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Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 03 feb 2022, 21:45
da elisa98
Paradossalmente i SURIMI non sono crostacei, o meglio, leggi qua:
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera:
Con il termine surimi si indica un prodotto composto essenzialmente da polpa di pesce di Merluzzo (generalmente Alaska Pollack) e carboidrati confezionato solitamente in cilindretti colorati arancioni e bianchi formati a vari strati di sfoglia di polpa di pesce arrotolata e tenuta insieme da addensanti di tipo alimentare.
La polpa di pesce viene pulita, tritata e pressata e successivamente addizionata con polifosfati e zuccheri. Il surimi normalmente viene utilizzato per imitare la polpa di crostacei, ma attualmente è presente sui mercati in diverse forme e sapori (a bastoncino, a sfoglia arrotolata, etc...). Una delle caratteristiche del surimi è di essere un alimento particolarmente ricco di proteine e povero di grassi ma piuttosto insapore. Per ovviare a questo, viene spesso addizionato con considerevoli quantità di sale, che può renderlo controindicati per gli ipertesi o per chi soffre di patologie renali. Inoltre, poiché in alcune preparazioni è utilizzato un grande quantitativo di polifosfati, che sequestrano il calcio, l'assunzione di surimi è sconsigliata a chi soffre di patologie alle ossa.
Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 04 feb 2022, 10:53
da kikiara
Sì, i surimi che si vendono al supermercato sono già bolliti, pronti da mangiare. Avevo un fidanzato che ne era ghiotto quindi li conosco bene...
Ah, e comunque sia: tutti i cibi che sono stati surgelati (non congelati, surgelati industrialmente) sono commestibili perchè la surgelazione industriale (che fa passare i cibi in pochissimo tempo a temperature bassissime) uccide i parassiti. A me il gine ha detto che se volessi proprio star mega sicura dovrei surgelare il pesce crudo per 24 ore prima di mangiarlo.
Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 04 feb 2022, 11:37
da carioca
su questa cosa non mi sento di assecondare il gine.
Io il pesce lo prendo al mercato dove arriva fresco pescato in mare la notte e se devo mangiarlo crudo lo mangio rigorosamente in giornata.
Il giorno dopo passo alle ricette cucinate.
E questa è una precauzione che prendo da persona non incinta.
Ci son pesci che so che tengono meglio anche solo in frigorifero un'eventuale consumazione a crudo, tipo il sanpietro ma in generale non mi fiderei moltissimo, specie dei ristoranti di sushi dove non sai da dove viene il sushi e quanto è stato là.
Comunque questo lo sto dicendo a voler essere iperpignola, se la provenienza del pesce è certa e non d'allevamento già la situazione è migliore.
Devo chiedere dopo a mio padre cosa succede se si surgela il pesce che non si può più fare crudo, perchè sta cosa del surgelarlo non mi torna...
Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 04 feb 2022, 12:54
da vale4712
Cmq per essere precisi non è che mangiare pesce o molluschi curdi sia il massimo dell'igene e della salute... icon_rolleyes.gif Uno lo fa a suo rischio e pericolo... Un pò lo stesso discorso del fumare o bere alcolici o super alcolici!!!! icon_razz.gif
Ecco cosa ho trovato in rete sul mangiare pesce curdo...e lo dico essendone una ghiottissima... ma con tutti i problemi avuti per rimanere incita...e tutti quelli avuti durante sta gravidanza me ne guardo bene dall'addentarne uno... icon_sad.gif
" Il pesce crudo può essere contaminato da diversi microrganismi che provocano infezioni o tossinfezioni, come Listeria, Escherichia coli, Salmonella, tutti batteri che provocano problemi gastrointestinali problema relativo non solo al pesce crudo, ma anche ad altri alimenti come carni, latte crudo e derivati. Raramente, e solo in soggetti particolarmente deboli come bambini e anziani, queste infezioni possono mettere in pericolo la vita. Il rischio maggiore per chi consuma pesce crudo si chiama Anisakis....Quando l'uomo mangia pesce infetto crudo, non completamente cotto o in salamoia, le larve possono impiantarsi sulla parete dell'apparato gastrointestinale, dallo stomaco fino al colon. Per difendersi dai succhi gastrici, attaccano le mucose con grande capacità perforante, determinando una parassitosi acuta o cronica. La parassitosi acuta da anisakis insorge già dopo poche ore dall'ingestione di pesce crudo e si manifesta con intenso dolore addominale, nausea e vomito. "
