Gravidanza: qual è l’età giusta?
Inviato: 14 dic 2015, 23:23
Molte donne ormai scelgono di diventare mamme più tardi rispetto al passato e quasi un bambino su cinque nasce da madri sopra i 35 anni. La maggior parte di loro hanno gravidanze perfette e figli sani, ma l’età di una madre può influenzare notevolmente la gravidanza e il parto.
In che modo l’età influenza la gravidanza?
Quando non si è più molto giovani, è più probabile incorrere in complicazioni nella gravidanza: si tratta di condizioni che possono riguardare la gravidanza stessa, la nascita del bambino e la salute della madre.
Ecco quali sono i disturbi più comuni per la madre:
aborto spontaneo
gravidanza extrauterina
diabete
pressione alta
gravidanza multipla
diabete gestazionale
placenta previa
distacco della placenta
Per il feto, i disturbi più comuni sono:
malattie cromosomiche (sindrome di Down)
anomalie cardiache
basso peso alla nascita
È importante non fraintendere questa informazione e farsi prendere dall’ansia: è probabile avere un figlio sano anche dopo i 40 anni. Il consiglio, tuttavia, è quello di farsi visitare spesso per tenere sempre sotto controllo la gravidanza e scegliere di effettuare esami di screening preventivi del DNA fetale, per nulla invasivi, ma validissimi nei risultati.
Tra questi, il test del DNA fetale – NIPT, che consente alle donne, già al terzo mese, di valutare la presenza di anomalie cromosomiche. Il Test combinato del primo trimestre, bi-test, (con ecografia), analizza poi due diverse proteine presenti nel sangue materno, combinandosi con l’ecografia che valuta la quantità di fluido presente nell’epidermide superiore sulla parte posteriore del collo del bambino (translucenza nucale).
Esiste anche il Tri-test che aiuta a identificare una gravidanza a rischio di Trisomie 18 o 21. L’esame prevede un prelievo del sangue tra la 14esima e la 20esima settimana + 6 giorni. Verifica i livelli ematici di 3 proteine, incrociando i risultati con l’età della madre.
L’età influisce sul parto?
In casi di gravidanza oltre i 40 anni è più facile che si verifichino parti indotti o cesarei. Tra le principali cause scatenanti:
maggiore probabilità che il feto sia in una posizione scomoda per nascere;
maggiore rischio di sofferenza fetale durante il travaglio;
maggiore probabilità di un travaglio lungo (a causa di una minore efficienza muscolare).
In ogni caso, anche se alcune complicazioni del parto sono più comuni in donne più mature, ciò non significa che debbano verificarsi.
Avere più di 40 anni, inoltre, può comportare anche dei vantaggi rispetto a madri più giovani:
migliore qualità della vita generale
migliore stato psicologico
migliore dieta alimentare
Alcuni studi recenti suggeriscono che, anche grazie a questi fattori, anche la salute dei figli, sia fisica che mentale, risulti in media migliore.
Mamme in età matura per la prima volta: sarà più difficile?
La responsabilità di essere impegnata 24 ore al giorno per prendersi cura di un bambino può essere vissuta come un autentico shock, difficile da gestire, soprattutto se si è una mamma non più giovane e con una solida carriera lavorativa in corso.
Una mamma in là con gli anni ha anche meno probabilità di vivere a stretto contatto con familiari o amici con bambini piccoli, ma questo aspetto è facilmente risolvibile, frequentando corsi prenatali e stringendo rapporti con altre donne incinte. Di positivo c’è che una mamma matura è probabilmente più sicura di sé e ha più esperienza di vita rispetto a mamme giovani. Inoltre, ha maggiori probabilità di essere emotivamente e finanziariamente pronta per avere un figlio.
La gravidanza nelle diverse età
Non esiste un’età giusta per avere figli, ma l’età di una madre comporta vantaggi e svantaggi.
Si può avere più energie da giovani, ma meno esperienza e risorse economiche. È possibile essere più mature e responsabile, ma meno sicure della salute del futuro figlio. Analizziamo la questione più nel dettaglio.
Età 20-24
Il corpo
Sono gli anni più fertili ed è più facile rimanere incinta quando lo si desidera. L’ipertensione durante la gravidanza rappresenta soltanto un piccolo rischio.
