Esami: spermiogramma
Inviato: 27 giu 2015, 17:46
Da statistiche recenti, le cause di infertilità delle coppie sono divise equamente tra maschi e femmine, per cui è importantissimo effettuare, nell’ambito di uno screening di infertilità di coppia, un'analisi del liquido seminale parallelamente alle indagini sulla donna.
E’ molto importante che eventuali risultati che evidenziano delle anomalie siano valutati da un andrologo, evitando cure improvvisate.
La cosa migliore, per effettuare l’analisi, è rivolgersi ad un centro di provata esperienza in materia, meglio se specializzato in infertilità.
Molti centri accettano che la raccolta venga fatta a casa. In questo caso il campione deve arrivare prima possibile, comunque entro 40/50 minuti massimo. Altri centri preferiscono che si vada a fare la raccolta presso di loro.
Si deve osservare un'astinenza che va dai 2 ai 5 giorni. Facciamo un esempio: ultimo rapporto domenica, spermiogramma mercoledì, astinenza due giorni (lunedì e martedì). Il campione va portato in un barattolino sterile, tipo quelli delle urine che si comprano in farmacia.
Cosa importantissima: TUTTO L'EIACULATO VA MESSO NEL BARATTOLINO, in quanto la concentrazione degli spermatozoi non è uniforme e perdendosi l'inizio o la fine si rischia di falsare il test.
La prima valutazione che viene fatta riguarda l’aspetto, la fluidificazione del liquido e la sua viscosità, il volume e il ph. Questo primo esame può dare delle indicazioni circa la funzionalità delle ghiandole che producono il liquido seminale e sulla presenza di eventuali alterazioni o infiammazioni.
Quando viene eiaculato, lo sperma coagula, per poi iniziare un processo di liquefazione pochi minuti dopo l’emissione. Di norma tale processo si completa in circa 15 minuti. Se la liquefazione non è completa, il referto dovrà registrarlo. Di solito in questi casi si riscontrerà la presenza di granuli. La mancata fluidificazione può denunciare problemi alle vescichette seminali-ù.
La viscosità è una caratteristica permamente del liquido seminale. Viene valutata facendo uscire il liquido attraverso una pipetta e osservando la maniera in cui cola. Un liquido normale forma piccole gocce singole, mentre se le gocce formano un filo dovrà essere valutato il grado di aumentata viscosità (lieve, medio, forte). Un liquido seminale eccessivamente viscoso impedisce agli spermatozoi di muoversi e può essere pertanto un fattore di infertilità.
La presenza di agglutinazioni, ovvero di grappoli di spermatozoi riuniti assieme, indica la presenza di infiammazioni. Per valutare la percentuale di agglutinazioni può essere eseguito un test specifico (MAR test). E' considerato normale uno spermiogramma in cui il MAR test sia inferiore al 50%.
Viene osservato poi l’aspetto, che in condizioni normali è grigio-opalescente e può viceversa apparire limpido (nel caso di diminuzione o assenza di parti cellulari), torbido (se c’è elevata concentrazione di parti cellulari, che possono essere spermatozoi, ma anche batteri), lattescente (può dipendere da eccessiva presenza di liquido prostatico), giallastro (che potrebbe dipendere dalla presenza di urina o di granulociti in quantità eccessiva), rosato o rosso (per la presenza di sangue).
E’ molto importante che eventuali risultati che evidenziano delle anomalie siano valutati da un andrologo, evitando cure improvvisate.
La cosa migliore, per effettuare l’analisi, è rivolgersi ad un centro di provata esperienza in materia, meglio se specializzato in infertilità.
Molti centri accettano che la raccolta venga fatta a casa. In questo caso il campione deve arrivare prima possibile, comunque entro 40/50 minuti massimo. Altri centri preferiscono che si vada a fare la raccolta presso di loro.
Si deve osservare un'astinenza che va dai 2 ai 5 giorni. Facciamo un esempio: ultimo rapporto domenica, spermiogramma mercoledì, astinenza due giorni (lunedì e martedì). Il campione va portato in un barattolino sterile, tipo quelli delle urine che si comprano in farmacia.
Cosa importantissima: TUTTO L'EIACULATO VA MESSO NEL BARATTOLINO, in quanto la concentrazione degli spermatozoi non è uniforme e perdendosi l'inizio o la fine si rischia di falsare il test.
La prima valutazione che viene fatta riguarda l’aspetto, la fluidificazione del liquido e la sua viscosità, il volume e il ph. Questo primo esame può dare delle indicazioni circa la funzionalità delle ghiandole che producono il liquido seminale e sulla presenza di eventuali alterazioni o infiammazioni.
Quando viene eiaculato, lo sperma coagula, per poi iniziare un processo di liquefazione pochi minuti dopo l’emissione. Di norma tale processo si completa in circa 15 minuti. Se la liquefazione non è completa, il referto dovrà registrarlo. Di solito in questi casi si riscontrerà la presenza di granuli. La mancata fluidificazione può denunciare problemi alle vescichette seminali-ù.
La viscosità è una caratteristica permamente del liquido seminale. Viene valutata facendo uscire il liquido attraverso una pipetta e osservando la maniera in cui cola. Un liquido normale forma piccole gocce singole, mentre se le gocce formano un filo dovrà essere valutato il grado di aumentata viscosità (lieve, medio, forte). Un liquido seminale eccessivamente viscoso impedisce agli spermatozoi di muoversi e può essere pertanto un fattore di infertilità.
La presenza di agglutinazioni, ovvero di grappoli di spermatozoi riuniti assieme, indica la presenza di infiammazioni. Per valutare la percentuale di agglutinazioni può essere eseguito un test specifico (MAR test). E' considerato normale uno spermiogramma in cui il MAR test sia inferiore al 50%.
Viene osservato poi l’aspetto, che in condizioni normali è grigio-opalescente e può viceversa apparire limpido (nel caso di diminuzione o assenza di parti cellulari), torbido (se c’è elevata concentrazione di parti cellulari, che possono essere spermatozoi, ma anche batteri), lattescente (può dipendere da eccessiva presenza di liquido prostatico), giallastro (che potrebbe dipendere dalla presenza di urina o di granulociti in quantità eccessiva), rosato o rosso (per la presenza di sangue).