I dubbi sulla ovo donazione

[Canie]

Sono incinta grazie allovodonazione e come molte di noi ho dovuto affrontare mille dubbi. Oggi sono assolutamente serena perchè non m'interessa avere un figlio biologico, abbiamo fatto questa scelta perchè è nostro desiderio avere un bimbo e non importa se non avrà i miei occhi o i miei capelli.
Non so rispondere se lo diremo ai nostri parenti o amici, da un lato lo sbandiererei ai quattro venti dall'altro ho tanta paura della stupidità e della cattiveria della gente. Mia mamma sicuramente sarà informata visto che, prima ancora di elaborare questa scelta, lei stessa mi spingeva a farlo dicendo che DNA o meno per lei sarà il suo adorato/a nipotino/a.
La scelta del centro è stata un po' piu' complicata. Fra l'altro la Biotexcom fornisce una lista delle donatrici con tutte le loro caratteristiche, foto inclusa, e questa possibilità di scegliere mi ha fatto sentire un po' piu' partecipe.
La Chiesa? Scusate la brutalità ma non me ne frega niente. E come dite voi, un figlio è un atto d'amore e Dio questo lo sa.

[aladadi]

Ciao, capisco bene tutti i tuoi dubbi perchà erano i miei, e li ho dovuti affrontare anche io.

Per quanto riguarda l'eredità genetica, alla fine ho concluso che non mi importa tanto che mio figlio non mi somigli.
A parte che tra l'altro per me è forse più importante che assomigli a mio marito, ma poi non mi considero affatto perfetta, sia caratterialmente che fisicamente... chissà, magari la santa donna avrà geni molto superiori ai miei!

Per quanto riguarda la Chiesa... beh, ti devo dire che questo per me non è stato un gran problema. Vengo da un'educazione cattolica, sono andata a scuola dalle suore dall'asilo alla 3a media, e me ne sono discostata non appena arrivata all'età della ragione (se mai ci sono arrivata! icon_mrgreen.gif ). In gioventù ho fatto sesso senza intenzione di procreare, convissuto per 9 anni con un'uomo separato con figli, mi sono sposata in comune, poi ho affrontato la PMA... se avessi dovuto regolarmi in base alle direttive della Chiesa non avrei potuto vivere la mia vita. Invece, in pratica, ho agito come mi sentivo di fare, cercando di non fare mai male a nessuno ovviamente, e di certo

[alexia]

Splendide donne,
io trovo che tutte le nostre esperienze, dubbi, paure e tormenti siano più leggeri se si possono condividere con chi ha alle spalle il nostro stesso percorso e il nostro stesso dolore.
Inoltre poter sviscerare le paure, poterle osservare da un'altra angolazione grazie a visioni diverse presentate da altre donne serve ad inquadrarle in maniera più razionale e improvvisamente si scopre che quella che ci sembrava una montagna da scalare altro non è che un puntino invisibile in un mare di amore sublime.
Comprendo tutti i vostri punti di vista, quello delle altre che sentono questa possibilità di dare la vita come un dono meraviglioso e io sono in mezzo a tutte voi, fluttuo in mezzo a tutte queste emozioni cercando di trovare il mio equilibrio, cercando di dare una forma alle molteplici sensazioni ed emozioni che senza preavviso mi assalgono.
Io non giudico e pertanto non mi piace essere giudicata. Siamo noi primi severi giudici di noi stessi e non mi piaccciono pertanto le affermazioni tipo: "ci sono donne che invidiano la tua gravidanza etc..".
Anch'io ho invidiato le gravidanze naturali, ma non ho invidiato le altre donne per questo, perchè non ero nei loro panni.
Ho invidiato il miracolo della vita che si forma dalla fusione dei corpi, ma non ho individiato mai nessuno.
Mia madre ripeteva sempre una frase che più o meno dice così:
"se ad ognun l'interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti che invidia ci fanno, ci farebbero pietà".

QUindi innanzitutto non giudichiamo mai gli altri o le scelte degli altri.
Invece confrontiamoci, scambiamoci le nostre opinioni e mettiamo a confronto le nostre paure....come sorelle.

