Lavori a rischio in gravidanza
Inviato: 17 ago 2018, 09:50
Leggo spesso di future mamme che nn hanno idea se il proprio lavoro sia a rischio o meno oppure che spinte dal datore di lavoro poco onesto, si mettono in maternità a rischio rinunciando ai loro diritti ed a parecchi mesi in più a casa.. Per questo vorrei darvi qualche delucidazione:
Elenco lavori a rischio in gravidanza
La donna in gravidanza può avere un lavoro a rischio se ha mansioni di:
lavoro pesante, anche i lavori domestici, in posizioni scomode
lavori svolti in ambienti dal clima sfavorevole: troppo rumorosi, polverosi, troppo caldi o troppo freddi
lavori che comportano il sollevamento di carichi pesanti
lavori rumorosi
lavori che obbligano a stare in piedi per più di metà dell'orario di lavoro
lavori soggetti a vibrazioni continue
lavori che espongono a sostanze chimiche dannose (a contatto o inalate), esposizione ad agenti biologici, esposizione a radiazioni ionizzanti
Lavori in luoghi insalubri (sale slot, sale scommesse, sale fumatori, ospedali, comunità, scuole, estetica, parrucchiera, cartiera, farmaceutica, fonderia, calzaturifici ecc...)
La donna, assieme al datore di lavoro, valuterà se è soggetta ad obbligo di cambio mansione o dovrà avvalersi dell'astensione anticipata per lavoro a rischio.
Il dvr (documento di valutazione dei rischi) deve essere obbligatoriamente presente e consultabile sul luogo di lavoro ed in esso è riportato il rischio a cui la lavoratrice è sottoposta in gravidanza.
Qualora venga proposto un cambio di mansione, lo stipendio dovrà per legge rimanere il medesimo così come le ore sottoscritte nel contratto.
Nel caso che si verifichi questa eventualità la donna potrà essere spostata in un ambiente sicuro e salubre dove espleterà:
Lavori di ricerca
Lavori amministrativi
Lavori in biblioteca
Lavori di portineria
I lavori sopra citati sono ritenuti salubri qualora la gestante debba espletare mansioni compilative, di organizzazione, di scrittura, di rilegatura. Non dovrà usare scale portatili, moderare l’utilizzo della fotocopiatrice, presenziare in luoghi dove vi è possibile contagio biologico, chimico o radioattivo. Inoltre deve limitare l’uso del videoterminale a 20 ore la settimana.
L'unico organo preposto alla valutazione del rischio per la gestante è L'ISPETTORATO DEL LAVORO PROVINCIALE al quale va fatto richiesta per astensione anticipata per lavoro a rischio.
La gestante, qualora venga riconosciuto il suo come lavoro a rischio, ha diritto al l'astensione anticipata dalla scoperta della gravidanza fino a 3 mesi prima del parto, quando cioè scatta l'obbligatoria. Dopo il parto ed entro due mesi dalla nascita, ha diritto al l'astensione per allattamento a rischio fino al compimento del 7° mese di vita del figlio.
ITER BUROCRATICO : la gestante dovrà munirsi di un certificato di gravidanza redatto da un ginecologo privato o pubblico, dove sia specificata ultima mestruazione e data presunta del parto.
Online, sul sito dellispettorato del lavoro, nella sezione moduli, dovrà scaricare il modulo relativo alla richiesta di astensione (vedi foto a pie'di pagina) e farlo compilare al proprio datore di lavoro (se questi si rifiuta, può compilare lei stessa il modulo ed inviarlo all'ispettorato).
Una volta compilato il modulo, unitamente al certificato di gravidanza ed ai documenti di identità del datore, quest'ultimo invierà tutti i fogli tramite PEC alla mail dellispettorato del lavoro. Nel frattempo la gestante può mettersi in malattia o in ferie a SUA SCELTA.
Una volta inviata la pratica, nel giro di 2 settimane al massimo, sia la gestante che il datore, riceveranno a casa la lettera di conferma di astensione anticipata per lavoro a rischio.
Per l'allattamento a rischio va ripetuto tutto l'iter sopra descritto sostituendo al certificato di gravidanza il certificato di nascita del figlio.
Il trattamento salariale dipende da cosa è stabilito nel ccnl di categoria, generalmente è del 100% escluso ovviamente festivi e festività.
Il datore anticipa solo il primo stipendio che poi mensilmente gli viene restituito dall Inps. La sostituta gli costa nettamente meno di tasse e contributi quindi nn fatevi infinocchiare se vi rinfaccia di "costargli un botto"...
