Salve ragazzi, so che di questo argomento qualcuno aveva già parlato, facendo un esempio di come viene percepita la maternità surrogata negli USA o in Europa, e soprattutto in Italia. Qualcuno disse allora che negli Stati Uniti è diventata una pratica molto piu comune, se non abituale, socialmente accettata, e che ci sono molte meno remore al riguardo rispetto a un paese cosi fanaticamente cattolico come l'italia. Proprio oggi leggevo invece un articolo che dice un pò il contrario; pare che sebbene sia legalmente tutelato, e piuttosto agibile come alternativa, in reltà dal punto di vista "sociale" continui ad essere un grosso tabù, tranne rare eccezioni, la maggior parte di coloro che si affidano alla surrogata non amano condividere la cosa nè con amici nè con parenti, e addirittura negano anche davanti all'evidenza (il caso piu eclatante pare sia quello della cantante Byoncè, che avrebbe "finto" una gravidanza, sospetta soprattutto per movimenti e sgonfiamenti "innaturali" del pancione..). Questa è una questione che per quanto forse triviale a me da abbastanza da pensare, è come se il processo dell'essere mamma non possa eludere, per questioni etiche e morali, dalla "sofferenza" che ciò comporta, e che una donna che in qualche modo si evita lo strazio di un parto (anche potendo concepire naturalmente) fosse meno degna di essere considerata una madre. Mi viene in mente il concetto bibblico del "Tu partorirai con dolore" scagliato contro la povera Eva...
Credo in sintesi che qualcosa si stia muovendo ma il pensiero che una donna possa liberamente e senza avere magari problemi medici delegare la gestazione a un'altra, per soldi, sia un tabù anche alimentato da un certo maschilismo che esige alla femmina il suo ruolo forzosamente sofferente perchè diventi meritevole dell'amore del suo bimbo...
Scusate i deliri e i concetti espressi disordinatamente ma come accennavo, e dato che se ne era già parlato, qeusto è un argomento sul quale sto riflettendo parecchio, soprattutto perchè mi sento coinvolta in prima persona...
Maternità surrogata ancora un tabù?
Re: Maternità surrogata ancora un tabù?
Nessun delirio, Anna, è tutto sacrosanto quello che hai detto.
E devo dire che fa tremare i polsi il fatto che , giranod sui forum sulla procreazione assistita e la maternità surrogata, non si dovra manco a pagarlo un post di una donna che racconti la sua storia di utero in affitto.
Io sono qui per questo. Per raccontare la mia e dare forza e coraggio a tutte, molte, troppe, le donne che hanno problemi di procreazione.
Al momento non ho in cantiere nessun bebè Ma un domani, magari, quando avrò superato i trenta o perché no i quaranta, ne vorrò uno, e allora dovrò "riaprire la cassetta" della mia condizione.
Sono nata con un'agenesia uterina, ma sono fertile Ho le ovaie funzionanti e tutto il resto, solo che non potrò mai procreare da me un pargolo, perciò mi occorrerà prendere in affitto un utero. Devo dire che la cosa, da quando avevo 15 anni e ho appreso che non avevo l'utero, mi ha sempre entusiasmata! Mi sono sempre sentita una ragazza diversa, speciale, prvilegiata. Quando però, dopo anni, ho navigato in rete e mi sono resa conto che la cosa fosse più complicata e bigotta di quanto avessi nella mia testa ottimista, ci sono rimasta malissimo. Voglio dire, che diavolo importa al mondo se io ficco i miei semi e quelli del mio uomo nell'utero di una gentile donna che è disposta a prestarmi il suo contenitore?! Dove accidenti sarebbe stato questo fottuto mondo di merda quando io avrei avuto le doglie o sarei stata a stramazzare dopo un lungo travaglio? A casa sua, a ignorarmi, come ogni momento della mia vita. Be, allora, mi dico, caro mondo, soprattutto, cara Italia bigotta e troglodita, stattene pure a farti gli affaracci tuoi mentre io cerco di trovare un modo per mettere alla luce mio figlio. Tanto, la tua vita non cambierà. E domani, quando Mio figlio sarà venuto al mondo dalla pancia di un'altra, tornerai a sparlare di Belen. CORAGGIO DONNE! Siate felici, come lo sono io
E devo dire che fa tremare i polsi il fatto che , giranod sui forum sulla procreazione assistita e la maternità surrogata, non si dovra manco a pagarlo un post di una donna che racconti la sua storia di utero in affitto.
Io sono qui per questo. Per raccontare la mia e dare forza e coraggio a tutte, molte, troppe, le donne che hanno problemi di procreazione.
Al momento non ho in cantiere nessun bebè Ma un domani, magari, quando avrò superato i trenta o perché no i quaranta, ne vorrò uno, e allora dovrò "riaprire la cassetta" della mia condizione.
Sono nata con un'agenesia uterina, ma sono fertile Ho le ovaie funzionanti e tutto il resto, solo che non potrò mai procreare da me un pargolo, perciò mi occorrerà prendere in affitto un utero. Devo dire che la cosa, da quando avevo 15 anni e ho appreso che non avevo l'utero, mi ha sempre entusiasmata! Mi sono sempre sentita una ragazza diversa, speciale, prvilegiata. Quando però, dopo anni, ho navigato in rete e mi sono resa conto che la cosa fosse più complicata e bigotta di quanto avessi nella mia testa ottimista, ci sono rimasta malissimo. Voglio dire, che diavolo importa al mondo se io ficco i miei semi e quelli del mio uomo nell'utero di una gentile donna che è disposta a prestarmi il suo contenitore?! Dove accidenti sarebbe stato questo fottuto mondo di merda quando io avrei avuto le doglie o sarei stata a stramazzare dopo un lungo travaglio? A casa sua, a ignorarmi, come ogni momento della mia vita. Be, allora, mi dico, caro mondo, soprattutto, cara Italia bigotta e troglodita, stattene pure a farti gli affaracci tuoi mentre io cerco di trovare un modo per mettere alla luce mio figlio. Tanto, la tua vita non cambierà. E domani, quando Mio figlio sarà venuto al mondo dalla pancia di un'altra, tornerai a sparlare di Belen. CORAGGIO DONNE! Siate felici, come lo sono io