oppure ho trovato anche:
"Intossicazione da pesci andati a male: È noto che i tessuti eduli dei pesci e dei molluschi cadono in putrefazione molto rapidamente, determinando fenomeni di avvelenamento che possono paragonarsi a quelli caratteristici del botulismo. Esistono dei pesci, la cui estrema facilità di corrompersi, specie alle nostre temperature estive, li deve far considerare come pericolosi o sospetti a meno che non siano in condizioni di assoluta freschezza. Questo fenomeno si verifica particolarmente tra gli scombriformi e i tunniformi, quali tonno, tonnetto, bonito, palamita, alletterato, sgombro, tombarello, lanzardo, ecc. È sufficiente che un esemplare di una di queste specie resti soltanto per due ore al sole immediatamente dopo essere stato pescato, perché si inizi nella sua carne quel processo di decomposizione capace di generare avvelenamenti. La temperatura favorevole mette in azione alcuni batteri .... che genera nell’ uomo violenti fenomeni di tipo allergico che iniziano pochi minuti dopo l’ ingestione e che generalmente si risolvono con prognosi favorevole dopo otto o dodici ore. L’ ingestione sarà così seguita, entro pochi minuti, da cefalee, disfagia, nausea, vomito, dolori addominali, considerandosi comunque come segno tipico, la comparsa di arrossamenti cutanei in sede facciale. Prurito, orticarie e broncospasmo sono più rari e possono essere confusi con segni di una reazione allergica. Effetti tossici a livello cardiaco sono rappresentati da un rapido indebolimento delle pulsazioni, da palpitazioni e disturbi del ritmo. La durata dei sintomi si aggira solitamente intorno alle 24 ore. Purtroppo però se il pesce ingerito è molto, la prognosi da favorevole diviene infausta e possono verificarsi quei casi letali di cui spesso leggiamo sulle cronache dei giornali, specie nei mesi estivi, ma si potrà avere giovamento con sostanze ad azione antistaminica. Parassiti dei pesci trasmissibili all' Uomo: Un gran numero di parassiti che trascorrono i loro stadi larvali nei teleostei marini o d’acqua dolce sono potenzialmente trasmissibili all’uomo se ingeriti crudi o poco cotti....Cuocendolo normalmente a 60° C o tenendolo in congelamento a basse temperature a meno 20° C si ha l’eliminazione dei parassiti. Diciamo subito che nel Mediterraneo non abbiamo alcun pericolo ma ad esempio nel mar Baltico il ciclo evolutivo comprende come primi ospiti dei batteri (in questo caso il Diphillobothrium latum), Nei pesci tipo Codepodi per poi passare ad un altro ospite intermedio (ad esempio un pesce predatore) incistandosi nella muscolatura e nelle viscere, per poi essere mangiato dall’ uomo. ...La più grave per l’esito in alcuni casi fatale per l’ uomo lo riscontriamo nelle Filippine con il batterio Capillaria philippinensis. Parassiti e batteri: Con l’ aumento delle popolarità della cucina giapponese e del sushi, le parassitosi e le infezioni batteriche intestinali sono più frequenti. Questi problemi sono, però, legati al consumo di pesce crudo: la cottura (sopra i 60° C) o la surgelazione (a –18° C per 24 ore) li previene totalmente. Il salmone del Pacifico, l’ aringa, il merluzzo e l’ haddock sono le specie che più frequentemente sono portatrici di vermi a nastro o cilindrici parassiti. I vermi a nastro che provengono da pesci infestati da larve possono provocare dolori e crampi addominali, diarrea, spossatezza, anemia e perdita di peso. I vermi cilindrici non causano, generalmente, disturbi e la loro scoperta è occasionale (vermi nelle feci o nel vomito). Un altro parassita comune nel pesce, ma non nei molluschi, la larva del nematode anisakis, penetra la mucosa gastrica, provocando la Anisakiasi, una sindrome dolorosa addominale che può simulare l’appendicite.
Infezioni batteriche:La possibilità di contrarre un’ infezione batterica mangiando pesce crudo o poco cotto è rara, ma a volte mortale. Il batterio più pericoloso è un vibrione, il Vibrio vulnificus, che si può trovare nelle ostriche e nei bivalvi crudi.
I sintomi compaiono dopo circa 24 ore con febbre, brividi, nausea, vomito, diarrea e un’eruzione cutanea caratterizzata da ampie lesioni della pelle. I più suscettibili sono gli anziani con depressione del sistema immunitario e gli individui affetti da patologie gastriche o epatiche. L’ unica prevenzione è la cottura dei molluschi. "
chi vuole un sashimi??!
Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 04 feb 2022, 13:07
da luigina2
A parte che mangiare pesce crudo e fumare non sono proprio comparabili: con il fumo il danno per il feto è CERTO, con il pesce crudo invece è solo potenzialmente possibile incorrere in infezioni che nella maggior parte dei casi NON SONO dannose per il feto, come l'Epatite A che avevi citato proprio tu.
Peraltro, i pesci di cui si parla nelle cose che hai incollato sono pesci rari da trovare in Europa. (Salmone del Pacifico? Haddock? Sicuramente non sono sulle nostre tavole giornalmente visto che il salmone consumato in Europa proviene interamente dai mari del nord e al massimo dal Canada).
Insomma, ognuno si regola come crede e ovviamente è buona norma mangiare alimenti "a rischio" solo in ristoranti di cui si è molto certi. (Non mangerei mai il sushi del supermercato ma da Nobu sì!).
Però ecco, dire che mangiare pesce crudo in gravidanza è come fumare mi sembra veramente assurdo: come si fa a comparare un comportamento documentatamente nocivo con uno che potrebbe esserlo solo POTENZIALMENTE? (Come per la toxo, le precauzioni sono consigliate ma la possibilità di contrarla in gravidanza è estremamente REMOTA. Anche in questo caso, mangiare prosciutto crudo non è minimamente comparabile a fumare o bere alcolici, mi sembra evidente).
Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 04 feb 2022, 15:25
da elenaleone
Ehm, forse non sono stata chiara: non puoi congelare tu il pesce, nel congelatore di casa. L'unica sicura è la surgelazione di tipo industriale. Per esempio, negli USA parlando di sushi dicono che quelli in vendita al supermercato sono in genere acquistati surgelati e poi rimessi in vendita e quindi sicuri mentre quelli preparati sul momento, con pesce fresco, sono a rischio parassiti.
Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 04 feb 2022, 15:40
da manupaola
Ma non quadra sto ragionamento, nel senso che il pesce è sicuro finchè resta surgelato.
Nel momento in cui viene scongelato è di nuovo a rischio parassiti, almeno a logica la vedrei così!
Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 04 feb 2022, 19:39
da cetriolina
No, perchè i parassiti vengono uccisi dalla surgelazione! Ho fatto un po' di ricerche su siti americani, FDA etc. etc. e tutti confermano questa cosa.
Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 04 feb 2022, 20:45
da giuppy
Io dico soltanto che ognuno si prende i rischi del caso come in ambedue le situazioni... Si sa che non è consilgiato mangiare pesce crudo in gravidanza, così come non è consigliato fumare...
Poi se uno lo fa è un suo problema...
Cmq da quel che si legge sulla rete non sarei così sicura a mangiare pesce curdo...Poi può non succeder nulla...come può succedere di prende una grave intossicazione alimentare...o peggio una salmonella...o un bello stafilococco...e prendere antibiotici in gravindanza per guardire non è il masssimo... sopratutto all'inizio!!!!! Inoltre non si parla solo di salmone del pacifico...ma amnche di alici, sgombri, salmoni, tonni... Insomma... un pò tutto ciò che viene usato nella preparazione del sushi.
E cmq sinceramente...non me la sento di paragonare la preparazione del prosciutto di parma...ad addentare un pesce crudo!!! icon_lol.gif
Sempre per dovere di cronaca riporto dalla rete....
"Il pesce crudo, marinato o parzialmente cotto può essere cibo sicuro per chi è sano.... Le donne in gravidanza si assumono rischi non necessari se mangiano tale pesce durante la gravidanza Quando infatti il pesce è crudo o poco cotto, può esporre al rischio di contrarre un’infezione da parassiti .... Una donna incinta è più vulnerabile e deve prestare maggiore attenzione a quello che mangia....
L'epatite A non cronicizza e viene trasmessa per via alimentare (mitili, pesce crudo)...."
