La coppia fermata alla dogana veneta
Inviato: 27 gen 2010, 23:00
Partono dall’Italia alla volta dell’Ucraina in due, ritornano in tre con una bambina di venticinque giorni non registrata nei passaporti della coppia. Protagonisti due coniugi di Mogliano Veneto che, fermati dalla polizia all’aeroporto di Venezia, hanno infine ammesso di aver preso in affitto l’utero di una giovane di Kiev.
La neonata bionda è stata prima spacciata per figlia naturale della coppia, che ha sostenuto la gravidanza della donna durante il viaggio nell’ex repubblica sovietica, ma dopo la smentita del medico di famiglia non è rimasto che ammettere l’imbroglio, ora al vaglio di un’inchiesta della Procura veneziana. La bambina, secondo un atto notarile di un professionista ucraino, risulterebbe figlia di un patto sancito da un vero e proprio contratto tra l’uomo moglianese e una ragazza che ha prestato il proprio utero per l’impianto di un ovulo da lui fecondato. A tutti gli effetti, almeno la paternità è certa, ma ad essere sotto accusa è la procedura che, consentita in Ucraina, resta vietata in Italia secondo quanto previsto dalla legge n. 40 del 2004. Aveva pensato proprio a tutto la coppia veneta, che dopo essere entrata in contatto con un’agenzia della capitale ucraina specializzata nel reclutare giovani disposte ad affittare il proprio ventre a futuri genitori in difficoltà, dopo aver corrisposto una cifra considerevole, era arrivata fino all’Ambasciata italiana a Kiev.
Qui, spiegando di non essere in possesso dei documenti di espatrio della piccola appena nata, hanno ottenuto il rilascio della documentazione necessaria al rientro in patria. È bastato dichiarare che la bambina era nata durante il soggiorno in Ucraina. Poi il volo diretto all’aeroporto di Treviso, dirottato al Marco Polo di Tessera a causa della nebbia, dove quella bambina senza passaporto ha subito fatto partire le indagini.
*Scuola di Giornalismo Luiss
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-i ... ia-220285/
Salve a tutti sono la segretaria mass media della Biotexcom, non avremmo mai risposto ad una rivista se non fosse scritta con tanti errori.
Tutto il pachetto dei documenti per ricevere il pass bambino dall’Ambasciata itliana lo stiamo preparando.
Nell’ambasciata italiana viene rilasciato il passaporto nominato pass bambino con il quale I genitori rientrano nel loro paese. Il certificato di nascita ucraino in originale nel quale sono presenti I genitori italiani viene tolto dall’Ambasciata italiana grazie al fatto che la legge ucraina prevede solo una citadinanza,e gli rimane il dublicato del certificato di nascita, percio la coppia al rientro come documenti per Il bambino hanno solo il pass bambino e il dublicato del certificato di nascita del neonato, e il certificato di nascita italiano lo ricevono al rientro nel comune italiano.
Dalla convenzione di Haya dal 1961 la legge funziona sul erritorio, e qello che e stato fatto su un certo territorio deve essere giudicato sul teritorio dello stesso stato. I collaboratori della polizia Italiano e della procuratura essendo ignoranti, hanno provato mettere in confusione I nostri clienti. Il conflitto e stato gia reglamentato. Noi abbiamo chiesto la coppia che ci fa un favore dando un interview ai giornalisti spiegando come e andata la situazione, pero in questura gli hanno detto che questto fatto sara guardato come una pubblicita per la maternita surrogata che e proibito dalla legge 40 dal 2004 e che loro non sono piu in Ucraina dove tutto questo e legale. Noi non abbiamo insistito sul fatto perche la tranquilita dei nostri clienti e in priorita che la nostra pubblicita’
P.S. È bastato dichiarare che la bambina era nata durante il soggiorno in Ucraina.
No Comment!
La neonata bionda è stata prima spacciata per figlia naturale della coppia, che ha sostenuto la gravidanza della donna durante il viaggio nell’ex repubblica sovietica, ma dopo la smentita del medico di famiglia non è rimasto che ammettere l’imbroglio, ora al vaglio di un’inchiesta della Procura veneziana. La bambina, secondo un atto notarile di un professionista ucraino, risulterebbe figlia di un patto sancito da un vero e proprio contratto tra l’uomo moglianese e una ragazza che ha prestato il proprio utero per l’impianto di un ovulo da lui fecondato. A tutti gli effetti, almeno la paternità è certa, ma ad essere sotto accusa è la procedura che, consentita in Ucraina, resta vietata in Italia secondo quanto previsto dalla legge n. 40 del 2004. Aveva pensato proprio a tutto la coppia veneta, che dopo essere entrata in contatto con un’agenzia della capitale ucraina specializzata nel reclutare giovani disposte ad affittare il proprio ventre a futuri genitori in difficoltà, dopo aver corrisposto una cifra considerevole, era arrivata fino all’Ambasciata italiana a Kiev.
Qui, spiegando di non essere in possesso dei documenti di espatrio della piccola appena nata, hanno ottenuto il rilascio della documentazione necessaria al rientro in patria. È bastato dichiarare che la bambina era nata durante il soggiorno in Ucraina. Poi il volo diretto all’aeroporto di Treviso, dirottato al Marco Polo di Tessera a causa della nebbia, dove quella bambina senza passaporto ha subito fatto partire le indagini.
*Scuola di Giornalismo Luiss
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-i ... ia-220285/
Salve a tutti sono la segretaria mass media della Biotexcom, non avremmo mai risposto ad una rivista se non fosse scritta con tanti errori.
Tutto il pachetto dei documenti per ricevere il pass bambino dall’Ambasciata itliana lo stiamo preparando.
Nell’ambasciata italiana viene rilasciato il passaporto nominato pass bambino con il quale I genitori rientrano nel loro paese. Il certificato di nascita ucraino in originale nel quale sono presenti I genitori italiani viene tolto dall’Ambasciata italiana grazie al fatto che la legge ucraina prevede solo una citadinanza,e gli rimane il dublicato del certificato di nascita, percio la coppia al rientro come documenti per Il bambino hanno solo il pass bambino e il dublicato del certificato di nascita del neonato, e il certificato di nascita italiano lo ricevono al rientro nel comune italiano.
Dalla convenzione di Haya dal 1961 la legge funziona sul erritorio, e qello che e stato fatto su un certo territorio deve essere giudicato sul teritorio dello stesso stato. I collaboratori della polizia Italiano e della procuratura essendo ignoranti, hanno provato mettere in confusione I nostri clienti. Il conflitto e stato gia reglamentato. Noi abbiamo chiesto la coppia che ci fa un favore dando un interview ai giornalisti spiegando come e andata la situazione, pero in questura gli hanno detto che questto fatto sara guardato come una pubblicita per la maternita surrogata che e proibito dalla legge 40 dal 2004 e che loro non sono piu in Ucraina dove tutto questo e legale. Noi non abbiamo insistito sul fatto perche la tranquilita dei nostri clienti e in priorita che la nostra pubblicita’
P.S. È bastato dichiarare che la bambina era nata durante il soggiorno in Ucraina.
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