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Screening per la poliabortività: esami e test

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manucor
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Iscritto il: 28 giu 2015, 13:22

Screening per la poliabortività: esami e test

Messaggio da manucor »

Le cause di aborti ripetuti, anche in stato di gravidanza avanzata, sono da ricercare in alterazioni di tipo ormonale, immunitario, uterino e cromosomico.
Molto importante è lo screening dei fattori genetici che riguardano la coagulazione del sangue, in quanto le donne con predisposizione ereditaria alla trombofilia sono maggiormante esposte a aborti ripetuti, dovuti per lo più alla creazione di trombi placentari (coaguli di sangue che ostruiscono i vasi sanguigni).
La diagnosi genetica di questa predisposizione indaga in particolare su tre fattori:
1) Fattore V di Leiden
2) Fattore II
3) MTHFR

Le mutazioni di questi geni possono essere in eterozigosi (derivanti da uno dei due genitori) oppure in omozigosi (derivanti da entrambi i genitori).
In più è possibile effettuare uno screening tramite altri esami.
Vediamoli nel dettaglio.

Fattore V di Leiden
Il fattore V è un cofattore per l’attivazione della protrombina a trombina. Questo effetto è inibito dalla Proteina C attivata.
Nel caso in cui sia presente una mutazione di questo gene, l’azione della Proteina C attivata viene contrastato, per cui il fattore V vede aumentato la sua azione coagulante. Questa mutazione (G1691A) è detta variante di Leiden.
E’ presente in una percentuale della popolazione europea che va dall’1,4% al 4,2% (in Italia il 2-3% la presenta in eterozigosi, in una proporzione di 1 a 5000 in omozigosi).
I soggetti che la presentano in eterozigosi hanno un rischio di trombosi venosa di 8 volte superiore rispetto al normale, per quelli che la presentano in omozigosi il rischio sale a 80 volte.
Il rischio è favorito in situazioni come la gravidanza, l’assunzione di anticoncezionali orali, gli interventi chirurgici.
In particolare in gravidanza la condizione di eterozigosi predispone all’aborto spontaneo e alla sindrome HELLP, per cui i soggetti che la presentano dovrebbero essere predisposti a una profilassi che contrasti la coagulazione in corso di gravidanza o se si è in procinto di essere sottoposti a interventi chirurgici.
Va evitata inoltre l’assuzione di contraccettivi orali.
manucor
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Re: Screening per la poliabortività: esami e test

Messaggio da manucor »

Fattore II (o protrombina)

Tale fattore è fondamentale nella formazione dei coaguli.
E’ stata studiata una mutazione di questo fattore (G20210A) che aumenta il rischio di svilppo di trombosi venose.
La frequenza nella popolazione è dell’1-1,5%, per lo più in eterozigosi. L’omozigosi è rara.
I portatori di mutazione in eterozigosi hanno il rischio aumentato di 3 volte di sviluppare una trombosi, di 5 volte per l’ictus ischemico, di 5 volte per l’infarto miocardio per le donne giovani, di 1,5 volte se uomini, di 7 volte se diabetici, di 10 volte per trombosi delle vene cerebrali e di 149 volte per donne che assumono contraccettivi orali.

MTHFR
E’ stato identificato un polimorfismo comune (C677T) che comporta un aumento di concentrazione nel sangue di omocisteina.
Tale mutazione è presente in Europa in una percentuale del 3-3,7%.
Un aumento della omocisteina nel sangue è un fattore di rischio per malattie vascolari e in presenza di diete carenti di acido folico aumenta il rischio di difetti del tubo neurale sui feti di donne in gravidanza che presentano la mutazione. L’assunzione di acido folico abbassa l’omocisteina controllando il rischio.
In combinazione con la variante V di Leiden (entrambe in eterozigosi) aumenta il rischio di tromboembolismo venoso.


Esistono poi una serie di esami ulteriori per lo screening del rischio e delle cause di poliabortività.

HLA – Tipizzazione
Serve per interpretare il fenomeno in senso immunologico.
Il sistema HLA è composto da una serie di antigeni, che possono essere responsabili di azioni che conducono al rigetto nei trapianti.
Nel caso di donne che abbiano presentato ripetuti aborti o di coppie infertili, in cui non sia stata accertata altra causa organica, questo tipo di indagine determina un’eventuale incompatibilità genetica tra partners o tra madre e embrione.

Autoanticorpi
(ANA, ENA, ASMA, LAC, ACA, AOA, ATGA, APA)

Test di embriotossicità
Vengono analizzati fattori embriotossici della madre.
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