolore. Urlare o non urlare quindi? Una scelta difficile che spetta ad ogni donna che decide di affrontare quella grande prova che è diventare mamma.

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 07 ott 2015, 18:12
da ovuletta
E mi spaventa anche l'epidurale: non sapevo ti mettessero un catetere, questa cosa mi spaventa non poco. E non è vero che è indolore, almeno non sempre: una mia amica l'ha fatta, premetto che lei è molto coraggiosa ed ha subito trattamenti ed interventi molto dolorosi, ebbene mi ha detto che comunque non è stata una passeggiata, ha sentito questo ago che entrava e che veniva mosso all'interno, mi vengono i brividi solo a pensarci! E poi mi ha detto che non è che non senti più i dolori del parto, vengono attutiti ma qualcosa senti sempre!
Riguardo al rischio paralisi dell'epidurale, io so' che c'è se ti muovi mentre te la stanno facendo e quindi si rischia di toccare qualche nervo. Alla mia amica dissero di stare immobile, lei gli chiese "E se ho una contrazione?" e loro gli hanno detto di non muoversi assolutamente! Ecco, questa cosa mi spaventa molto perchè io ho il terrore degli aghi e già per farmi fare una puntura mi muovo, istintivamente mi allontano!
AIUTO, come farò? Continuo a pensare che per me l'unica possibilità è un'anestesia totale e risvegliarmi quando tutto sarà finito, non credo proprio che ce la farei a partorire normalmente: sono troppo fifona ed ho una soglia del dolore bassissima!!!!

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 07 ott 2015, 18:28
da Orchetta
Io sono terrorizzata quanto te!
Ma se puo' consolarti....oggi ho incontrato una mia collega in maternita' con la sua splendida bimba di 2 mesi.....lei aveva una paura terribile di partorire....beh, mi ha detto che con l'epidurale e' stata, parole sue, "una passeggiata", che non ha sentito ALCUN DOLORE e che non vede l'ora di rifarlo! Appena tornera', mi ricordero' di chiederle in quale struttura ha partorito!
Io penso che il sentire o meno l'epidurale dipende MOLTISSIMO dalla mano dell'anestesista, poi e' chiaro, ogni parto e' a se'.....certo, se ti metti a pensare che ti infilano un ago nella schiena e' finita...per questo io il video non voglio vederlo!!!!!!!!!!! :D

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 07 ott 2015, 23:23
da minuminu
l'effetto cambia da caso a caso: si va dal non sentire affatto dolore a sentirne poco...ma in tutti i casi si sente la contrazione,e si sente come un indurimento della pancia senza dolore o con poco dolore. Quando poi il travaglio va avanti e, a ridosso del parto, la testa del bimbo è bassissima e si incunea tra le ossa del bacino, lì si xsente una pressione fortissima che la peridurale riesce ad attutire solo in parte.Ma è un hene che sia cosi perchè quella pressione fa venire voglia di spingere..e dopo un pò il bimbo nasce!
roguardo al rimanere immobili durante la manovra...il rischio NON p quello che, se ti muovi di scatto si tagliano o ledono in nervi...diomio!! il mondo sarebbe pipeno zeppo di mamme paralitiche!! semplicemente si rende il lavoro difficile all'anestesista e si rischia tutt'al più che venga la cefalea post.epidurale. e poi...considera che l'anestesista che mette l'epidurale sulla partoriente si ASPETTA SEMPRE che questa faccia degli scatti o si muova per via delle contrazioni....anche se si raccomanda tanto di rimanere ferma! e poi , ripeto, la manovra dura 1 minuto si e no (salvo schiena difficile).
In ultimo: tranqui... farla non è ASSOLUTAMENTE un obbligo...ma solo una possibilità!
stai serena! un abbraccio enorme!

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 07 ott 2015, 23:38
da puffetta
Grazie di cuore per le tue informazioni, ma perchè ogni volta che sento parlare di parto mi vengono i brividi ed un'ansia terribile?!!!! Boh, davvero non so' come farò quando sarà il momento! Ma cos'è questa cefalea di cui hai parlato?

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Inviato: 08 ott 2015, 18:52
da pesceazzurro2
la cefalea è una possibile complicanza della epidurale. Se si buca erroneamenet troppo in profondità con l'ago (perchè l'anestesista ha difficoltà nella manovra, perchè la schiena di quella signora è particolarmente "difficile", o particolarmente predisposta) può manifestarsi come conseguenza il mal di testa. il mal di testa da epidurale DEVE avere queste caratteriscithce (altrimenti NON è stata l'epidurale la causa):
- insorgenza 1-2 giorni DOPO aver effettuato l'epidurale
- il dolore è nella parte posteriore (sulla nuca) e/o laterale con una sensazione tipo "sentirsi tirare la testa verso il basso"
- ASSOLUTAMENTE "dipendente" dalla posizione: cioè a sedere o in piedi viene di colpo il mal di testa. Appena ci si sdraia SCOMPARE DI COLPO, e se ci ri-tira su a sedere o in piedi RICOMPARE.
- può essere da blando a piuttosto forte
- dura 1-2 settimane

e soprattutto...
- una volta scomparso NON LASCIA NESSUNO TIPO DI CONSEGUENZE E NON TORNA PIù! ossia: se una (che non ha mai sofferto in vita sua di mal di testa) fa l'epidurale, le viene la cefalea da epidurale, poi le passa..e qualche tempo dopo inizia a soffrire di mal di testa L' EPIDURALE NON C'ENTRA NULLA!!!!!

terapia: normali analgesici (aspirina, tachipirina, moment, aulin etc), caffeina (caffe, coca.cola), bere TANTO TANTO TANTO TANTO, e riposo a letto.

un abbraccio a tutte!