ALLATTAMENTO AL SENO
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
Allattare, fino a quando?
Fino a che età si può continuare ad allattare il bambino? La risposta è semplice: fino a quando mamma e figlio ne hanno voglia, perché, anche quando cessa di essere l’alimento esclusivo, il latte continua ad essere fonte di nutrimento, anticorpi e… coccole!
Sfatiamo alcune credenze sull'allattamento con la consulenza di Paola Paschetto, consulente professionale in allattamento materno (IBCLC, consulenza di Paola Paschetto, consulente professionale in allattamento materno (IBCLC, International Board of Lactation Consultant Examiners).
Dopo i sei mesi, il latte è 'come acqua'? È una delle dicerie da sfatare una volta per tutte:
- dopo i sei mesi di età, il latte materno necessita di essere integrato con alimenti solidi, tuttavia, se si fanno 3-4 poppate al giorno, come comunemente succede in questa fase, l’alimento materno continua a coprire circa il 25% del fabbisogno calorico quotidiano. Non solo: continua ad essere ricchissimo di anticorpi e sostanze che aiutano lo sviluppo del sistema nervoso e la maturazione degli organi in crescita del bambino. Quando si incominciano a dare le prime pappe, il latte è anche un ottimo ‘dessert’e si può somministrare a richiesta tra i pasti quando lo richiede il bambino.
- Dopo i 12 mesi, quando ormai il bambino mangia un po’ di tutto, il latte continua adessere una preziosa fonte di anticorpi, un po’ come il colostro prodotto nei primi giorni di vita.
Ecco perché l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda di allattare fino al secondo anno di età e oltre, specie se in questo periodo il bambino fa il suo primo ingresso in comunità: statisticamente, infatti, i bambini allattati al seno che vanno al nido si ammalano di meno.
È un ‘vizio’? Non è vero che, allattando oltre una certa età, si ‘vizia’ il bambino o si ritarda la sua indipendenza. Anzi, il bambino cresce più sereno perché sente che le sue esigenze sono soddisfatte.
È ‘disdicevole’? Non farti condizionare da amiche e nonne che vedono come ‘disdicevole’ continuare ad allattare il bambino quando è diventato più grandicello: niente è disdicevole quando si tratta di un atto di amore tra mamma e bebè.
Fino a che età si può continuare ad allattare il bambino? La risposta è semplice: fino a quando mamma e figlio ne hanno voglia, perché, anche quando cessa di essere l’alimento esclusivo, il latte continua ad essere fonte di nutrimento, anticorpi e… coccole!
Sfatiamo alcune credenze sull'allattamento con la consulenza di Paola Paschetto, consulente professionale in allattamento materno (IBCLC, consulenza di Paola Paschetto, consulente professionale in allattamento materno (IBCLC, International Board of Lactation Consultant Examiners).
Dopo i sei mesi, il latte è 'come acqua'? È una delle dicerie da sfatare una volta per tutte:
- dopo i sei mesi di età, il latte materno necessita di essere integrato con alimenti solidi, tuttavia, se si fanno 3-4 poppate al giorno, come comunemente succede in questa fase, l’alimento materno continua a coprire circa il 25% del fabbisogno calorico quotidiano. Non solo: continua ad essere ricchissimo di anticorpi e sostanze che aiutano lo sviluppo del sistema nervoso e la maturazione degli organi in crescita del bambino. Quando si incominciano a dare le prime pappe, il latte è anche un ottimo ‘dessert’e si può somministrare a richiesta tra i pasti quando lo richiede il bambino.
- Dopo i 12 mesi, quando ormai il bambino mangia un po’ di tutto, il latte continua adessere una preziosa fonte di anticorpi, un po’ come il colostro prodotto nei primi giorni di vita.
Ecco perché l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda di allattare fino al secondo anno di età e oltre, specie se in questo periodo il bambino fa il suo primo ingresso in comunità: statisticamente, infatti, i bambini allattati al seno che vanno al nido si ammalano di meno.
È un ‘vizio’? Non è vero che, allattando oltre una certa età, si ‘vizia’ il bambino o si ritarda la sua indipendenza. Anzi, il bambino cresce più sereno perché sente che le sue esigenze sono soddisfatte.
È ‘disdicevole’? Non farti condizionare da amiche e nonne che vedono come ‘disdicevole’ continuare ad allattare il bambino quando è diventato più grandicello: niente è disdicevole quando si tratta di un atto di amore tra mamma e bebè.
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Re: ALLATTAMENTO AL SENO
alla lega del latte mi avevano suggerito di eliminarlo solo le prime 2 settimane di vita del cucciolo...Orchetta ha scritto:io in realtà un paio di caffè al giorno me li sono sempre concessi...che controindicazioni ci sono??
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
sì immagino che sarà un grande cambiamento psicologico... spero di affrontarlo tranquillamente anche io...
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Re: ALLATTAMENTO AL SENO
. beh anche io avevo rinunciato al mio rito del tè pomeridiano... poi recentemente l'ho reintrodotto... il verde deteinato soprattutto, ma a volte mi concedo anche il normale. Le solite tisane camomilla finocchio o solo finocchio mi avevano stancata...
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
non so se la piccina avrà problemi col lattosio... vedremo, però intanto prendo nota grazie.
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
non è necessario eliminare nulla.
tutto, con moderazione.
tutto, con moderazione.
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
alimentazione sana, varia, genuina, di stagione.
sia durante la gestazione che l'allattamento.
sia durante la gestazione che l'allattamento.
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
Infatti anch'io ho sempre bevuto due caffè al giorno in gravidanza e in allattamento. Solo durante l'allattamento del piccolo su indicazione del peddy ho dovuto togliere il lattosio per una sua intolleranza, superata poi solo dopo l'anno.
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
dicono che i primi gg di vita i neonati impieghino tantissimo x smaltire la caffeina che passa attraverso il latte.ma solo i primi gg.ecco perchè è meglio toglierlo in questo breve lasso di tempo
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
onestamente a me sia durante la gravidanza che i primi tempi dell'allattamento avevano fortemente sconsigliato l'assunzione di caffeina/teina..