Adozione in Russia
Inviato: 22 mag 2015, 12:17
Le banche dati annoverano 700.000 orfani in Russia, ma la stime non ufficiali parlano di circa 1 milione di bimbi. Gli Usa adottano più tutti: sarebbero infatti 50.000 i bambini provenienti dalla Federazione che sono stati già accolti dalle famiglie americane. Per molti specialisti sentiti da Apcom "è impossibile pensare che il flusso delle adozioni verso gli Stati Uniti venga bloccato, anche perchè c'è troppa gente coinvolta". Aspetto incalcolabile, ma influente. In maniera pesante soprattutto in un contesto dove le adozioni vengono regolate tra privati. Solo verso l'Italia infatti le adozioni in Russia vengono regolare con un accordo intergovernativo e gestite dagli Enti approvati da entrambi gli esecutivi.
Per gli altri Paesi, tutto è lasciato in mano ai privati e quindi il rischio "corruzione" e "mercato" è ben più alto. Sono 15 i bambini adottati in Russia e morti in America, ben 4 dalla regione orientale di Irkutsk. In molti casi si parla di maltrattamenti in famiglie che probabilmente con controlli più approfonditi - da entrambe le parti - potevano essere dichiarate non idonee. Negli Usa vige inoltre un sistema di passaggio tra famiglie affidatarie: quindi può capitare che una volta arrivato il piccolo passi da famiglia all'altra, con evidenti problemi di adattamento. Il vero paradosso sta poi nei numeri relativi agli orfani nati negli Usa: sono 500.000, prevalentemente neri. Tuttavia gli americani sono i primi nelle statistiche delle adozioni internazionali.
Le adozioni in Russia offrono tuttavia zona 'grige': nel 2007 si sono verificati nella Federazione 3.569 casi di maltrattamenti su minori adottati da parte di cittadini russi. Inoltre le politiche locali spingono l'accoglienza temporanea, sostenendola anche con 'aiuti' alle famiglie. Aiuti che invece non sono previsti per chi vuole accogliere un bambino in maniera definitiva.
Mosca dichiaratamente punta a firmare un trattato con gli Usa in materia. Ma è chiaro che per ora, nonostante le dichiarazioni di alti funzionari, il flusso delle adozioni in Russia non è stato interrotto. Grande l'indignazione anche da parte delle autorità americane: l'ambasciatore americano a Mosca, John Beyrle, aveva espresso rabbia e sconcerto per quanto successo.
Ad oggi però l'ambasciata americana a Mosca continua a pianificare e rilasciare visti di immigrazione per i bambini che devono essere adottati dalle famiglie statunitensi. Il Dipartimento di Stato ha anche fatto sapere che, tramite il suo sito, nei prossimi giorni un gruppo di funzionari americani volerà a Mosca per incontrare i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell'Istruzione e il Ministero della Giustizia per fare il punto. La speranza è che non si ripetano casi come quello di Artiom. O peggio ancora quello di Ivan Skorobogatov, morto in seguito a gravi traumi al cervello pochi mesi fa: la coppia del Pennsylvania che lo aveva in affido è attualmente sotto processo per omicidio
Per gli altri Paesi, tutto è lasciato in mano ai privati e quindi il rischio "corruzione" e "mercato" è ben più alto. Sono 15 i bambini adottati in Russia e morti in America, ben 4 dalla regione orientale di Irkutsk. In molti casi si parla di maltrattamenti in famiglie che probabilmente con controlli più approfonditi - da entrambe le parti - potevano essere dichiarate non idonee. Negli Usa vige inoltre un sistema di passaggio tra famiglie affidatarie: quindi può capitare che una volta arrivato il piccolo passi da famiglia all'altra, con evidenti problemi di adattamento. Il vero paradosso sta poi nei numeri relativi agli orfani nati negli Usa: sono 500.000, prevalentemente neri. Tuttavia gli americani sono i primi nelle statistiche delle adozioni internazionali.
Le adozioni in Russia offrono tuttavia zona 'grige': nel 2007 si sono verificati nella Federazione 3.569 casi di maltrattamenti su minori adottati da parte di cittadini russi. Inoltre le politiche locali spingono l'accoglienza temporanea, sostenendola anche con 'aiuti' alle famiglie. Aiuti che invece non sono previsti per chi vuole accogliere un bambino in maniera definitiva.
Mosca dichiaratamente punta a firmare un trattato con gli Usa in materia. Ma è chiaro che per ora, nonostante le dichiarazioni di alti funzionari, il flusso delle adozioni in Russia non è stato interrotto. Grande l'indignazione anche da parte delle autorità americane: l'ambasciatore americano a Mosca, John Beyrle, aveva espresso rabbia e sconcerto per quanto successo.
Ad oggi però l'ambasciata americana a Mosca continua a pianificare e rilasciare visti di immigrazione per i bambini che devono essere adottati dalle famiglie statunitensi. Il Dipartimento di Stato ha anche fatto sapere che, tramite il suo sito, nei prossimi giorni un gruppo di funzionari americani volerà a Mosca per incontrare i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell'Istruzione e il Ministero della Giustizia per fare il punto. La speranza è che non si ripetano casi come quello di Artiom. O peggio ancora quello di Ivan Skorobogatov, morto in seguito a gravi traumi al cervello pochi mesi fa: la coppia del Pennsylvania che lo aveva in affido è attualmente sotto processo per omicidio