russurrogate.com

Fertilità e Diabete

Rispondi
hoping
Messaggi: 923
Iscritto il: 15 set 2015, 11:06

Fertilità e Diabete

Messaggio da hoping »

Il diabete deruba le donne della fertilità, interferisce con la loro vita sessuale, minaccia la vista e aumenta il rischio di cardiopatie e di infarto. E tutti i giovani che ritengono il diabete una malattia "da anziani" dovrebbero sapere che la percentuale dei trentenni diabetici è salita al 76% negli ultimi 10 anni…

Anche se il diabete ha raggiunto proporzioni epidemiche in entrambi i sessi (in Italia sono affette 300.000 persone), la malattia sembra colpire le donne con particolare cattiveria. Le donne affette rappresentano circa il 60% del totale e secondo le proiezioni la differenza è destinata ad aumentare man mano che la popolazione invecchia. Non si sa per quale motivo il diabete abbia un corso più grave nelle donne che negli uomini, ma è ormai statisticamente dimostrato che le donne diabetiche sono più a rischio di sviluppare cardiopatie e cecità legati al diabete rispetto agli uomini.

Un nuovo studio pubblicato su Diabetes Care aggiunge l'interferenza con la vita sessuale alla già lunga lista dei danni collaterali provocati dal diabete. I ricercatori belgi hanno recentemente completato il più ampio studio mai eseguito sulla vita sessuale delle donne diabetiche, e hanno dimostrato che il 27% delle donne riportava disfunzioni sessuali contro il 15% degli uomini.

Nello studio, i problemi collegati all'impatto del diabete erano soprattutto di origine psicologica, più che fisiologica: le donne con disfunzioni sessuali tendevano a essere più frustrate rispetto alla cura del diabete, ed erano più inclini alla depressione in confronto agli uomini diabetici, per i quali la disfunzione sessuale è più spesso provocata da danni vascolari o neurali che conducono alla disfunzione erettile. Fino a oggi gli studiosi ritenevano che la disfunzione sessuale nelle donne diabetiche avesse la stessa origine di quella maschile, ma questa nuova ricerca dimostra che anche agli stadi iniziali il diabete può condizionare pesantemente la vita sessuale femminile: se le donne si sentono malate, impaurite o imbruttite dal diabete, i problemi di natura sessuale emergono immediatamente. E' da notare, scrive il dr. Jovanovic, che "questo è solo il quattordicesimo studio negli ultimi cinque anni sulle disfunzioni sessuali nelle donne diabetiche. Nello stesso periodo di tempo, sono stati condotti quasi 2000 studi sulle disfunzioni sessuali degli uomini diabetici…". Le ripercussioni del diabete sulla fertilità femminile sembrano essere uniche: ovaie policistiche e gravidanze che si concludono con un aborto sono fenomeni comuni nelle diabetiche, e si aggiungono al diabete gestazionale, quello che insorge durante la gravidanza e che si manifesta in circa il 5% di tutte le gravidanze. Le sue conseguenze sono rilevanti: ipertensione, infezioni della vescica, dei reni e del tratto urinario, aborto spontaneo, parto prematuro e difetti fetali sono minacce serie per la mamma e per il bambino.

Diabete: sei a rischio?

Il diabete è una condizione patologica grave che impedisce al corpo di controllare il livello di zucchero nel sangue. La buona notizia è che il diabete risponde ai tuoi sforzi, perciò puoi fare molto per combatterlo mangiando bene, prestando attenzione alla tua salute e dando ascolto al tuo medico. Di Chiara Galli.

Sei a rischio?

Quasi il 50% delle persone che hanno il diabete non sa di averlo…
i fattori di rischio
> età ³ 45 anni
> essere in sovrappeso/obesi
> genitori o parenti che hanno il diabete
> colesterolo alto (colesterolo totale ³ 200 mg/dl)
> elevati livelli di zucchero nel sangue (glicemia ³ 110 mg/100 ml)
> pressione alta, malattia cardiaca
> diabete da gestazione (diabete durante la gravidanza)
> aver partorito un figlio che pesava ³ 4 kg
i sintomi
> minzione frequente
> sete costante
> stanchezza costante
> visione alterata
> guarigione lenta delle ferite e delle abrasioni
> frequenti infezioni o recidive di infezioni
> formicolio in mani e/o piedi
chi deve sottoporsi ai test, e quando
> tutti dopo i 45 anni
> al di sotto dei 45 anni tutti gli obesi, le persone con parenti diabetici, gli ipertesi, chi ha partorito un figlio che pesava ³ 4 kg (macrosomia fetale), chi ha il colesterolo HDL <35 e/o i trigliceridi (TGL) >250
hoping
Messaggi: 923
Iscritto il: 15 set 2015, 11:06

