La valutazione della riserva ovarica
Inviato: 11 lug 2015, 23:39
Il nostro patrimonio follicolare si forma prima della nascita.
Quando si arriva all'età della pubertà e la donna inizia ad avere il ciclo mestruale, già il 75% circa dei follicoli è andato perduto, a causa di fenomeni di atresia, ossia una regressione che non li porterà mai a maturazione.
Nella scelta della tecnica, del tipo di protocollo e dei dosaggi da utilizzare nella fecondazione assistita riveste particolare importanza la valutazione della riserva ovarica della donna, ossia del patrimonio follicolare che le rimane. Questo perchè è chiaro che esiste una correlazione tra questa e la risposta che le ovaie hanno nel corso delle stimolazioni.
I metodi di valutazione sono di vario tipo:
Valutazioni di tipo endocrino/ormonale:
- dosaggio dell'FSH in terza giornata
- dosaggio dell'estradiolo (E2) in terza giornata
- dosaggio dell'Inibina b in terza giornata
- dosaggio dell'AMH (ormone antimulleriano) in qualsiasi giornata
Test endocrini dinamici:
- CCCT (Clomiphene Citrate Challenge Test)
- EFORT (Exogenous FSH Ovarian Reserve Test)
- GAST (GnRH Agonist Stimulation Test)
Valutazioni endoscopiche:
- Volume delle ovaie
- Conta dei follicoli antrali
- OSBF (Ovarian Stromal Blood Flow)
Dosaggio dell'FSH in terza giornata
Partendo dal presupposto di un funzionamento dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio buono (partendo cioè dal presupposto che non ci siano altre cause), il dosaggio dell'FSH consente di rilevare indirettamente la riserva ovarica, poichè fa da feedback della Inibina b e dell'estradiolo prodotti dai follicoli.
Sono stati fatti molti studi in merito, ma rimangono molte questioni aperte, a partire dalla variabilità che si riscontra tra un ciclo e l'altro, riguardo una stessa paziente. Questa variabilità si riscontra in particolare nelle pazienti con FSH più alto, oltre i 15 UI/l, per cui in teoria già potrebbe dire qualcosa in senso negativo. Altri studi hanno dimostrato che in pazienti che hanno superato anche solo una volta il valore 20 UI)/l ci siano scarse probabilità di buona risposta, a prescindere da mesi in cui il valore è più basso.
Dosaggio dell'E2 in terza giornata
La fase follicolare (periodo che va dal primo giorno del ciclo al giorno precedente l'ovulazione) normalmente si abbassa con il crescere dell'età della donna (e conseguentemente la diminuzione della riserva ovarica), arrivando a durare in media una decina di giorni. Pertanto un valore alto di E2 in terza giornata potrebbe denunciare la possibilità di scarse risposte alle stimolazioni in cicli di fecondazione assistita.
Dosaggio dell'Inibina b in terza giornata
Il nostro corpo produce due tipologie di Inibina, la A e la B.
La A sembra derivare dal follicolo dominante e dopo il picco dell'estradiolo, alla fine della fase follicolare aumenta.
La B invece è prodotta dai follicoli preantrali, inizia ad aumentare all'inizio della fase follicolare e raggiunge un picco a metà della fase stessa, in concomitanza del calo dell'FSH. Pertanto esiste un rapporto inverso tra FSH e Inibina B (è stato studiato che a parità di età le donne con più alto FSH hanno livelli di inibina B più bassi) per cui se ne deduce che donne con bassi livelli al terzo giorno del ciclo hanno una risposta ovarica in cicli di stimolazione più bassa rispetto alle altre.
Quando si arriva all'età della pubertà e la donna inizia ad avere il ciclo mestruale, già il 75% circa dei follicoli è andato perduto, a causa di fenomeni di atresia, ossia una regressione che non li porterà mai a maturazione.
Nella scelta della tecnica, del tipo di protocollo e dei dosaggi da utilizzare nella fecondazione assistita riveste particolare importanza la valutazione della riserva ovarica della donna, ossia del patrimonio follicolare che le rimane. Questo perchè è chiaro che esiste una correlazione tra questa e la risposta che le ovaie hanno nel corso delle stimolazioni.
I metodi di valutazione sono di vario tipo:
Valutazioni di tipo endocrino/ormonale:
- dosaggio dell'FSH in terza giornata
- dosaggio dell'estradiolo (E2) in terza giornata
- dosaggio dell'Inibina b in terza giornata
- dosaggio dell'AMH (ormone antimulleriano) in qualsiasi giornata
Test endocrini dinamici:
- CCCT (Clomiphene Citrate Challenge Test)
- EFORT (Exogenous FSH Ovarian Reserve Test)
- GAST (GnRH Agonist Stimulation Test)
Valutazioni endoscopiche:
- Volume delle ovaie
- Conta dei follicoli antrali
- OSBF (Ovarian Stromal Blood Flow)
Dosaggio dell'FSH in terza giornata
Partendo dal presupposto di un funzionamento dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio buono (partendo cioè dal presupposto che non ci siano altre cause), il dosaggio dell'FSH consente di rilevare indirettamente la riserva ovarica, poichè fa da feedback della Inibina b e dell'estradiolo prodotti dai follicoli.
Sono stati fatti molti studi in merito, ma rimangono molte questioni aperte, a partire dalla variabilità che si riscontra tra un ciclo e l'altro, riguardo una stessa paziente. Questa variabilità si riscontra in particolare nelle pazienti con FSH più alto, oltre i 15 UI/l, per cui in teoria già potrebbe dire qualcosa in senso negativo. Altri studi hanno dimostrato che in pazienti che hanno superato anche solo una volta il valore 20 UI)/l ci siano scarse probabilità di buona risposta, a prescindere da mesi in cui il valore è più basso.
Dosaggio dell'E2 in terza giornata
La fase follicolare (periodo che va dal primo giorno del ciclo al giorno precedente l'ovulazione) normalmente si abbassa con il crescere dell'età della donna (e conseguentemente la diminuzione della riserva ovarica), arrivando a durare in media una decina di giorni. Pertanto un valore alto di E2 in terza giornata potrebbe denunciare la possibilità di scarse risposte alle stimolazioni in cicli di fecondazione assistita.
Dosaggio dell'Inibina b in terza giornata
Il nostro corpo produce due tipologie di Inibina, la A e la B.
La A sembra derivare dal follicolo dominante e dopo il picco dell'estradiolo, alla fine della fase follicolare aumenta.
La B invece è prodotta dai follicoli preantrali, inizia ad aumentare all'inizio della fase follicolare e raggiunge un picco a metà della fase stessa, in concomitanza del calo dell'FSH. Pertanto esiste un rapporto inverso tra FSH e Inibina B (è stato studiato che a parità di età le donne con più alto FSH hanno livelli di inibina B più bassi) per cui se ne deduce che donne con bassi livelli al terzo giorno del ciclo hanno una risposta ovarica in cicli di stimolazione più bassa rispetto alle altre.