Agopuntura, che cosa può curare veramente
Inviato: 30 apr 2016, 13:22
Il dottor Quirico spiega le origini di questa antica pratica ed i suoi benefici. Una seduta dura circa mezz’ora. È indolore ed è utile soprattutto per i disturbi funzionali
Sapevate che l’agopuntura non serve a smettere di fumare e neppure a dimagrire? E che invece ottiene buoni risultati con tutta una serie di altri disturbi?
Abbiamo fatto un viaggio alla scoperta di questa antica tecnica facendoci aiutare da una voce autorevole, quella del dottor Piero Ettore Quirico, segretario della FISA, la Federazione Italiana delle Società di Agopuntura. e direttore della Scuola di Agopuntura CSTNF di Torino. Ci siamo fatti raccontare come viene fatta, per quali tipi di disturbi è utile e quali miti sono invece da sfatare.
PRIMA DI TUTTO, IN COSA CONSISTE L’AGOPUNTURA?
«Consiste nel curare le persone applicando degli aghi in varie parti del corpo. Si tratta di aghi monouso, di acciaio, del diametro di circa 0,30 millimetri e di una lunghezza che può andare da un centimetro e mezzo fino a sette centimetri».
E’ DOLOROSO?
«Assolutamente no. Però dire che quando si mette l’ago non si sente nulla non sarebbe vero, perché l’infissione di per sé non è dolorosa, però la puntura spesso provoca una sensazione vagamente fastidiosa , d’indolenzimento, di peso, che si espande intorno all’ago, che in termini medici si chiama «parestesia».
DOVE SI APPRENDE QUESTA TECNICA?
«S’impara nelle scuole di agopuntura, che ormai esistono in Italia da più di trent’anni. Sono riservate ai medici e sono attualmente della durata di tre anni».
CHE ORIGINI HA LA TECNICA?
«L’agopuntura è una branca della medicina cinese. La medicina cinese aveva numerose branche, un unico corpo diagnostico e terapeutico, però alcune branche. L’agopuntura e la fitoterapia tra queste sono le due più importanti. Poi ci sono anche il massaggio tuina, il taijiquan , il Qigong e altre discipline che qui da noi ultimamente si sono affermate. L’agopuntura e la fitoterapia sono discipline mediche, le altre invece possono anche essere praticate da non medici».
IN CHE MODO AGISCE SULLA PERSONA PER GUARIRNE I DISTURBI?
«Agisce attraverso il sistema nervoso ed ha un effetto equilibrante perché raggiunge attraverso il sistema nervoso i centri che governano le varie funzioni dell’organismo e cerca di riportarli ad un funzionamento migliore di quello della malattia, puntando a ripristinare lo stato di salute originario».
TERAPIA CHE PUÒ ESSERE TENTATA PER QUALSIASI TIPO DI PATOLOGIA?
«Si usa soprattutto per le patologie funzionali, dove la struttura del corpo è abbastanza integra. Quando una malattia presenta una grossa degenerazione organica, invece, è difficile ripristinare un equilibrio e l’agopuntura in questi casi è meno efficace. Quando la malattia è più funzionale, è più facile ripristinare l’equilibrio».
CHI DEVE TENERSENE ALLA LARGA, OVVERO: CI SONO PERSONE CHE NE POTREBBERO AVERE UN DANNO ANZICHÉ UN BENEFICIO?
Assolutamente no, ci sono però patologie per cui può risultare inutile.
PER ESEMPIO?
«Per esempio smetter di fumare, o dimagrire senza ricorrere opportunamente anche a una dieta e ad altri percorsi che possono aiutare la persona a ottenere questo scopo».
NON SERVE A SMETTERE DI FUMARE?
«Si parla molto dell’agopuntura per smettere di fumare, anche perché è un grosso business, però se lei guarda in letteratura medica non c’è un solo studio che dimostri l’utilità dell’agopuntura per smettere di fumare. Mentre invece ce ne sono tanti che dimostrano che sulle cefalee funziona, così come sui dolori muscolo-scheletrici, sui disturbi ginecologici e tutta una serie di altre cose.
