Quando il figlio non arriva.
Inviato: 04 nov 2015, 20:13
Quando il figlio non arriva. Viaggio nel mondo dell’infertilità.
L’ indicibile. Quanto di più innaturale l’ essere umano può considerarsi. Agli occhi della società quelle persone che non riescono a concepire vengono visti o magari si sentono visti così. È duro da accettare che il tuo corpo non risponda al richiamo di quello che di più naturale c’ è al mondo: fare figli.
Fare figli non è obbligatorio, ma avere dei figli è un desiderio più che legittimo, che diventa ossessione in quei casi in cui la coppia non riesce ad averne in modo naturale.Ma per affrontare questo argomento in modo serio e soprattutto sereno, è indispensabile fare chiarezza su alcuni aspetti.
Il primo fra tutti che esula da definizioni, medicine e cure. L’ infertilità non è un problema del singolo, è un momento di difficoltà che deve affrontare la coppia, insieme, superando il dolore per le aspettative negate, e i sensi di colpa. Non ci sono colpevoli ne accusatori. È indispensabile smettere di concentrarsi sul mancato concepimento sviluppando così la cosiddetta “ansia da infertilità” e concentrarsi invece su nuove prospettive, aprirsi a nuovi orizzonti attraverso una comunicazione di coppia più profonda e orientata alla risoluzione del problema.infertilità
Spesso i termini “infertilità” e “sterilità” vengono usati in modo indistinto. Per infertilità si intende: “ il mancato concepimento di un figlio dopo un anno o più di rapporti non protetti”, mentre per sterilità descriviamo “una situazione in cui uno o entrambi i partner sono affetti da una condizione fisica permanente tale che non rende possibile il concepimento”. La condizione in cui versano le coppie che desiderano una seconda gravidanza, dopo una di successo, che non arriva, vengono denominate coppie con infertilità secondaria.
Le cause dell’ infertilità sono da ricercarsi nell’ ambito anatomico, anche se è ormai accettato dalla comunità scientifica l’ esistenza di concause psicologiche di importanza rilevante.
L’ indicibile. Quanto di più innaturale l’ essere umano può considerarsi. Agli occhi della società quelle persone che non riescono a concepire vengono visti o magari si sentono visti così. È duro da accettare che il tuo corpo non risponda al richiamo di quello che di più naturale c’ è al mondo: fare figli.
Fare figli non è obbligatorio, ma avere dei figli è un desiderio più che legittimo, che diventa ossessione in quei casi in cui la coppia non riesce ad averne in modo naturale.Ma per affrontare questo argomento in modo serio e soprattutto sereno, è indispensabile fare chiarezza su alcuni aspetti.
Il primo fra tutti che esula da definizioni, medicine e cure. L’ infertilità non è un problema del singolo, è un momento di difficoltà che deve affrontare la coppia, insieme, superando il dolore per le aspettative negate, e i sensi di colpa. Non ci sono colpevoli ne accusatori. È indispensabile smettere di concentrarsi sul mancato concepimento sviluppando così la cosiddetta “ansia da infertilità” e concentrarsi invece su nuove prospettive, aprirsi a nuovi orizzonti attraverso una comunicazione di coppia più profonda e orientata alla risoluzione del problema.infertilità
Spesso i termini “infertilità” e “sterilità” vengono usati in modo indistinto. Per infertilità si intende: “ il mancato concepimento di un figlio dopo un anno o più di rapporti non protetti”, mentre per sterilità descriviamo “una situazione in cui uno o entrambi i partner sono affetti da una condizione fisica permanente tale che non rende possibile il concepimento”. La condizione in cui versano le coppie che desiderano una seconda gravidanza, dopo una di successo, che non arriva, vengono denominate coppie con infertilità secondaria.
Le cause dell’ infertilità sono da ricercarsi nell’ ambito anatomico, anche se è ormai accettato dalla comunità scientifica l’ esistenza di concause psicologiche di importanza rilevante.