I dubbi sulla ovo donazione

[jenna77]

È una decisione difficile,lo so. E un po' profuma di sconfitta, un po' ci si chiede perchè non potersi specchiare negli occhi di un bimbo simile a noi, non potersi riconoscere, non poter"rendere onore" ai nostri genitori proseguendo la stirpe, il loro e il nostro sangue..Non si puó e basta, trovare un motivo? C'è un motivo per cui la gente si ammala e soffre? No.
È giusto interrogarsi, discuterne, decidere e cambiare idea mille volte, ma la verità è che un motivo non lo troveremo mai, e si rischia di rimbalzare tra il proprio orgoglio e la testardaggine. E il tempo passa, la vita scorre, e scorre via senza figli.
Otto icsi sono tante, sono tentata di scrivere troppo, ma ti mancherei di rispetto, perchè in realtà ho infinita stima per chi lotta cosí duramente.. Ma rriva il momento i ammettere che la strada puó non essere quella che porterà a un risulato.
L'amore? Sarà talmente grande da stupirti..

[roulettrussa]

hai tutta la mia comprensione.
Anche io ho attraversato fasi molto simili a quella che stai vivendo tu.
Anche io ho vissuto con grande dolore e fatica il lutto relativo al capitolo dell'omologa, e il percorso non è stato nemmeno lineare, facevo un passo avanti e due indietro. Lo ricordo come un periodo davvero tremendo.
Io credo che la razionalità faccia bene a contattare i centri, anche se il cuore è ancora indietro. Perchè poi non viaggiano allo stesso modo, il cuore ha tutt'un altro tipo di movimento, in un solo balzo può ribaltare il mondo.
O anche no, e a quel punto la razionalità saprà fermarsi.
Insomma io fossi in te non forzerei le cose ma allo stesso tempo credo tu faccia molto bene a gettare le basi per eventuali decisioni future.
Abbraccio

[Gina]

Ho pensato tantissimo e ho lottato contro il mio orgoglio prima di accettare questa strada e ti devo dire che non e' stato per niente facile .
Io soffro quando leggo di donne che hanno tanti anni di tentativi falliti alle spalle perche' penso che dopo cosi' tante delusioni (che bruciano tanto!) il cuore si inaridisce e la speranza di un figlio si affievolisce se non muore addirittura. Molte volte ci si intestardisce perdendo di vista l'obiettivo iniziale ed intanto gli anni passano.
C'e' anche da dire che l'ovodonazione non e' per tutti e rispetto anche chi dice NO, non fa per me, ma non mi sembra il tuo caso.
Un figlio omologo e vogliamo anche uno eterologo e' un individuo a se' e penso che poco conta che abbia i nostri geni o meno, lo ameremo per quello che sara' indistintamente. Non sara' certo la somiglianza fisica che ce lo fara' amare di piu'.
Mi sembra di capire dalle tue parole che hai gia' deciso per l'ovodonazione e ti auguro che tutti i dubbi che ancora hai adesso diminuiranno man mano che si avvicinera' il gran giorno.
Io quando ho deciso di provare mi sono sentita come se mi fossi liberata di un grosso peso di dosso e mi sono sentita molto piu' leggera. Non mi sembrava vero non dover piu' subire il trauma del monitoraggio dei follicoli!
Io penso che il desiderio di diventare madre vada ben oltre il DNA.
Scrivi ancora e leggi tanto qui sull'ovodonazione se hai ulteriori dubbi perche' io me li sono tolta proprio leggendo l'esperienza delle cubbine che sono diventate mamme di bimbi ovodonati e mi sono fidata delle loro esperienze. Spero che cio' possa aiutare anche te.
La spinta finale l'ho avuta quando ho incontrato ad un raduno alcune mamme che sono ricorse all'ovo che avevano i loro bimbi con se'. Lo sguardo di amore dei bimbi verso le loro mamme e viceversa ce l'ho ancora stampato nella mia mente, ma soprattutto nel mio cuore.
Ti auguro tanto di chiarirti le idee al piu' presto e di fare la scelta giusta per te e tuo marito.