Spero di essere stata chiara... È un diritto che vi viene riconosciuto per LEGGE e pertanto avete il DOVERE di usufruirne.
Elenco lavori a rischio in gravidanza
La donna in gravidanza può avere un lavoro a rischio se ha mansioni di:
lavoro pesante, anche i lavori domestici, in posizioni scomode
lavori svolti in ambienti dal clima sfavorevole: troppo rumorosi, polverosi, troppo caldi o troppo freddi
lavori che comportano il sollevamento di carichi pesanti
lavori rumorosi
lavori che obbligano a stare in piedi per più di metà dell'orario di lavoro
lavori soggetti a vibrazioni continue
lavori che espongono a sostanze chimiche dannose (a contatto o inalate), esposizione ad agenti biologici, esposizione a radiazioni ionizzanti
Lavori in luoghi insalubri (sale slot, sale scommesse, sale fumatori, ospedali, comunità, scuole, estetica, parrucchiera, cartiera, farmaceutica, fonderia, calzaturifici ecc...)
La donna, assieme al datore di lavoro, valuterà se è soggetta ad obbligo di cambio mansione o dovrà avvalersi dell'astensione anticipata per lavoro a rischio.
Il dvr (documento di valutazione dei rischi) deve essere obbligatoriamente presente e consultabile sul luogo di lavoro ed in esso è riportato il rischio a cui la lavoratrice è sottoposta in gravidanza.
Qualora venga proposto un cambio di mansione, lo stipendio dovrà per legge rimanere il medesimo così come le ore sottoscritte nel contratto.
Nel caso che si verifichi questa eventualità la donna potrà essere spostata in un ambiente sicuro e salubre dove espleterà:
Lavori di ricerca
Lavori amministrativi
Lavori in biblioteca
Lavori di portineria
I lavori sopra citati sono ritenuti salubri qualora la gestante debba espletare mansioni compilative, di organizzazione, di scrittura, di rilegatura. Non dovrà usare scale portatili, moderare l’utilizzo della fotocopiatrice, presenziare in luoghi dove vi è possibile contagio biologico, chimico o radioattivo. Inoltre deve limitare l’uso del videoterminale a 20 ore la settimana.
L'unico organo preposto alla valutazione del rischio per la gestante è L'ISPETTORATO DEL LAVORO PROVINCIALE al quale va fatto richiesta per astensione anticipata per lavoro a rischio.
La gestante, qualora venga riconosciuto il suo come lavoro a rischio, ha diritto al l'astensione anticipata dalla scoperta della gravidanza fino a 3 mesi prima del parto, quando cioè scatta l'obbligatoria. Dopo il parto ed entro due mesi dalla nascita, ha diritto al l'astensione per allattamento a rischio fino al compimento del 7° mese di vita del figlio.
ITER BUROCRATICO : la gestante dovrà munirsi di un certificato di gravidanza redatto da un ginecologo privato o pubblico, dove sia specificata ultima mestruazione e data presunta del parto.
Online, sul sito dellispettorato del lavoro, nella sezione moduli, dovrà scaricare il modulo relativo alla richiesta di astensione (vedi foto a pie'di pagina) e farlo compilare al proprio datore di lavoro (se questi si rifiuta, può compilare lei stessa il modulo ed inviarlo all'ispettorato).
Una volta compilato il modulo, unitamente al certificato di gravidanza ed ai documenti di identità del datore, quest'ultimo invierà tutti i fogli tramite PEC alla mail dellispettorato del lavoro. Nel frattempo la gestante può mettersi in malattia o in ferie a SUA SCELTA.
Una volta inviata la pratica, nel giro di 2 settimane al massimo, sia la gestante che il datore, riceveranno a casa la lettera di conferma di astensione anticipata per lavoro a rischio.
Per l'allattamento a rischio va ripetuto tutto l'iter sopra descritto sostituendo al certificato di gravidanza il certificato di nascita del figlio.
Il trattamento salariale dipende da cosa è stabilito nel ccnl di categoria, generalmente è del 100% escluso ovviamente festivi e festività.
Il datore anticipa solo il primo stipendio che poi mensilmente gli viene restituito dall Inps. La sostituta gli costa nettamente meno di tasse e contributi quindi nn fatevi infinocchiare se vi rinfaccia di "costargli un botto"...
Spero di essere stata chiara... È un diritto che vi viene riconosciuto per LEGGE e pertanto avete il DOVERE di usufruirne.