Centro di Maternita Surrogata BioTexCom

Ciao balna, non credo che le tue paure siano stupide (credo che nessuna paura lo sia mai, sono pur sempre indizi di qualcosa che agita la nostra psiche) e cmq penso che sia molto sano tirarle fuori prima anziché sbatterci la faccia dopo...

Io sono nella fase delle riflessioni sull'eterologa (ovodonazione nel mio caso) e mi accorgo che più questa ipotesi si fa concreta, più saltano fuori dubbi che non avrei mai immaginato di avere. Qualche giorno fa per esempio, mentre mi guardavo allo specchio, ho pensato: e se la donatrice è orrenda e mi viene un figlio bruttissimo???? Non che io sia una top model, intendiamoci... E so benissimo che anche un figlio biologicamente mio potebbe essere brutto, e che non me ne fregherebbe un tubo (anche perché ogni scarrafone è bello a mamma sua). Ma evidentemente in qualche angolo della mia testa ancora mi pesa l'idea di rinunciare alla mia "identità biologica", o forse (ipotesi più probabile) mi spaventa l'ignoto, rappresentato in questo caso da una fantomatica donatrice di cui non conoscerei nulla, neanche la faccia...

Del giudizio altrui, invece, in questa fase mi importa poco. Sarà che ho io stessa una storia strana alle spalle e che sono abituata a sentirmi diversa, ma questo aspetto è quello che adesso mi impensierisce meno.

A proposito dei discorsi su "a chi somiglia il bambino", ti dico una cosa buffa: mia madre, dopo la separazione da mio padre, si è risposata, e non hai idea quante volte è capitato negli anni seguenti che qualcuno abbia notato somiglianze fortissime (ovviamente inesistenti) tra me e il suo secondo marito, della serie "ahhhhhhhhh si vede proprio che è sua figlia, siete due gocce d'acqua!". Questo per dirti che sono cose che possono capitare in tante altre situazioni, e che non creano poi grandi problemi.

un mio amico è stato abbandonato dal padre a 6 anni. La madre si è risposata con un uomo splendido che ha cresciuto il figlio come fosse suo.
Morale :la nuova fidanzata del mio amico, quando ha conosciuto il papa( ora il mio amico ha 37 anni) le disse"cavolo si vede che è suo figlio...vi assomigliate come due gocce d'acqua!"
Vedi com'è.....spesso sorriso e sembianze si acquistano da chi ti cresce...e non da chi ti genera
Un grosso saluto

Ciao ragazze... mi permetto di raccontarvi brevemente la mia storia.
Ho impiegato un anno a convincere, anche se delicatamente, il mio compagno ad accettare l'ipotesi di avere un figlio con una ovodonazione.
Non ho quasi avuto il tempo di pensare a cosa "pensavo" io tanto era forte il desiderio di avere un figlio e la paura immensa che lui mi dicesse no.
Quando ha finalmente detto sì mi sono sentita come rinata....come se mi fosse data un'altra possibilità.
Non ti nego che le difficoltà sono molte. Emotive soprattutto. Chi sarà? Non mi assomiglierà! Perché proprio io ecc. ecc.
oggi riesco ad accettare facilmente l'idea di una ovodonazione con, però, il mio compagno. Mi basta che sia figlio geneticamente suo. Io mi sento di avere già il grande privilegio di "farlo" (speriamo) questo figlio.
E sono sicura che sentire la vita crescere dentro di me renderà indifferente, assolutamente indifferente, il "come" questa vita è arrivata dentro di me.
Il percorso è molto personale e diverso per ogni persona ed ogni coppia.
Non c'è una verità assoluta.
Fai quello che ti senti e se non ti senti sicura di una cosa o dell'altra aspetta... ma non chiudere nessuna porta.

Secondo me il bimbo che nascerà sarà frutto dell'amore.
Tutto il resto non conta.
Un grosso in bocca al lupo

io ho deciso di ricorrere all'ovodonazione e.... non vedo l'ora!!!
Se il Signore ci assisterà avremo un figlio NOSTRO!!!
Penso che sia comunque frutto dell'amore che ci lega. Spero che andrà tutto bene.

in effetti, i dubbi che possono affliggerti la testa in casi del genere, sono infiniti! c'è diciamolo pure una specie di rigetto iniziale.. che si trasforma poi pian piano in una scelta in cui si crede fortemente. Non devi spaventarti è normale che sia così, sei molto sensibile e innamorata di tuo marito e solo con lui avresti voluto concepire il tuo bambino. Ma anche se in modo diverso è proprio con lui che lo concepirai, siete voi 2 a far l'amore e voi 2 che desiderate una famiglia.. per cui non pensare più a tanti perchè e per come, il bambino vi apparterrà nel vero senso della parola sin dal primissimo inizio del concepimento e dire a parenti o chiunque altro,certe cose a niente servirebbe, non è un 'adozione è completamente diverso.. ciò che conta veramente per tutelarsi in futuro è solo il gruppo sanguigno del donatore. IN BOCCA AL LUPO E VIVA LA FORZA DELL'AMORE!

o dovrei fare l' ovodonazione in autunno alla biotexcom e le cose che hai scritto un po' mi appartengono
probabilmente sto per scrivere delle banalità ma io credo che un bambino sia fatto non solo di dna cromosomi geni ecc ma anche e soprattutto dal desiderio di dare affetto
l' uomo che sarà dipenderà dalla nostra capacità di costruire con lui una relazione che funziona emotivamente
i dubbi e le paure ci sono - almeno credo- anche durante una gravidanza " naturale" e io devo dirti che dopo la delusione iniziale ringrazio l' opportunità che mi viene data con l' ovodonazione
rispetto al dire non dire penso che ci si possa prendere il tempo necessario per decidere se e quando dirlo a chi dirlo e come dirlo
adesso ,quando tutto è ancora da costruire, è troppo presto per decisioni così importanti

anche io e mio marito stiamo seguendo il percorso dell'eterologa e siamo sicuri della ns. scelta, anzi viviamo incrociati pensando che un eventuale bambino sarà solo nostro e di nessun altro.....
Certo dovete essere sicuri di quello che state facendo... poi non si può tornare indietro!!

penso che bisogni amare un figlio che arrivi tramite ovodonazione allo stesso modo di uno che arriva naturalmente. Se non si ha la fortuna di poter concepire naturalmente, allora bisogna accettare l'aiuto della medicina. cosa cambia, insomma? il dna? fino a pochi decenni fa, non si sapeva niente su questo dna... certo, chi non vorrebbe il frutto naturale risultato della propria unione, ma quando hai la possibilità di diventare mamma, anche quando non potresti, a certe cose non ci fai nemmeno piu caso

maryrose ha scritto:un mio amico è stato abbandonato dal padre a 6 anni. La madre si è risposata con un uomo splendido che ha cresciuto il figlio come fosse suo.
Morale :la nuova fidanzata del mio amico, quando ha conosciuto il papa( ora il mio amico ha 37 anni) le disse"cavolo si vede che è suo figlio...vi assomigliate come due gocce d'acqua!"
Vedi com'è.....spesso sorriso e sembianze si acquistano da chi ti cresce...e non da chi ti genera
Un grosso saluto

questo succede perchè vivere insieme diventa una simbiosi. Si familiarizza e si assimilano i gesti, le abitudini, l'esempio vero e proprio dei genitori, per questo i figli crescono assomigliando sempre di più ai propri genitori.