[puffetta]

Ragazze avete centrato in peno quello che volevo dire , avevo paura di essere frantesa di dare l'impressione che io stessi critinado la scelta della Ovo, invece e' il contraio e' una stada che voglio intraprendere la descrizione di Gina( congratulazioni per la gravidanza prima di tutto ) e' perfetta , la mia ragione sta andando avanti fsacendo domande informandosi. che bella la tua storia e penso che tu abbia capito perfettamente il mio lutto biologico, mi passera' mi conosco ma e' una sensazione nuova che non ho mai provato prima. Panda grazie e' vero' non sara' mai una sconfitta ma comi dici tu tutte le scelte vanno ponderate , specialmente con il mio carattere.

[maryrose]

anche io ho passato questa fase.....la parola ovodonazione mi sembrava una parola aliena, quando la sentivo volevo chiudere le orecchie.
ho voluto provare due tentativi omologhi su ciclo spontaneo andati chiaramente male e poi sono entrata in CRISI ma giuro una crisi nera.
non credo sia una questione di somiglianza, di ereditarietà genetica ma semplicemente del constatare la propria fallacità (nel senso buono sia chiaro) il fatto di non essere perfette ma soprattutto di essere diverse dalle amiche, dalle sorelle, dalle madri.
ho scritto ai centri e ho cominciato "le pratiche" con un certo scetticismo. ho avuto cubamiche che mi hanno aiutato a riflettere e a capir cosa volessi. e le ringrazierò all'infinito.
per molte donne l'accettazione di questo percorso è un pò più lungo. asseconda questa fase senza tristezza, può aiutarti a crescere e a conoscere te stessa.
in bocca al lupo e che il 2015 sia l'anno gusto

[barchetta99]

E' una fase NORMALISSIMA! Sei in cammino verso l'accettazione dell'ovo, ma prima devi fare il lutto dei tuoi cromosomi, e di quelli della tua fimiglia, è una strada tua, interna, ma ti assicuro che quando il dolore è passato, è passato. Per me, almeno, è stato così.

[Carnis]

Cara francesina, sto cercando di ritornare con la memoria a quello che mi passava per la testa, quando mi sono presa un po' di tempo per riflettere sull'opportunità di un'ovodonazione. Quello che più mi spiaceva non era tanto che il figlio non avesse nulla di me, perchè sono consapevole di tutto quello che potrò trasmettergli - ahilui! - nè che non passassero a lui i geni dei miei genitori che sono piuttosto giovani, in buona salute e che sicuramente riusciranno a fare danni
Io credo che mi spiacesse che non restasse niente su questa terra di mio nonno paterno e di mia nonna materna, persone per me speciali, che ricordo con dolcezza e riconoscenza (non che gli altri due nonni fossero cattive persone ma non hanno legato con me così profondamete). Ecco se avessi avuto la possibilità di dire "è un gran narratore di storie, come la bisnonna", oppure "ha la mania dell'ordine e della precisione, come il bisnonno", sarebbe stato sicuramente un motivo di felicità in più. Però poi mi sono detta: ma se ciò non è possibile (e a qurant'anni con 6 tentativi con i miei ovociti alle spalle, mi sono convinta che le possibilità erano talmente basse che la cosa più probabile che potesse accadere era non arrivare mai ad una gravidanza), perchè negarmi oltre a quanto sopra descritto anche la gioia di un bambino da crescere, al quale raccontare le storie di famiglia, al quale cantare le canzoni di quando ero piccola e quelle che ho imparato in giro per il mondo? A lui i miei genitori insegnaranno a cucinare, a disegnare, sarà lui che mia sorella si porterà a passeggio e magari a fare compere (io odio gli acquisti, ma magari a lui piacciono). Quello che voglio dirti è che, se le cose non vanno come vorremmo, potrebbero andare quasi come vorremmo o comunque nella giusta direzione! Fossi in te penserei alla soddisfazione di avere un figlio e non alla frustrazione di non avere un figlio con i tuoi geni.
Detto ciò aggiungo anche un'altra cosa: a me è andata bene (in francese, di culo), ma non sempre ogni tentativo ha successo, anche se le possibilità sono decisamente migliori rispetto a una omologa. Visto le otto IUI fallite si possono fare esami per capire se ci sono problemi di impianto che potrebbero far fallire anche un'ovodonazione? Io non me ne intendo molto ma forse qualche cubbina più esperta ti può suggerire dei controlli da fare prima di affrontare la tua ultima IUI ( crossfingers.gif ) e l'eventuale ovodonazione. In becco alla cicogna, un abbraccio forte forte abbra.gif

