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Controlli

madreterra
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Re: Controlli

Messaggio da madreterra »

Controllo riflessi istintivi del neonato
Un altro aspetto che viene preso in considerazione durante la prima visita è la presenza di alcuni riflessi, ossia risposte automatiche e involontarie a particolari stimoli
Alcuni dei più noti, come per esempio la deglutizione, sono presenti per tutta la vita, altri, invece, scompaiono a poco a poco nel corso dei primi mesi. Proprio su questi ultimi, in particolare, si focalizza l’interesse del neonatologo durante questa visita, in quanto essi consentono di verificare il grado di sviluppo del sistema nervoso del piccolo. Ecco quali sono i principali:

di Moro: il neonato viene disteso supino, cioè a pancia in su, sul fasciatoio, quindi il medico gli solleva la testolina (mettendogli una mano sotto la nuca) e la parte superiore del tronco, facendole ricadere dolcemente. Questo riflesso si presenta con un movimento di estensione e poi di chiusura delle braccia, come se il piccolo cercasse di afferrare qualcosa. Si tratta di un controllo molto importante, in quanto la debolezza, l’asimmetria (cioè la presenza in un solo lato) o la totale assenza di questo riflesso possono indicare un’immaturità del sistema nervoso oppure una sofferenza dovuta a un parto difficile. Questo riflesso scompare, di solito, intorno al quarto mese di vita.
di suzione: anche questo è un riflesso molto importante, in quanto è alla base del-l’alimentazione spontanea. È sufficiente toccare o sfiorare dolcemente le labbra del neonato per osservare l’immediata apertura della sua bocca nel tentativo di succhiare. Questo riflesso dura mediamente fino ai dieci mesi di vita.
di prensione: per provocare questo riflesso, è sufficiente toccare il palmo di una mano oppure la pianta di un piede: la reazione del bebè consiste nella flessione immediata delle dita. Verso i tre-quattro mesi scompare, lasciando il posto a una presa volontaria: il piccolo cioè individua gli oggetti e li afferra deliberatamente.
di marcia: per osservare questo riflesso, è sufficiente sorreggere il neonato, mantenendolo ben eretto, sotto le ascelle e fargli appoggiare i piedini su un piano: per istinto il bebè muoverà le gambe come per accennare qualche piccolo passo. Questo riflesso scompare intorno ai due-tre mesi.
madreterra
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Re: Controlli

Messaggio da madreterra »

Bagnetto del bebè appena nato
Spesso avviene alla presenza del papà e serve solo a "pulire" il neonato dai residui di liquido amniotico
Se il parto si è svolto senza problemi per la mamma e per il bambino, si procede a ripulire il neonato dai residui di liquido amniotico e vernice caseosa (una sostanza che ricopre il feto nell’utero e protegge la sua pelle dal contatto prolungato con il liquido amniotico); diversamente, prima del bagnetto il piccolo è visitato dal neonatologo.
barchetta99
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Re: Controlli

Messaggio da barchetta99 »

Visita neonato il giorno dopo la nascita
Dopo le prime cure eseguite al momento della nascita, il bebè viene sottoposto alla sua prima visita medica, di solito, il giorno successivo (salvo in caso di sofferenza, di complicanze durante il travaglio o di parto prematuro, che richiedono una visita immediata).
La visita è praticata dal neonatologo, facendo distendere il bebè nudo sul fasciatoio e seguendo un “percorso” che va dalla testa agli arti inferiori: ogni parte del corpo viene accuratamente esaminata, dal colorito della cute, alle misure di altezza e peso e alla reattività agli stimoli:

il capo: si osservano la struttura e la simmetria del volto, i padiglioni auricolari, il diametro delle pupille e la bocca, segnalando l’eventuale presenza di gonfiori, dovuti alla compressione della testa durante il travaglio, o di macchie (come per esempio nevi e angiomi);
il torace: l’esplorazione del torace prevede, in particolare, l’auscultazione del cuore e dei polmoni;
i genitali: nel maschietto, il pediatra si accerta dell’avvenuta discesa dei testicoli nello scroto (la sottile sacca cutanea che li contiene), mentre nelle femminucce verifica che le piccole labbra siano separate;
gli arti: da un lato, si valuta il tono muscolare e i riflessi, che rappresentano un importante indicatore dello stato di benessere del neonato, dall’altro si rilevano le condizioni di sviluppo. In particolare, per escludere un’incompleta maturazione delle anche si effettua la manovra di Ortolani, utile al riconoscimento precoce di un’eventuale displasia (un difetto congenito, cioè presente dalla nascita, dell’articolazione coxofemorale, cioè del punto di intersezione della testa del femore, l’osso lungo della gamba, nella cavità dell’osso del bacino che la contiene).
barchetta99
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Re: Controlli

Messaggio da barchetta99 »

Punteggio di apgar: valutazione salute alla nascita
È la prima pagella del neonato, che dà un valore numerico al suo benessere fisico subito appena nato e dopo 5 minuti
È la valutazione dello stato di salute del piccolo alla nascita: il bimbo, infatti, potrebbe manifestare segni di affaticamento dopo il parto. Si tratta di un punteggio, effettuato al primo e al quinto minuto di vita, che prende in considerazione cinque valori: il battito cardiaco, il respiro, il colorito della pelle, il tono muscolare e la reattività (cioè i riflessi) del bambino alla nascita. A ogni voce si dà un punteggio che va da zero a due: il “voto” totale che si può ottenere, quindi, è al massimo dieci. Si considera normale, tuttavia, per un bambino nato a termine (dopo la 38a settimana) anche un punteggio uguale a sette. Se invece il punteggio è molto basso sia alla nascita sia dopo quattro minuti, sarà necessario eseguire controlli più approfonditi.
cicodovesei
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Re: Controlli

Messaggio da cicodovesei »

Misurazione peso e altezza alla nascita
Sono i primi "numeri" del neonato, quelli in grado di dare un'indicazione dello stadio di crescita cui è arrivato
Dopo il bagnetto, il bambino viene misurato, prendendo in considerazione il peso (quello medio alla nascita è intorno ai 3.300 grammi, con piccole differenze tra i maschietti e le femminucce), la lunghezza (quella media per i maschi è tra 47 e 55 cm, per le femmine tra 45 e 55 cm) e la circonferenza della testa (quella media nei maschietti è tra 32,6 a 37,2 cm, nelle femmine tra 32,1 e 35,9 cm).
cicodovesei
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Re: Controlli

Messaggio da cicodovesei »

Liberazione delle vie respiratorie del neonato
È un'operazione che viene fatta direttamente dall'ostetrica appena nato il piccolo, così da facilitare la respirazione
Quando l’ostetrica vede affiorare la testa del piccolo gli libera subito le prime vie aeree, aspirando il muco nasale con un’apposita cannulina. Alla nascita, infatti, le vie respiratorie del bebè sono intasate da muco e residui di liquido amniotico: quest’operazione permette al piccolo di respirare subito meglio.
pesceazzurro2
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Re: Controlli

Messaggio da pesceazzurro2 »

Collirio antibiotico alla nascita del neonato
È una delle prime operazioni che viene eseguita in ospedale appena nato il bambino per prevenire la comparsa di una congiuntivite batterica
Entro un’ora dalla nascita, i medici istillano alcune gocce di antibiotico negli occhi del piccolo per prevenire una congiuntivite batterica, cioè l’infiammazione delle membrane che ricoprono la superficie interna delle palpebre e parte della sclera, cioè il bianco dell’occhio. Questa pratica è utile per evitare che eventuali germi presenti nel canale del parto (l’insieme delle strutture anatomiche materne che deve attraversare per nascere) possano insediarsi nelle cavità oculari.
pesceazzurro2
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Re: Controlli

Messaggio da pesceazzurro2 »

A cosa serve l’iniezione di vitamina K alla nascita?
Il neonato è carente di vitamina K, indispensabile per la coagulazione del sangue. Ecco perché, quando viene alla luce, la riceve per bocca o iniezione
Sebbene il latte materno sia un alimento completo, il migliore in assoluto per un neonato, anche il bambino allattato al seno, quando viene alla luce, deve ricevere un’integrazione di vitamina K. Ecco perché.