[quercia33]

Ed ecco un'altra assalita da dubbi e paure....
Fra 5 mesi avrò 41 anni.....non sarò davvero troppo vecchia per farmi chiamare mamma? Non dovrà, un giorno, mio figlio vergognarsi di avere una mamma anziana? Sarò troppo egoista in questo mio desiderio?
Saprò andare oltre la mancanza di un legame genetico fra me e lui?
Poi, leggo e rileggo le parole dolci e piene d'amore di Delfina e mi si scioglie il cuore, perchè ci sono mamme "genetiche" (pasatemi il termine) che forse non si sono mai soffermate a fare riflessioni tanto profonde.....questo io vorrei: che mio figlio avesse dentro la luce che IO E SOLO IO posso trasmettergli, e che forse non è impressa in nessun DNA....
Come vedete....poche idee, ma confuse!
Però, lo scambio è comunque una cosa che arricchisce e aiuta tutte quante!!!!
Di questo sono assolutamente convinta!

[annina]

quercia, non credere che dubbi ed ansie non abbiano un posto nei pensieri di tutte noi dell'ovodonazione. E' normale dispiacersi di non poter avere un figlio geneticamente proprio, è noramale avere bisogno di tempo per digerire la cosa e pensare co nserenità cosa fare.
Le ragazze hanno ragione: un "lusso" dell'ovo è il tempo che stringe solo relativeamnte, datti tempo per prendere informazioni, parla con il medico, gira su cub, parlane con tuo marito ed affrontate insieme i vai scenari e le varie possibilità. Soprattutto ricorda che un figlio non si "possiede" , lo si accetta per quello che è, una persona nuova, diversa dai suoi genitori, con potenzialità e difetti vari e diversi dai propri. Compito del genitore penso sia aiutare la bella persona che è in fieri in ogni bambino a sbocciare, per essere un elemento positivo del mondo, utile a sè ed agli altri, con tanto da dare e da ricevere, felice nei limiti del ragionevole e del possibile.
Per questo esistono i genitori, naturali, adottivi, eterologhi, mezzi e mezzi..
Quando un bimbo ripone in te fiducia ed amore, senti la bellezza e la serietà del tuo impegno con lui sempre, è affidato a te, dipende da te per essere se stesso al meglio. E' un compito enorme, fa tremare le vene dei polsi, non importa come ne divieno genitore, dal momento che lo sei spetta a te.
Avere paura e dubbi mi sa che è normale, comunque arrivi il figlio.
Personalmente io sono dispiaciuta che un mio ipotetico figlio/a non possa avere gli occhi di mia madre o il cuore d'oro di mio padre, ma quando penso che non avrebbe i miei assurdi problemi di salute, niente handicap x lui/lei a rendergli dura la vita, mi consolo parecchio. Avrebbe altri tratti belli, buoni, piacevoli, che gli deriverebbero dalla madre biologica e dal padre che amo ammiro e rispetto tantissimo, dunque non lo sentirei come una privazione. Solo una possibilità in più che la scienza mi offre, quando la natura mi ha voltato le spalle da un bel po' e co nuna certa decisione..
Portare un figlio in grembo per nove mesi, partorirlo, allattarlo, allevarlo con fatica amore e sacrifici secondo me qualifica come madre, non come contenitore...andare contro tutto e tutti, anche la sopravvalutata natura, per averlo, ti rende madre..
Ecco, pensa a tutto con calma, informati e poi decidi. Quando hai deciso, però, non voltarti più indietro, e vai avanti serenamente, conscia che è davvero quello che vuoi, qualunque cosa tu scelga.
un abbraccio

[mammacoifiocchi]

Ciao, non mi viene fuori nulla che mi sembri utile. Per cui ti racconterò come sono arrivata io a fare ovodonazione.
Nonostante la biologa e il gine mi avessero già parlato di ovo, prima di, non solo pensare di fare effettivamente ovodonazione, ma anche di chiamare i centri per info, ho voluto a tutti costi tentare un'ultima omolga (che è stata disastrosa perchè ho risposto malissimo alla stimolazione e i follicoli sono pure scoppiati prima del pickup) certo io sono testarda e rompiscatole come non mai e prima di mettermi in testa che non potevo più fare niente ce ne ho messo parecchio....

Però devo dire che il mio ultimo tentativo fatto senza nemmeno molta speranza di riuscita da parte mia a me è servito per capire cosa volevo, quanto potesse essere importante o meno avere il patrimonio genetico mio, si lo so è durissimo accettare l'ovo a prescindere dal sentire o meno il lutto biologico, anche la nostra infertilità di coppia è iniziata con un probblema maschile, ma andando avanti con gli anni è diventato anche femminile i miei ovetti erano sempre meno e sempre più brutti....

