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In Thailandia non sarà più consentita la maternità surrogata

Inviato: 23 feb 2015, 14:06
da baum
La legge contro la maternità surrogata
In Thailandia non sarà più consentita la maternità surrogata per gli stranieri o per scopi commerciali
Il parlamento thailandese ha approvato una legge che vieta agli stranieri di pagare donne per "affittare" il loro utero.

La maternità surrogata aveva dato vita a una sorta di "turismo della fertilità" nel Paese e con la nuova legislazione i parlamentari hanno voluto porre fine alla concezione della Thailandia come "utero del mondo", secondo quanto dichiarato dal membro dell'assemblea legislativa nazionale Wanlop Tangkananurak all'agenzia Associated Press.

La pratica sarà invece consentita alle coppie thailandesi che dimostrano l'impossibilità di procreare e alle coppie in cui almeno uno dei due partner è cittadino thailandese, purché siano sposate da almeno tre anni. Le coppie omosessuali sono escluse.

La donna che presta il servizio dovrà avere più di 25 anni e dovrà essere parente di uno dei genitori. Inoltre, non potrà essere retribuita. Chiunque assuma una madre surrogata al di fuori della legge dovrà affrontare una pena massima di 10 anni in carcere.

Il business della maternità surrogata thailandese acquisì risalto mediatico nel mese di agosto 2014, quando una mamma surrogata thailandese, Pattaramon Chanbua, affermò che una coppia australiana aveva abbandonato un bambino nato con la sindrome di Down, portando a casa soltanto la sorella gemella nata sana.

Il bambino rimase con la madre surrogata e in seguito gli fu concessa la cittadinanza australiana, così da poter avere accesso alle cure mediche.

Un altro caso che fece scalpore fu quello di Mitsutoki Shigeta, un uomo giapponese indagato dall'Interpol dopo aver contribuito a far nascere 16 bambini da madri surrogate thailandesi e aver espresso il desiderio di avere ancora altri figli.

Il secondo mercato più grande per la maternità surrogata internazionale in Asia è l'India, dove l'industria ha un valore di circa 350 milioni di euro all'anno, e le donne si sentono spesso maltrattate, come ha riportato Al Jazeera.

Re: In Thailandia non sarà più consentita la maternità surro

Inviato: 23 feb 2015, 14:07
da baum
Praticamente hanno fatto una cosa simile a quella Indiana, chiudento la MS agli stranieri.

Re: In Thailandia non sarà più consentita la maternità surro

Inviato: 03 mar 2015, 15:17
da baum
India, liberata «schiava» dell'utero in affitto

La vicenda di Phulmani (il nome è di fantasia) e l’orrore inflittole aprono una breccia nell’omertà e negli interessi che hanno finora nascosto un’altra delle piaghe dell’India. Dall’età di 13 anni la giovane, oggi 31enne, è stata ridotta in schiavitù e poi costretta ad accogliere in grembo figli – sei in tutto – di coppie paganti che le sarebbero stati tolti dopo un periodo di allattamento al seno, abitualmente di sei mesi. La sua vicenda, portata alla luce dall’organizzazione Shakti Vahini, Ong che nella capitale Delhi ha finora salvato dallo sfruttamento un centinaio di ragazze provenienti come Phulmani dalle are rurali dello Jharkhand, ha dischiuso una realtà finora solo sospettata. Originaria del villaggio di Patru, in un’area che è considerata un serbatoio inesauribile per i predatori organizzati che alimentano e soddisfano le più diverse esigenze nelle grandi città, dallo scorso anno Phulmani è tornata a casa.
Ma le sue ferite emotive sono profonde e probabilmente non rimarginabili. «Mi hanno trattata come una macchina per fare soldi. Non hanno mai avuto interesse per quello che volevo, tutto quello che interessava loro era che facessi nascere i bambini», ha detto nell’intervista rilasciata al quotidiano indiano Hindustan Times, incapace di guardare negli occhi il reporter. Phulmani – che non ha mai avuto la possibilità di conoscere la destinazione dei bambini o di rivederli – era stata attirata a Delhi con la promessa di un impiego da un procacciatore attivo nel suo villaggio.