Di che cosa si tratta

La vitamina K è una sostanza indispensabile all’organismo. In particolare, contribuisce alla produzione di alcuni elementi che servono per la coagulazione del sangue. Se manca, dunque, possono comparire emorragie. Tutti i neonati, alla nascita, sono carenti di questa vitamina. Ecco perché necessitano di una supplementazione. In Italia, nei punti nascita si procede in automatico alla somministrazione di vitamina K. Oggi, esistono due opzioni: iniezione intramuscolare o soluzione per bocca. La scelta viene fatta dal singolo ospedale.

Il latte materno ne è carente

La somministrazione di vitamina K dopo la nascita aiuta a prevenire le eventuali emorragie che possono verificarsi nella prima settimana di vita. I medici parlano di forma classica di malattia emorragica del neonato. Anche se in maniera meno efficace, questa manovra riduce anche il rischio di emorragia tardiva, fra il primo e il terzo mese. Va detto che il latte materno è molto povero di vitamina K, mentre quello vaccino e quello formulato ne contengono in buona quantità. Dunque, sono più soggetti alle emorragie tardive i bimbi allattati dalla mamma.

Anche sotto forma di gocce

Per questa ragione, nel caso di allattamento al seno si consiglia di continuare a integrare la vitamina K dall’esterno per i primi tre mesi di vita del lattante. Si può scegliere se somministrare la vitamina tutti i giorni oppure, in una dose più concentrata, una volta alla settimana. In entrambi i casi, la sostanza si trova sotto forma di gocce.
In breve

SE SI USA IL BIBERON L'INTEGRAZIONE NON SERVE

Nei bambini nutriti con il biberon, in genere, non è necessaria la somministrazione di vitamina K, in quanto le formule la contengono già.
dolcemela
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Re: Controlli

Messaggio da dolcemela »

È normale la stitichezza nel neonato?
La stitichezza nel neonato è un problema più comune di quanto si pensi, soprattutto se il bebè è nutrito con il biberon. Ecco cosa fare se non si scarica
Qualsiasi inconveniente mette in allarme la neomamma. La stitichezza nel neonato, però, non deve preoccupare eccessivamente. Si tratta, infatti, di un’eventualità da mettere in conto nelle prime settimane, specialmente se il bebè è nutrito con il
biberon
.

Il latte materno protegge l’intestino

Il latte materno ha tantissimi benefici. Fra le numerose azioni utili, c’è anche quella di regolare l’intestino del piccolo. Difficilmente un bambino allattato al seno soffre di turbe dell’alveo, a meno che non abbia malattie specifiche, come la febbre. Il latte artificiale, invece, da questo punto di vista è più “ostico”. Infatti, è più difficile da digerire e può anche creare problemi di stitichezza nel neonato. Non bisogna, dunque, preoccuparsi troppo se il bebè nutrito con il biberon non si scarica con regolarità.

Quando si parla di stitichezza

In realtà, si può parlare di stipsi solo nel caso in cui il piccolo evacui meno di due volte alla settimana, quindi, con intervalli che superano i tre giorni. In queste situazioni, spesso, le feci sono dure e di forma sferica. Talvolta, l’addome è molto gonfio e duro al tatto. Il bambino stitico, solitamente, è irrequieto e piange con una certa frequenza. La mamma può notare che tenta di spingere, diventando paonazzo, ma senza riuscire a liberarsi.