[Rinie]

I dubbi, le paure, la delusione davanti alla vita che ti si mette contro nella cosa più naturale del mondo sono tutti leciti. Alla fine io e mio marito abbiamo preso la strada dell'eterologa come un grande regalo, se non avessimo accettato questa trada ci saremmo preclusi ogni speranza. Mentre ci siamo incamminati in questo mondo, ha preso il sopravvento l'importanza e l'amore per questo bambino. per me prepararmi con il gonal-f per avere i miei ovociti, o prepararmi con l'estradiolo per accogliere quelli di questo meraviglioso dono non ha fatto nessuna differenza. Ti auguro anzi, sono sicura come è successo a molte di noi di coronare presto il tuo sogno. Negli occhi di tuo marito c'era la paura, davanti al nuovo chi non sarebbe smarrito? quelle paure diventeranno aperanza e amore puro. un abbraccio

[balena]

Care ragazze, sono tornata da Kirv da qualche settimana dopo ovodonazione. Per quanto riguarda la scelta di affidarmi a una donante, devo dire che ha trovato mio marito e me completamente uniti e concordi sul fatto che era una strada da tentare perché mi avrebbe permesso di non ripassare dall'esperienza negativa che avevo avuto con la omologa.
Di certo, metti in conto le paure + sciocche e quelle + grandi ( E se rispondo male alla preparazione? E se non avviene l'impianto? E se poi la villo va male? E se neanche ci arrivo alla villo? E quanto mi faranno male i farmaci? Pensi che se le cose andranno bene, dovrai far fronte alle frasi del tipo "uh ti somiglia poco", oppure "tutto/a suo padre", o magari "ha i tuoi occhi precisi precisi" (vai a sapere il DNA come si intreccia, e poi ognuno vede nei neonati quello che gli pare, anche somiglianze con trisavoli dalla barba bianca che tu non hai mai conosciuto). E se tutto va male, dovrai fare i conti con la tua solitudine, il to dolore, il tuo seso di inadeguatezza.

E poi c'è lo stress della preparazione e del contatto con la Clinica all'estero. Loro sono lontani e tu sei sola col tuo corpo.
Nel timore di non essere capita quando mandavo le mail in Ucraina, ho sempre usato frasi brevi e parole elementari(mi hanno sempre scritto in italiano e la manager mi ha sempre parlato in italiano al telefono)
A me sono venute mille paranoie salutiste, alla fine mi sono fatta anche un ecocolordoppler alle gambe xké mi vedevo i piedi gonfi e le vene + scure (era una infiammazione metatarsale).

Stare su questo forum mi ha aiutata tanto, come pure avere un'amica cubbina preziosa e dolce che mi ha ssostenuta sempre con affetto sincero.

La cosa che posso dire a tutte è che al momento in cui arriverete nella città e vi recherete in clinica, vi sentirete molto + serene e forti, e i vostri dubbi saranno meno pressanti. Il fatto di vedere i dottori in carne e ossa, parlare con loro, vedere l'ambiente, avere il responso sugli ovociti ecc. vi inserisce in una situazione nuova e più consapevole. Almeno per me, è stato così.

Chiacchierare con la vostra gine potrebbe rivelarsi utile anche se non risolutivo, e molte cubbine sono pronte a dare una mano a chi affronta questa esperienza per la prima volta o anche per la decima.

Si vivono emozioni molto contrastanti, e di certo la paura di non farcela è sempre lì dietro l'angolo. Ma penso che se siamo arrivate fin qui, c'è una forza più grande dei dubbi e della paura.

[ovuletta]

Cara, sono decisioni che vanno digerite con calma, non ti fare fretta..ci arriverete insieme e se sceglierete l eterologa alla fine non sembrerà più un ostacolo così terribile. All estero poi la cosa è vissuta in maniera molto più rilassata e questo aiuta.
Nel frattempo non ti torturare...

Un abbraccio