Tuttavia, dopo avere lavorato per un anno come domestica, la sua vita era cambiata come mai avrebbe sospettato potesse succedere. Una condizione che ha reso il suo caso, se possibile, ancora più simbolico e atroce rispetto alle 10mila coetanee – come lei in buona parte tribali o aborigene – che ogni anno (secondo le stime dei gruppi per i diritti umani) vengono “esportate” dallo Jharkhand per servire nelle case di cittadini benestanti della capitale oppure nei suoi bordelli. Un racket organizzato meticolosamente, che cresce nell’indifferenza e nella corruzione endemiche da cui però, negli ultimi anni, sono trapelate con crescente frequenza notizie sulla riduzione in schiavitù di ragazze per farne madri surrogate al servizio di ricchi indiani o di coppie occidentali. Il Child Welfare Committee (Comitato per il benessere dei bambini), agenzia governativa, ha finalmente deciso di indagare sulle voci che andavano affiorando e ha portato alla luce storie sconvolgenti. Il caso che forse rappresenta il culmine dell’intollerabilità è quello di una giovane del villaggio di Lotwadugdugi, attirata a Delhi dai trafficanti all’età di otto anni e che solo a 29 anni è tornare dalla famiglia, dopo avere dato alla luce dieci bambini commissionati da coppie non in grado di procreare e ottenuti con la tecnica dell’“utero in affitto”. Le indagini successive, in cui è stata coinvolta la polizia dopo che sono stati denunciati alcuni dei casi di sfruttamento, hanno sollevato il velo di vergogna e paura e molti abitanti hanno ammesso di essere a conoscenza sia dell’attività dei trafficanti, sia delle pratiche di surrogazione. Che non sempre hanno come sede la lontana capitale, ma sovente anche le precarie abitazioni dei villaggi, dove le donne danno alla luce bambini che gli vengono sottratti in cambio di cifre modeste e, a volte, solo di minacce.

A chiarire le dimensioni del traffico di esseri umani dallo Jharkhand sono anche i dati diffusi dal Bachpan Bachao Andolan (Bba), il movimento fondato dal Nobel per la Pace Kailash Satyarthi. Degli 80mila minorenni che il Bba ha finora salvato, fino al 20% sono originari degli Stati di Jharkhand e Bihar, la cui arretratezza espone le più giovani al reclutamento.

Re: In Thailandia non sarà più consentita la maternità surro

Inviato: 03 mar 2015, 15:18
da baum
sono veramente senza parole!!! per fortuna non ci siamo rivolti in India, in Ucraina almeno potro conoscere la mamma surrogata!!

Re: In Thailandia non sarà più consentita la maternità surro

Inviato: 09 ago 2015, 19:05
da lolli
Finalmente, hanno fatto proprio bene a vietarla in questi paesi, dopo tutti gli scandali che hanno combinato! Non si poteva leggere delle condizioni di quelle povere donne, che non venivano tutelate per niente, a volte lasciate a morire senza cure. Ho letto davvero storie assurde da questi paesi.

Re: In Thailandia non sarà più consentita la maternità surro

Inviato: 09 ago 2015, 19:24
da lolli
baum ha scritto:Praticamente hanno fatto una cosa simile a quella Indiana, chiudento la MS agli stranieri.
Baum, lo hanno fatto perchè rischiavano troppo. Se la comunità internazionale avesse indagato per tutti gli errori fatti, per tutte le mamme trascurate e tutti gli imbrogli che hanno fatto, sicuramente India e Thailandia rischiavano grosse sanzioni.
Hanno sperperato troppo sulle spalle di queste donne!

Re: In Thailandia non sarà più consentita la maternità surro

Inviato: 18 ago 2015, 11:34
da lasposina
sono felice di leggere questa notizia. In paesi come questi, includo anche la Russia, per esperienza personale, dovrebbero vietare queste pratiche, ma seriamente. Non c'è nessuna tutela, nessun riguardo per le donne che fanno da surrogate e soprattutto le leggi non esistono. Bisogna fare attenzione, i prezzi saranno anche abbordabili, ma non ne vale la pena

Re: In Thailandia non sarà più consentita la maternità surro

Inviato: 31 ago 2015, 19:39
da kika
questa mi sembra un ottima notizia. Scusate, ma non si potevano leggere piu tutti quegli scandali che avvenivano in quel paese! e spesso ne pagavano le spese quelle povere donne che per pochi soldi mettevano anche a rischio le loro vite.