Il 2014 doveva essere l'anno dell'eterologa in Italia. Il verbo è all'imperfetto perché il risultato tanto atteso da molte coppie non è stato raggiunto. Malgrado la sentenza della Corte costituzionale di aprile abbia reso di nuovo possibile il trattamento vietato dalla legge 40, una serie di ostacoli tecnici e politici stanno rendendo vana la decisione dei giudici. Ci vorrà tempo, molto tempo, perché il sistema entri a regime. Intanto nel nostro Paese si contano appena una trentina di trattamenti. Venti in Sicilia, nove in Toscana (dove l'ospedale partito per primo in Italia, Careggi, si è già fermato), qualcuno in Emilia Romagna e in Veneto. Troppo poco per soddisfare le richieste delle migliaia di coppie che chiedono di avere un figlio utilizzando i gameti di una terza persona.
Se in certe regioni, come la Lombardia, si è capito fin da subito che la politica non aveva alcun interesse a partire nelle strutture pubbliche, in altre ben più motivate ci sono stati comunque grandi problemi. Il quadro che ne esce è sconfortante. Nel nostro Paese non ci sono quasi donatrici. Il ministero della Sanità ha inserito nella legge di Stabilità un emendamento che sancisce la nascita di un registro donatori, per assicurare anonimato e possibilità di risalire comunque al genitore genetico in caso di problemi di salute. Per tutti si tratta di un successo, ma è un fatto che ad oggi manca la materia prima per far funzionare il registro, cioè i donatori. Si attende ancora, invece, l'inserimento della pratica nei Lea, i livelli essenziali di assistenza che devono essere garantiti da ogni Regione.
E se da noi i donatori non ci sono, è pressoché impossibile al momento trovare una banca dei gameti europea da cui acquisire il materiale biologico necessario all'eterologa. Le linee guida italiane richiedono infatti più esami di quelli previsti nel resto del continente, cosa che rende i gameti delle banche privi dei requisiti richiesti dal nostro ordinamento. Ci vorrà tempo per convincere queste società a cambiare i loro protocolli. Spesso, infatti, fanno capo a centri di fecondazione che hanno tutto l'interesse a non far partire l'eterologa in Italia, visto che sperano di avere ancora i nostri connazionali tra i loro clienti.
Così l'unico sistema che sta funzionando in questo momento è quello che con una brutta espressione tecnica si chiama egg sharing . Si tratta di ottenere la donazione da una donna che fa la fecondazione omologa per sé e il compagno. È la strada scelta ad esempio a Cortona (provincia di Arezzo), dove hanno già avviato sei casi con questa metodica (due le donne rimaste incinte) e promettono di procedere a un ritmo di due trattamenti alla settimana. Anche a Cattolica puntano sulla stessa linea, ma addirittura tentano la strada delle fecondazioni «incrociate». Come funziona lo spiega Carlo Bulletti, primario dell'unità di fisiopatologia della riproduzione: «I mariti di donne sterili hanno donato il loro seme, donne i cui compagni non potevano avere figli hanno regalato i loro ovociti in sovrannumero. Il risultato? Sei coppie ora hanno la speranza, e alcune di loro già la certezza, di aspettare un bambino. E altre dieci hanno già l'appuntamento per la fecondazione eterologa in gennaio. Donatrici e basta, si contano sulle dita di una mano, noi ne abbiamo trovate solo due. Con questo sistema la gente è più invogliata a donare perché è coinvolta: io do un gamete a qualcuno che donerà un ovocita ad un altro che regalerà il seme ad un terzo. Un circolo virtuoso tra sconosciuti ». Una strada improntata alla solidarietà che non può bastare a rispondere a tutte le richieste.
Cavilli e ritardi così affonda la grande speranza dell'eter
Re: Cavilli e ritardi così affonda la grande speranza dell'e
Cosa pensate ragazze? perche siamo messi cosi male in Italia?
Re: Cavilli e ritardi così affonda la grande speranza dell'e
Era prevedibile un quadro del genere!!! Queste sono le conseguenze delle leggi fatte da pesone che non sono professionisti e che non sanno cosa fare...tutto qua.
Re: Cavilli e ritardi così affonda la grande speranza dell'e
Non ho capito perche' Careggi si è già fermato???
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Re: Cavilli e ritardi così affonda la grande speranza dell'e
Eppure prima del 2004 in Italia l'eterologa veniva praticata, come mai ora non riescono a sistemarla??
Re: Cavilli e ritardi così affonda la grande speranza dell'e
hai ragione baccabacca ha scritto:Era prevedibile un quadro del genere!!! Queste sono le conseguenze delle leggi fatte da pesone che non sono professionisti e che non sanno cosa fare...tutto qua.
Re: Cavilli e ritardi così affonda la grande speranza dell'e
carenza di donatrici?bacca ha scritto:Non ho capito perche' Careggi si è già fermato???
Re: Cavilli e ritardi così affonda la grande speranza dell'e
bella osserazione, non lo so. ma come veniva praticata? le donatrici?malinconia ha scritto:Eppure prima del 2004 in Italia l'eterologa veniva praticata, come mai ora non riescono a sistemarla??