Gelosia nei confronti della madre surrogata
Inviato: 21 dic 2015, 20:32
Non sono io che ho portato avanti la gravidanza però il figlio è mio. Gelosia nei confronti della madre surrogata
Non sono io che ho portato avanti la gravidanza però il figlio è mio. Gelosia nei confronti della madre surrogata
Oggi la maternità surrogata è una chance unica di avere figli di sangue per le famiglie infertili. Quando in una famiglia la donna non può concepire o portare avanti una gravidanza in modo naturale, la si può aiutare con la madre surrogata e i medici riproduttologi. Embrionologi fecondano l’ovulo della moglie con gli spermatozoi del marito in vitro e trasferiscono un embrione nell’utero della madre surrogata. Così una donna estranea ma in buona salute gesta e partorisce il bambino che è 100% geneticamente di coppia infertile.
E sembra tutto ben organizzato ma veramente è così facile conciliarsi con il pensiero che una persona assolutamente sconosciuta ed estranea per 9 mesi porterà in grembo Vostro figlio vivrà tutti i momenti connessi alla gravidanza e al parto? Abbiamo parlato con un psicologo perinatale e abbiamo chiesto se ci sia la differenza nell’atteggiamento della madre verso il figlio partorito da lei stessa e verso quello preso dalla madre surrogata.
“Sì, una differenza sottile tuttavia c’è. Ci sono i casi quando i genitori che hanno usufruito dei servizi della madre surrogata provano una certa gelosia nei confronti di questa donna. Talvolta la madre biologica pensa che anche la donna estranea faccia da madre e forse sia più madre lei che io e il bambino prenderà qualcosa anche da lei eccetera. In tal caso cerco di tranquillizzare i genitori e spiego che loro figlio certamente prenderà qualcosa da lei: gli ormoni, la nutrizione eccetera. Altre volte i genitori biologici hanno paura che la madre surrogata possa rubare il bambino subito dopo il parto. Qui è importante ricordare che se il programma viene effettuato in una clinica accreditata che lavora uffilialmente e rispetta tutte le leggi locali è impossibile che avvengano le complicazioni del genere con la madre surrogata. Siccome il successo del programa presenta un interesse primario per la clinica e per il suo personale, il bambino viene portato via subito dopo il parto e si esclude qualsiasi ulteriore contatto tra l’ultimo e la madre surrogata. Le preoccupazioni talvolta hanno luogo solo in alcune famiglie, il mio discorso non riguarda tutti i casi”, – racconta lo psicologo.
Quando il processo di apparizione dei bambini in una famiglia avviene non in modo del tutto naturale possono sorgere dei problemi con l’accettazione del figlio. Siccome la donna non gesta e non partorisce da sola non ha un legame stretto, detto altresì l’istinto materno, che si forma durante il processo di gravidanza naturalmente. Alla domanda come e quando si stabilisce il contatto tra la madre genetica e il bambino partorito da una madre surrogata risponde uno psicologo:
“Generalmente dipende dai genitori e dal tipo di preparazione che essi hanno avuto prima del parto. Comunque sia, è più che un bambino desiderato così a lungo. E’ estremamente importante che i genitori realizzino e accettino che dal momento del parto il bambino entri nella loro famiglia; che siano felici di averlo; che prenderanno cura di lui. Certamente il fatto che la madre genetica non provi tutte quelle sensazioni fisiologiche che prova la donna che porta una gravidanza potrebbe incidere sui sentimenti interni e di conseguenza sul comportamento. Ma i corsi speciali, le visite psicologiche e semplicemente la voglia di capire e accettare la situazione aiuteranno sempre a combattere ogni difficoltà connessa alla maternità surrogata.”
Gli esperti consigliano sempre di non avere stretti contatti con la madre surrogata e non cercare di diventare amiche con lei. Ciò permetterà di minimizzare una certa gelosia, paure ecc. Inoltre bisogna trattare la donna che porta vostro figlio come un soccorritore che è venuto ad aiutarvi in un momento difficile. Non più di questo. Bisogna tenere sempre presente che il legame biologico tra la madre surrogata e il bambino che lei gesta per una coppia infertile non c’è e non ci può essere.
La nascita di un bambino desiderato è un’enorme gioia e un importante passo avanti nella vita di coppia per cui non sprecate le vostre forze ed emozioni per i rimproveri, dubbi e gelosia nei confronti della donna che ha partorito vostro figlio. Indubbiamente è molto meglio dedicare tutto il tempo e le emozioni positive al vostro piccolo e dolce cucciolone!