Re: Fertilità e Diabete

Messaggio da hoping »

Il diabete di tipo 2 può essere asintomatico, perciò chiunque abbia raggiunto o superato i 45 anni di età dovrebbe sottoporsi all'analisi della glicemia almeno ogni 3 anni, le persone a rischio almeno una volta all'anno. Il diabete di tipo 2 può essere asintomatico, perciò chiunque abbia raggiunto o superato i 45 anni di età dovrebbe sottoporsi all'analisi della glicemia almeno ogni 3 anni, le persone a rischio almeno una volta all'anno.

Metodi per determinare la presenza del diabete:
1) diagnosi del diabete mellito (tipo 2):
- chi presenta i sintomi e ha una glicemia random maggiore di 200 mg%
- chi ha i valori della glicemia a digiuno >126 mg%
- chi ha la glicemia due ore dopo il pasto ³200 mg%
2) diagnosi di intolleranza glucidica: glicemia a digiuno < 126, glicemia postcarico tra 140 e 199

Se hai il diabete, il tuo medico sarà in grado di identificare se si tratta di diabete di tipo 1 o di tipo 2: la maggior parte delle persone affette da diabete di tipo 1 è magra e sviluppa la malattia prima dei 30 anni, mentre le persone affette dal diabete del tipo 2 sono in genere sovrappeso oppure obese, e la malattia viene diagnosticata dopo i 30 anni.

Diabete: i fatti

Il diabete si manifesta quando il pancreas non riesce a produrre l'ormone insulina o quando il corpo non riesce a impiegare correttamente l'insulina prodotta. L'insulina contribuisce all'assorbimento degli zuccheri che assumiamo con l'alimentazione e che forniscono al corpo l'energia che gli serve per vivere. Ogni volta che mangiamo il nostro tasso di zucchero (glucosio) nel sangue aumenta al di sopra dei livelli normali, fino a quando il pancreas rilascia l'insulina; ma se il corpo non riesce a produrla o a utilizzarla, i livelli di zucchero nel sangue crescono in maniera pericolosa, e ci si ammala di diabete. Ci sono due tipi principali di diabete:

> diabete tipo 1: il corpo è incapace di produrre insulina, e il paziente ha bisogno di iniezioni giornaliere di insulina per regolare i livelli di glucosio nel sangue
> diabete tipo 2: il corpo non produce sufficiente insulina o non riesce a impiegarla correttamente. In genere il tipo 2 si manifesta nell'età adulta, ed è il più diffuso (90% dei casi di diabete). E' controllabile farmacologicamente e attraverso la dieta, anche se non si esclude il ricorso, nei casi più gravi, alle iniezioni di insulina

Moltissime persone che hanno il diabete vivono attivamente, tuttavia si tratta di una malattia seria che richiede una costante attenzione. I malati sono soggetti a sbalzi nei livelli di zucchero nel sangue che possono causare problemi a breve e a lungo termine: nel breve termine, alti livelli di glucosio nel sangue possono causare l'iperglicemia, i cui sintomi sono la sete e la minzione frequente; nel lungo termine, gli elevati livelli di glucosio nel sangue possono danneggiare seriamente i vasi sanguigni. La pericolosità del diabete non è rappresentata dalla malattia in sé, ma dalle sue conseguenze, perché non dobbiamo dimenticare che il diabete è:

> la principale causa di cecità
> una delle più frequenti cause di attacco cardiaco e di infarto
> un importante fattore nello sviluppo delle malattie renali
> una delle principali cause di impotenza maschile
> responsabile di metà delle amputazioni non provocate da incidenti
> una delle principali cause di danno nervoso che può condurre a formicolio costante o a perdita della sensibilità periferica, in genere a partire dai piedi