Le soluzioni

La stitichezza nel neonato va segnalata al pediatra. Il medico può suggerire di aggiungere al latte artificiale mezzo cucchiaio di maltodestrine, una polvere che ammorbidisce le feci, facilitandone l’espulsione. Il pediatra può anche consigliare di passare a un latte arricchito con prebiotici, che sono zuccheri indigeribili che funzionano come le fibre, oppure a un latte arricchito da particolari formulazioni di grassi: entrambi questi prodotti rendono le feci meno compatte e, quindi, più facili da eliminare. Sia i prebiotici sia i grassi sono, invece, presenti nel latte materno.


In breve

SE IL BIMBO È ALLATTATO AL SENO

Se il neonato è allattato al seno e non si scarica con regolarità è bene farlo subito presente al pediatra. Infatti, in genere, i bimbi nutriti con il latte materno si scaricano dopo ogni poppata.
dolcemela
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Iscritto il: 25 mag 2015, 00:03

Re: Controlli

Messaggio da dolcemela »

Strabismo nei bambini: fino a che età è normale?
Fino a 6 mesi, lo strabismo nei bambini è normale. Se persiste, invece, è bene consultare il medico. Novità per la correzione chirurgica
Lo strabismo è un difetto della vista nel quale gli occhi non risultano ben allineati e sono orientati in due direzioni differenti. È causato dal cattivo funzionamento dei meccanismi neuromuscolari che regolano il coordinamento dei movimenti oculari. La forma più comune di strabismo nei bambini, chiamata “esotropia essenziale infantile”, compare nei primi mesi di vita e si manifesta con un disallineamento, generalmente di tipo convergente (gli occhi sono rivolti entrambi verso il naso). Non va confuso con le forme di strabismo transitorie frequenti nei neonati che non hanno ancora sviluppato la capacità di orientare gli assi visivi nella stessa direzione. Intorno ai 6 mesi di età di solito questa capacità è acquisita.

Ha una componente ereditaria

Oltre all’ereditarietà, altri fattori di rischio sono: nascita prematura, ipermetropia, cataratta congenita e retinoblastoma. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, non c’è una causa nota. Lo strabismo si può manifestare gradualmente o all’improvviso. I sintomi principali sono mal di testa ricorrente, stanchezza visiva, bruciore agli occhi, fastidio alla luce, abitudine a strizzare gli occhi, visione doppia, vertigini e difficoltà di orientamento. Anche l’abitudine a piegare la testa di lato è un campanello d’allarme.

Novità nella cura

Per correggere lo strabismo nei bambini, oggi è disponibile un intervento chirurgico meno invasivo rispetto alle tecniche tradizionali. Si chiama MISS (“chirurgia mininvasiva dello strabismo”) e serve a riallineare gli assi visivi, modificando la forza con cui i muscoli muovono i bulbi oculari. Tramite un’apertura della congiuntiva di pochi millimetri, il muscolo dell’occhio viene accorciato, ripiegandolo su se stesso (secondo la tecnica della “plicatura”). Poche ore dopo l’intervento i piccoli pazienti riescono ad aprire gli occhi e anche i fastidi, come dolore, occhio rosso e palpebre gonfie, risultando alleviati. L’intervento per correggere lo strabismo nei bambini è indicato a partire dai 3-4 anni di età. Prima, però, è indispensabile correggere gli eventuali difetti di refrazione (ipermetropia, astigmatismo, miopia). I risultati sono soddisfacenti nel 90% dei casi.
In breve

IMPORTANTI I CONTROLLI DALL’OCULISTA

La prima visita oculistica è consigliata a 3 anni, anche in assenza di problematiche, un secondo controllo intorno ai 5-6 anni di età e un altro a 10. Il medico va consultato se il bimbo strizza gli occhi, avvicina i fogli al viso mentre legge o ha difficoltà a copiare dalla lavagna.
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