L’emotività
Molto dipende da altri fattori della propria vita. Alcune donne vivono la gravidanza in giovane età con un sentimento di iniziale risentimento, forse perché inaspettata rispetto ad altri progetti più imminenti (studio, lavoro, matrimonio…). Anche il cambiamento fisico può essere vissuto molto negativamente.
In che modo l’età influenza la gravidanza?
Quando non si è più molto giovani, è più probabile incorrere in complicazioni nella gravidanza: si tratta di condizioni che possono riguardare la gravidanza stessa, la nascita del bambino e la salute della madre.
Ecco quali sono i disturbi più comuni per la madre:
aborto spontaneo
gravidanza extrauterina
diabete
pressione alta
gravidanza multipla
diabete gestazionale
placenta previa
distacco della placenta
Per il feto, i disturbi più comuni sono:
malattie cromosomiche (sindrome di Down)
anomalie cardiache
basso peso alla nascita
È importante non fraintendere questa informazione e farsi prendere dall’ansia: è probabile avere un figlio sano anche dopo i 40 anni. Il consiglio, tuttavia, è quello di farsi visitare spesso per tenere sempre sotto controllo la gravidanza e scegliere di effettuare esami di screening preventivi del DNA fetale, per nulla invasivi, ma validissimi nei risultati.
Tra questi, il test del DNA fetale – NIPT, che consente alle donne, già al terzo mese, di valutare la presenza di anomalie cromosomiche. Il Test combinato del primo trimestre, bi-test, (con ecografia), analizza poi due diverse proteine presenti nel sangue materno, combinandosi con l’ecografia che valuta la quantità di fluido presente nell’epidermide superiore sulla parte posteriore del collo del bambino (translucenza nucale).
Esiste anche il Tri-test che aiuta a identificare una gravidanza a rischio di Trisomie 18 o 21. L’esame prevede un prelievo del sangue tra la 14esima e la 20esima settimana + 6 giorni. Verifica i livelli ematici di 3 proteine, incrociando i risultati con l’età della madre.
L’età influisce sul parto?
In casi di gravidanza oltre i 40 anni è più facile che si verifichino parti indotti o cesarei. Tra le principali cause scatenanti:
maggiore probabilità che il feto sia in una posizione scomoda per nascere;
maggiore rischio di sofferenza fetale durante il travaglio;
maggiore probabilità di un travaglio lungo (a causa di una minore efficienza muscolare).
In ogni caso, anche se alcune complicazioni del parto sono più comuni in donne più mature, ciò non significa che debbano verificarsi.
Avere più di 40 anni, inoltre, può comportare anche dei vantaggi rispetto a madri più giovani:
migliore qualità della vita generale
migliore stato psicologico
migliore dieta alimentare
Alcuni studi recenti suggeriscono che, anche grazie a questi fattori, anche la salute dei figli, sia fisica che mentale, risulti in media migliore.
Mamme in età matura per la prima volta: sarà più difficile?
La responsabilità di essere impegnata 24 ore al giorno per prendersi cura di un bambino può essere vissuta come un autentico shock, difficile da gestire, soprattutto se si è una mamma non più giovane e con una solida carriera lavorativa in corso.
Una mamma in là con gli anni ha anche meno probabilità di vivere a stretto contatto con familiari o amici con bambini piccoli, ma questo aspetto è facilmente risolvibile, frequentando corsi prenatali e stringendo rapporti con altre donne incinte. Di positivo c’è che una mamma matura è probabilmente più sicura di sé e ha più esperienza di vita rispetto a mamme giovani. Inoltre, ha maggiori probabilità di essere emotivamente e finanziariamente pronta per avere un figlio.
La gravidanza nelle diverse età
Non esiste un’età giusta per avere figli, ma l’età di una madre comporta vantaggi e svantaggi.
Si può avere più energie da giovani, ma meno esperienza e risorse economiche. È possibile essere più mature e responsabile, ma meno sicure della salute del futuro figlio. Analizziamo la questione più nel dettaglio.
Età 20-24
Il corpo
Sono gli anni più fertili ed è più facile rimanere incinta quando lo si desidera. L’ipertensione durante la gravidanza rappresenta soltanto un piccolo rischio.
L’emotività
Molto dipende da altri fattori della propria vita. Alcune donne vivono la gravidanza in giovane età con un sentimento di iniziale risentimento, forse perché inaspettata rispetto ad altri progetti più imminenti (studio, lavoro, matrimonio…). Anche il cambiamento fisico può essere vissuto molto negativamente.