E..... l'ho fatto sono partita ho fatto ovo e incredibile a dirsi la BDC mi ha colpita in pieno Beta positive alla prima ovo, giuro che ancora adesso faccio fatica a crederlo se non fosse che ci sono le eco a dimostrarlo e che mi hanno messa a letto per minaccia d'aborto. E comunque no a me non è venuto in mente che era come se avessi il figlio dell'amante di mio marito, ma comunque tranquilla a me sono venute altre paranoie che adesso magicamente non mi ricordo nemmeno più.

Non so se ti ho aiutata, confortata o se leggendo hai pensato "ma questa che mi sta a raccontare!!!!"

Ti mando un bacio

[ironica68]

cara francesina, avrai solo una visita preliminare e colloquio oppure proprio farai il transfer? Nel primo caso, hai ancora tempo per riflettere e quindi ti conviene andare, forse "toccare con mano" ti potrebbe aiutare. Nel secondo caso, ti consiglio di rimandare un pò, non credo sia una buona idea fare un transfer con questi dubbi.

[lupessita]

Sono nella stessa identica situazione. tre icsi fallite per problema maschile, io che rispondo bene alle stimolazioni, ho 33 anni...
Però arriva il momento in cui bisogna decidere di percorrere un'altra strada, perché i fallimenti sono davvero tanti. Ci si siede, ci si guarda negli occhi e si cerca una soluzione.
Spesso la soluzione più sensata a livello medico (nel nostro caso la donazione di seme) non corrisponde a quella più adatta alla coppia, a livello di "cuore".
Io ho ascoltato mio marito, gli ho visto negli occhi la paura di essere inadeguato, di non essere capace di amare incondizionatamente un bimbo non suo. Dentro di me so che questa paura è infondata, ma non posso e non voglio forzarlo su una strada che non sente sua. Ci sono anche dei fattori culturali che lo bloccano, delle remore ancestrali contro le quali non posso intraprendere una battaglia.
Mi sono interrogata a lungo, e queste remore dentro di me non le ho trovate. Io sono pronta ad amare il "nostro" bambino, con tutto il cuore.
Quindi gli ho proposto serenamente la strada dell'ovodonazione, anche se a livello medico è un azzardo, anche se razionalmente mi rendo conto che non sono io quella "tecnicamente infertile". Tenteremo di avere un bambino con il suo seme, è una prova d'amore che mi sento di offrirgli.
Detto questo, se non ti senti pronta perché non provi a chiedere al centro possibili alternative? Credo che a Kiev sia possibile fare un tentativo misto (ovociti tuoi e di donatrice; seme di tuo marito e di un donatore, con varie combinazioni)...

E non vederlo come un tradimento, è solo un atto d'amore grandissimo

[Carolina]

ciao ...
non ti conosco e quindi prendi il mio consiglio con le pinze perchè si basa solo su ciò che hai scritto qui.
credo che se tu vivi un ultimo tentativo omologo con rimpianto, lo dovresti fare.
inoltre il fatto che tu viva il figlio eterologo come frutto di tradimento, è un sentimento legittimo, e che credo molte di noi hanno attraversato, ma credo indichi che tu non sei ancora pronta per partire concretamente con l'eterologa.
non è nemmeno detto che uno debba esserlo per forza un giorno, ma secondo me ora ci sono i presupposti per considerare ancora molto bene la strada da seguire.
come mi ha detto un mio "adorato" ginecologo, " non esiste un medico che può dirvi che scelta fare perchè la medicina non c'entra, se è questo che cercate potete smettere di andare per ambulatori, è solo dentro di voi la risposta, la strada giusta da prendere".
un abbraccio

[barchetta99]

quando mi proposero l'eterologs non l'ha presi nanche in considerazione pensando che non mi riguardasse
fu una cosa che mi diede anche fastidio
ed invece eccomi qua in attesa di essere chiamata per la mia prima eco
ho avuto anche io mille dubbi ma x il raggiungimento del mio grande desiderio di diventare mamma non mi arrendo
come si fa a pensare che il figlio che starà nel tuo grembo x 9 mesi non sia tuo???
non riuscirei mai
ed è per questo che sono andata avanti
un forte abbraccio