L'adozione in India
Inviato: 23 mag 2015, 12:34
Il Governo dell’India considera l’adozione in India come il miglior intervento di riabilitazione non istituzionalizzante per i bambini orfani o abbandonati la cui separazione dai loro genitori biologici non può essere evitata per diverse ragioni.
India MapPer perseguire tale mandato costituzionale, il Governo indiano ha sviluppato una Politica Nazionale per il benessere dei bambini (Welfare of Children) che può essere così riassunta: " I bambini indiani sono da considerarsi una risorsa SUPREMA. E’ responsabilità del governo averne cura. Il programma sull’infanzia dovrà occupare una parte preminente del piano nazionale per lo sviluppo delle risorse umane. Compito del Governo è che uguali opportunità di sviluppo vengano riconosciute a tutti i bambini, obiettivo del governo è ridurre le disuguaglianze assicurando una giustizia sociale".
Linee Guida relative Adozioni in India 2006 emesse dal Governo dell’India.
Obiettivo è quello di normare l’iter per l’identificazione e l’adozione in India dei minori orfani/abbondanati col fine di salvaguardare il più possibile i loro interessi in accordo con la Convenzione ONU sui Diritti dei Minori e le Dichiarazioni della Corte dell’Aja del 1993 sulle Adozioni in India Internazionali (entrambe sottoscritte dal Governo dell’India ).
E’ responsabilità della Comunità e degli Stati quello di supportare attraverso istituzioni governative e non i minori orfani o abbandonati. Il Governo dell’India considera l’adozione come il migliore non-istituzionale supporto per ogni minore, solo l’ambiente famigliare può far emergere le potenzialità ed offrire le migliori opportunità dei minori stessi.
Le Linee Guida sono suddivise in 11 Capitoli, un glossario e 4 Allegati, nei quali vengono indicati i compiti di ogni Ente Governativo (sia Indiano che dello Stato Ricevente ), degli Enti di Volontariato e dei Genitori Adottivi.
Introdotto nell’ordinamento italiano con la legge n. 184/1983, l’istituto dell’adozione in India internazionale è stato successivamente modificato in seguito all’adesione dell’Italia alla Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale fatta all’Aja il 29 maggio 1993, che ha reso necessaria un’ampia revisione della normativa.
India MapPer perseguire tale mandato costituzionale, il Governo indiano ha sviluppato una Politica Nazionale per il benessere dei bambini (Welfare of Children) che può essere così riassunta: " I bambini indiani sono da considerarsi una risorsa SUPREMA. E’ responsabilità del governo averne cura. Il programma sull’infanzia dovrà occupare una parte preminente del piano nazionale per lo sviluppo delle risorse umane. Compito del Governo è che uguali opportunità di sviluppo vengano riconosciute a tutti i bambini, obiettivo del governo è ridurre le disuguaglianze assicurando una giustizia sociale".
Linee Guida relative Adozioni in India 2006 emesse dal Governo dell’India.
Obiettivo è quello di normare l’iter per l’identificazione e l’adozione in India dei minori orfani/abbondanati col fine di salvaguardare il più possibile i loro interessi in accordo con la Convenzione ONU sui Diritti dei Minori e le Dichiarazioni della Corte dell’Aja del 1993 sulle Adozioni in India Internazionali (entrambe sottoscritte dal Governo dell’India ).
E’ responsabilità della Comunità e degli Stati quello di supportare attraverso istituzioni governative e non i minori orfani o abbandonati. Il Governo dell’India considera l’adozione come il migliore non-istituzionale supporto per ogni minore, solo l’ambiente famigliare può far emergere le potenzialità ed offrire le migliori opportunità dei minori stessi.
Le Linee Guida sono suddivise in 11 Capitoli, un glossario e 4 Allegati, nei quali vengono indicati i compiti di ogni Ente Governativo (sia Indiano che dello Stato Ricevente ), degli Enti di Volontariato e dei Genitori Adottivi.
Introdotto nell’ordinamento italiano con la legge n. 184/1983, l’istituto dell’adozione in India internazionale è stato successivamente modificato in seguito all’adesione dell’Italia alla Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale fatta all’Aja il 29 maggio 1993, che ha reso necessaria un’ampia revisione della normativa.