E ancora:
Rischi associati al consumo di pesce crudo : La somministrazione di prodotti ittici accuratamente sezionati, ma privi di cottura può costituire un veicolo per malattie infettive, tossinfezioni ed intossicazioni (istamina, ecc) e, quindi, notevoli rischi per la salute del consumatore. A ciò va aggiunto che i vari tagli di pesce sono immancabilmente serviti insieme a riso, alghe e verdure, che possono costituire un substrato per la crescita dei microrganismi (Tiecco, 2000b). Fra le specie più importanti vanno ricordate:
Salmonella spp.: ha origine fecale e può derivare da contaminazione delle acque (acque interne, regioni costiere) o dalle operazioni di preparazione dei prodotti;
Staphylococcus aureus: deriva dalla manipolazione del prodotto; la sua presenza è stata associata all'utilizzo di riso preparato e manipolato in condizioni igieniche non ottimali e conservato per diverse ore a temperatura ambiente, come dimostrato in uno studio effettuato negli Stati Uniti (Adams & coll., 1994);
Vibrio parahaemolyticus: tipico dell'ambiente marino, è responsabile del 60% dei casi di tossinfezione in Giappone. La carica, al momento della pesca, è sempre modesta (102 ufc/g);
Vibrio cholerae: alcuni autori ritengono che faccia parte della normale flora microbica del pesce, ma sono stati descritti alcuni casi di malattia da consumo di pesce;
Listeria monocytogenes: è stata ritrovata nelle acque superficiali (laghi, acque costiere); la sua presenza è stata rilevata sulla superficie e nella cavità addominale di salmoni, oltre che negli impianti di lavorazione (Huss & coll., 2000; Rorvik & coll., 1995). La contaminazione può essere presente già al momento della cattura o avvenire nel corso delle operazioni di preparazione e lavorazione del pesce.
Di notevole importanza sono, poi, le malattie parassitarie potenzialmente veicolate dal pesce crudo o poco cotto, talvolta con incidenza elevata e, in particolare, le infestazioni da larve di nematodi appartenenti alla famiglia delle Anisakidae (Rim, 1998; Novak, 1996). Negli Stati Uniti, sono segnalati annualmente almeno 50 casi di patologie causate da Pseudoterranova decipiens ed Anisakis simplex, ma il dato è sottostimato; i pesci più coinvolti sono salmoni, sgombri, sardine e merluzzi. Moltissimi casi sono stati segnalati negli Stati della costa pacifica, per l'utilizzo di salmone e sgombro nella preparazione del sushi. Le larve possono morire rapidamente o causare, in alcuni casi, ulcere o gravi appendiciti (Schantz, 1989).
Uomo avvisato mezzo salvato...
poi siamo in democrazia e ognuno fa quel che gli pare....
Re: pesce, crostacei e molluschi
Inviato: 04 feb 2022, 21:04
da foglietto
La congelazione (anche quella casalinga) serve per debellare sicuramente l'anisakis, e (forse) la listeriasi, ma assolutamente non serve per tutte le altre specie di virus - batteri - parassiti che possono aver contaminato il pesce.
Il consumo di pesce in Italia, ma soprattutto in Europa é aumentato esponenzialmente e il Mediterraneo é sempre piú scarso di pesce, per cui ora molto del pesce che troviamo in pescheria, ma soprattutto nel reparto congelati del supermercato viene da paesi con igiene perlomeno dubbia (Africa, Sudamerica, Cina e Tailandia), per cui il rischio é di epatite, ma anche tifo o colera.
Oltretutto le farine di carne vietate ai tempi della mucca pazza, so che sono state vendute per la maggior parte agli allevamenti piscicoli dell'estremo oriente (non per niente i Giapponesi non vogliono piú saperne di pesci orientali ma il pesce se lo vengono a pescare direttamente nel Mediterraneo).
Io personalmente cerco di comprare pesce fresco (per i congelati mi limito al merluzzo), e che sia riconoscibilmente di specie mediterranee. Evito il pesce in tranci a parte per il tema del mercurio nei pesci grandi, perché ho saputo che la maggior parte del pesce che spacciano come cernia o pesce spada é in realtá una carpa del Nilo (in Egitto/Sudan non esistono depuratori e tutte le reti fognarie scaricano direttamente nel Nilo!!).
In effetti ho notato che in Sardegna trovare cernia nel bancone del pescivendolo é piú difficile, e in genere trovi il pesce intero con la testa, per cui puoi verificare che sia effettivamente una cernia, mentre in Spagna trovi tranci di cernia praticamente in tutti i banconi e appunto sono pezzi di pesce non meglio identificabile.
Per quanto riguarda i molluschi, e in particolare le cozze, anche se nutritivamente sarebbero buonissimi per il bimbo, sono assolutamente da evitare a meno che non conosciate di persona il pescatore e la provenienza degli stessi. Mi hanno detto che comunque sono allergenici, per cui io alla fine li evito comunque. So di una ragazza che dopo essersi passata tutta la gravidanza resistendo stoicamente al desiderio di cozze, se n'é fatta una bella mangiata subito dopo la nascita del bambino, col risultato che il piccolo si é beccato un bell'ittero, mi sembra che mi avesse spiegato che nelle cozze c'é un componente che il fegato del bimbo non riesce a assimilare, per cui vanno mangiate con moderazione anche durante l'allattamento.