Non sono io che ho portato avanti la gravidanza però il figlio è mio. Gelosia nei confronti della madre surrogata
Oggi la maternità surrogata è una chance unica di avere figli di sangue per le famiglie infertili. Quando in una famiglia la donna non può concepire o portare avanti una gravidanza in modo naturale, la si può aiutare con la madre surrogata e i medici riproduttologi. Embrionologi fecondano l’ovulo della moglie con gli spermatozoi del marito in vitro e trasferiscono un embrione nell’utero della madre surrogata. Così una donna estranea ma in buona salute gesta e partorisce il bambino che è 100% geneticamente di coppia infertile.
E sembra tutto ben organizzato ma veramente è così facile conciliarsi con il pensiero che una persona assolutamente sconosciuta ed estranea per 9 mesi porterà in grembo Vostro figlio vivrà tutti i momenti connessi alla gravidanza e al parto? Abbiamo parlato con un psicologo perinatale e abbiamo chiesto se ci sia la differenza nell’atteggiamento della madre verso il figlio partorito da lei stessa e verso quello preso dalla madre surrogata.
“Sì, una differenza sottile tuttavia c’è. Ci sono i casi quando i genitori che hanno usufruito dei servizi della madre surrogata provano una certa gelosia nei confronti di questa donna. Talvolta la madre biologica pensa che anche la donna estranea faccia da madre e forse sia più madre lei che io e il bambino prenderà qualcosa anche da lei eccetera. In tal caso cerco di tranquillizzare i genitori e spiego che loro figlio certamente prenderà qualcosa da lei: gli ormoni, la nutrizione eccetera. Altre volte i genitori biologici hanno paura che la madre surrogata possa rubare il bambino subito dopo il parto. Qui è importante ricordare che se il programma viene effettuato in una clinica accreditata che lavora uffilialmente e rispetta tutte le leggi locali è impossibile che avvengano le complicazioni del genere con la madre surrogata. Siccome il successo del programa presenta un interesse primario per la clinica e per il suo personale, il bambino viene portato via subito dopo il parto e si esclude qualsiasi ulteriore contatto tra l’ultimo e la madre surrogata. Le preoccupazioni talvolta hanno luogo solo in alcune famiglie, il mio discorso non riguarda tutti i casi”, – racconta lo psicologo.
Quando il processo di apparizione dei bambini in una famiglia avviene non in modo del tutto naturale possono sorgere dei problemi con l’accettazione del figlio. Siccome la donna non gesta e non partorisce da sola non ha un legame stretto, detto altresì l’istinto materno, che si forma durante il processo di gravidanza naturalmente. Alla domanda come e quando si stabilisce il contatto tra la madre genetica e il bambino partorito da una madre surrogata risponde uno psicologo:
“Generalmente dipende dai genitori e dal tipo di preparazione che essi hanno avuto prima del parto. Comunque sia, è più che un bambino desiderato così a lungo. E’ estremamente importante che i genitori realizzino e accettino che dal momento del parto il bambino entri nella loro famiglia; che siano felici di averlo; che prenderanno cura di lui. Certamente il fatto che la madre genetica non provi tutte quelle sensazioni fisiologiche che prova la donna che porta una gravidanza potrebbe incidere sui sentimenti interni e di conseguenza sul comportamento. Ma i corsi speciali, le visite psicologiche e semplicemente la voglia di capire e accettare la situazione aiuteranno sempre a combattere ogni difficoltà connessa alla maternità surrogata.”
Gli esperti consigliano sempre di non avere stretti contatti con la madre surrogata e non cercare di diventare amiche con lei. Ciò permetterà di minimizzare una certa gelosia, paure ecc. Inoltre bisogna trattare la donna che porta vostro figlio come un soccorritore che è venuto ad aiutarvi in un momento difficile. Non più di questo. Bisogna tenere sempre presente che il legame biologico tra la madre surrogata e il bambino che lei gesta per una coppia infertile non c’è e non ci può essere.
La nascita di un bambino desiderato è un’enorme gioia e un importante passo avanti nella vita di coppia per cui non sprecate le vostre forze ed emozioni per i rimproveri, dubbi e gelosia nei confronti della donna che ha partorito vostro figlio. Indubbiamente è molto meglio dedicare tutto il tempo e le emozioni positive al vostro piccolo e dolce cucciolone!