Il fumo non è una malattia, è un’abitudine. E l’agopuntura non fa cambiare le abitudini».
Sapevate che l’agopuntura non serve a smettere di fumare e neppure a dimagrire? E che invece ottiene buoni risultati con tutta una serie di altri disturbi?
Abbiamo fatto un viaggio alla scoperta di questa antica tecnica facendoci aiutare da una voce autorevole, quella del dottor Piero Ettore Quirico, segretario della FISA, la Federazione Italiana delle Società di Agopuntura. e direttore della Scuola di Agopuntura CSTNF di Torino. Ci siamo fatti raccontare come viene fatta, per quali tipi di disturbi è utile e quali miti sono invece da sfatare.
PRIMA DI TUTTO, IN COSA CONSISTE L’AGOPUNTURA?
«Consiste nel curare le persone applicando degli aghi in varie parti del corpo. Si tratta di aghi monouso, di acciaio, del diametro di circa 0,30 millimetri e di una lunghezza che può andare da un centimetro e mezzo fino a sette centimetri».
E’ DOLOROSO?
«Assolutamente no. Però dire che quando si mette l’ago non si sente nulla non sarebbe vero, perché l’infissione di per sé non è dolorosa, però la puntura spesso provoca una sensazione vagamente fastidiosa , d’indolenzimento, di peso, che si espande intorno all’ago, che in termini medici si chiama «parestesia».
DOVE SI APPRENDE QUESTA TECNICA?
«S’impara nelle scuole di agopuntura, che ormai esistono in Italia da più di trent’anni. Sono riservate ai medici e sono attualmente della durata di tre anni».
CHE ORIGINI HA LA TECNICA?
«L’agopuntura è una branca della medicina cinese. La medicina cinese aveva numerose branche, un unico corpo diagnostico e terapeutico, però alcune branche. L’agopuntura e la fitoterapia tra queste sono le due più importanti. Poi ci sono anche il massaggio tuina, il taijiquan , il Qigong e altre discipline che qui da noi ultimamente si sono affermate. L’agopuntura e la fitoterapia sono discipline mediche, le altre invece possono anche essere praticate da non medici».
IN CHE MODO AGISCE SULLA PERSONA PER GUARIRNE I DISTURBI?
«Agisce attraverso il sistema nervoso ed ha un effetto equilibrante perché raggiunge attraverso il sistema nervoso i centri che governano le varie funzioni dell’organismo e cerca di riportarli ad un funzionamento migliore di quello della malattia, puntando a ripristinare lo stato di salute originario».
TERAPIA CHE PUÒ ESSERE TENTATA PER QUALSIASI TIPO DI PATOLOGIA?
«Si usa soprattutto per le patologie funzionali, dove la struttura del corpo è abbastanza integra. Quando una malattia presenta una grossa degenerazione organica, invece, è difficile ripristinare un equilibrio e l’agopuntura in questi casi è meno efficace. Quando la malattia è più funzionale, è più facile ripristinare l’equilibrio».
CHI DEVE TENERSENE ALLA LARGA, OVVERO: CI SONO PERSONE CHE NE POTREBBERO AVERE UN DANNO ANZICHÉ UN BENEFICIO?
Assolutamente no, ci sono però patologie per cui può risultare inutile.
PER ESEMPIO?
«Per esempio smetter di fumare, o dimagrire senza ricorrere opportunamente anche a una dieta e ad altri percorsi che possono aiutare la persona a ottenere questo scopo».
NON SERVE A SMETTERE DI FUMARE?
«Si parla molto dell’agopuntura per smettere di fumare, anche perché è un grosso business, però se lei guarda in letteratura medica non c’è un solo studio che dimostri l’utilità dell’agopuntura per smettere di fumare. Mentre invece ce ne sono tanti che dimostrano che sulle cefalee funziona, così come sui dolori muscolo-scheletrici, sui disturbi ginecologici e tutta una serie di altre cose.
Il fumo non è una malattia, è un’abitudine. E l’agopuntura non fa cambiare le abitudini».