Aborto spontaneo: incidenza, cause, terapia.
Inviato: 29 ott 2015, 18:51
L’ ABORTO SPONTANEO PRINCIPALE CAUSA DI MORTALITA’.
Forse pochi sanno che nella nostra specie, la specie umana, il periodo di vita nel quale rischiamo maggiormente di morire è quello che va dal concepimento alla nascita. E’ nelle prime 12 settimane gestazionali che Il tasso di mortalità è particolarmente elevato: proprio in questo periodo avviene infatti circa l’80% degli aborti spontanei ed il 30% delle gravidanze si interrompe probabilmente già prima della 6 settimana gestazionale.
Anche un embrione apparentemente sano e del quale è stata documentata la vitalità (regolare attività cardiaca) ha una probabilità di morire pari al 5-10% finchè non sarà superata la fatidica 12^ settimana. Sulla base di questi dati e del rischio globale di morte in utero prima della nascita potremmo vedere i nostri neonati come autentici “sopravvissuti” e festeggiarli per lo scampato pericolo. L’ aborto spontaneo rappresenta quindi una delle principali cause di infertilità e merita una adeguata trattazione; ne analizzeremo tipologie, cause, indagini consigliate e terapia.
DEFINIZIONE
Per ABORTO SPONTANEO si intende l’interruzione involontaria (senza ausilio quindi di mezzi farmacologici o chirurgici) della gravidanza prima che il feto possa vivere fuori dell’utero; il limite tecnico di questo momento è posto oggi intorno alla 20^ settimana gestazionale; momento oltre il quale in centri ad elevata specializzazione neonatale il feto può avere una ragionevole speranza di sopravvivenza. Si parla di aborto ripetuto quando si verifica un secondo evento negativo e di aborto abituale quando gli aborti spontanei sono almeno tre.
La “minaccia d’aborto” è una situazione clinica caratterizzata da algie pelviche, perdite ematiche genitali in una gravida con epoca gestazionale inferiore alle 20 settimane di gestazione il cui feto è ancora vitale (battito cardiaco rilevato e regolare).
EPIDEMIOLOGIA
L’incidenza dell’aborto spontaneo è molto alta. Il periodo più critico è quello tra concepimento e 6^ settimana di amenorrea. Circa il 15-20% delle gravidanze clinicamente evidenti (diagnosticate) esita in aborto ma stime attendibili parlano di valori anche pari al 30% se si considera che molte gravidanze interrotte precocemente vengono scambiate con un semplice ritardo mestruale.
La tendenza ad abortire cresce progressivamente con l’aumentare dell’età materna e passa dal 9-12% tipica di una ragazza di età < 20 anni a valori superiori al 50-70% dopo i 45aa. Anche l’età paterna è stata correlata con l’aborto spontaneo ma la forza (l’importanza) di questa correlazione sembra molto più debole.
CAUSE
Le possibili cause di aborto sono veramente tante e non completamente note e non sempre identificabili.
Possiamo distinguerle in due grandi gruppi: fetali e materne.
Forse pochi sanno che nella nostra specie, la specie umana, il periodo di vita nel quale rischiamo maggiormente di morire è quello che va dal concepimento alla nascita. E’ nelle prime 12 settimane gestazionali che Il tasso di mortalità è particolarmente elevato: proprio in questo periodo avviene infatti circa l’80% degli aborti spontanei ed il 30% delle gravidanze si interrompe probabilmente già prima della 6 settimana gestazionale.
Anche un embrione apparentemente sano e del quale è stata documentata la vitalità (regolare attività cardiaca) ha una probabilità di morire pari al 5-10% finchè non sarà superata la fatidica 12^ settimana. Sulla base di questi dati e del rischio globale di morte in utero prima della nascita potremmo vedere i nostri neonati come autentici “sopravvissuti” e festeggiarli per lo scampato pericolo. L’ aborto spontaneo rappresenta quindi una delle principali cause di infertilità e merita una adeguata trattazione; ne analizzeremo tipologie, cause, indagini consigliate e terapia.
DEFINIZIONE
Per ABORTO SPONTANEO si intende l’interruzione involontaria (senza ausilio quindi di mezzi farmacologici o chirurgici) della gravidanza prima che il feto possa vivere fuori dell’utero; il limite tecnico di questo momento è posto oggi intorno alla 20^ settimana gestazionale; momento oltre il quale in centri ad elevata specializzazione neonatale il feto può avere una ragionevole speranza di sopravvivenza. Si parla di aborto ripetuto quando si verifica un secondo evento negativo e di aborto abituale quando gli aborti spontanei sono almeno tre.
La “minaccia d’aborto” è una situazione clinica caratterizzata da algie pelviche, perdite ematiche genitali in una gravida con epoca gestazionale inferiore alle 20 settimane di gestazione il cui feto è ancora vitale (battito cardiaco rilevato e regolare).
EPIDEMIOLOGIA
L’incidenza dell’aborto spontaneo è molto alta. Il periodo più critico è quello tra concepimento e 6^ settimana di amenorrea. Circa il 15-20% delle gravidanze clinicamente evidenti (diagnosticate) esita in aborto ma stime attendibili parlano di valori anche pari al 30% se si considera che molte gravidanze interrotte precocemente vengono scambiate con un semplice ritardo mestruale.
La tendenza ad abortire cresce progressivamente con l’aumentare dell’età materna e passa dal 9-12% tipica di una ragazza di età < 20 anni a valori superiori al 50-70% dopo i 45aa. Anche l’età paterna è stata correlata con l’aborto spontaneo ma la forza (l’importanza) di questa correlazione sembra molto più debole.
CAUSE
Le possibili cause di aborto sono veramente tante e non completamente note e non sempre identificabili.
Possiamo distinguerle in due grandi gruppi: fetali e materne.