Gli studi hanno dimostrato che mantenere i livelli di zucchero per quanto possibile entro i valori normali può aiutare moltissimo a prevenire i problemi a lungo termine che abbiamo descritto. Non importa di quale tipo di diabete si tratti, è importante misurare frequentemente e regolarmente il livello di zucchero nel sangue, e seguire con cura un trattamento che tenga questi valori sotto controllo. Se hai il diabete, tutto quello che non sai può danneggiarti, perché ogni persona con il diabete è un caso a sé, con livelli diversi di glucosio e uno stile di vita assolutamente personale. Ecco perché imparare tutto quello che puoi su questa condizione può portarti molto lontano nel controllare la malattia.
hoping
Messaggi: 923
Iscritto il: 15 set 2015, 11:06

Re: Fertilità e Diabete

Messaggio da hoping »

Il diabete nel XXI secolo

Nel 2028 il numero dei diabetici nel mondo raggiungerà la spaventosa cifra di 333 milioni di persone. Sono queste le sconsolanti conclusioni dell'ultimo congresso della Federazione Internazionale del Diabete.

Il congresso ha riunito più di 15.000 esperti, pazienti e associazioni di tutto il mondo. L'incontro segue al rapporto Diabetes Atlas 2003, nel quale le previsioni sono davvero da "allarme rosso". Nel mondo più di 300 milioni di persone sono a rischio di diabete, secondo il Diabetes Atlas. Si stima che 314 milioni di persone, cioè l'8.2% della popolazione mondiale adulta, soffre di ridotta tolleranza al glucosio, uno stato spesso precursore del diabete. Per la prima volta nella storia della medicina sono state raccolte cifre sulla ridotta tolleranza al glucosio su scala mondiale; queste informazioni danno un'immagine più corretta del fardello futuro del diabete, e provano che ci stiamo dirigendo verso un problema di dimensioni mai incontrate. Le persone affette da bassa tolleranza al glucosio corrono il rischio di evolvere verso il diabete del tipo 2 (non insulino-dipendente) e di sviluppare una malattia cardiovascolare. E' il caso di circa il 70% dei pazienti che soffrono di questa condizione. La proporzione dei diabetici dovrebbe passare dall'attuale 5.1% al 6.3% del 2025; tra 25 anni, la popolazione diabetica adulta mondiale passerà da 194 milioni a 333 milioni di persone. Due terzi abitano nei paesi in via di sviluppo, dove ci si attende che le cifre salgano più rapidamente. Nel 2025, la regione del mondo che conterà il maggior numero di diabetici sarà il sud-est asiatico, con 82 milioni di malati.

Il diabete del tipo 2 rappresenta l'85-95% dei tutti i casi di diabete nei paesi sviluppati, e una proporzione ancora più elevata nei paesi in via di sviluppo. Questi ultimi devono confrontarsi anche con un altro problema importante, l'accesso limitato all'insulina. La Task Force on Insulin della Federazione Internazionale del Diabete ha condotto nel 2003 un'indagine sull'accesso globale all'insulina: su 74 paesi esaminati, 30 non sono in grado di fornire l'insulina in maniera continuativa e ininterrotta ai malati di diabete del tipo 1 (diabete insulino-dipendente).

In Africa, l'insulina non è accessibile al 100% in alcuno stato, e la Repubblica Democratica del Congo ha il triste privilegio di essere il paese africano in cui il tasso di accesso all'insulina è il più basso in assoluto, inferiore al 25% per i malati di diabete del tipo 1.

Tuttavia, nessun continente è risparmiato: in Europa, l'Ucraina ha un tasso molto simile a quello del Congo, in Sudamerica solo un peruviano su 4 può procurarsi regolarmente l'insulina, e in America centrale il tasso è compreso tra uno scandaloso 26% per i paesi più poveri, e l'insufficiente 49% del Salvador.

Prevenire per vivere

Nella maggior parte dei paesi, l'aumento del numero di diabetici è il risultato di rapidi cambiamenti sociali e culturali, dell'invecchiamento della popolazione, di una incessante urbanizzazione, delle variazioni nel regime alimentare, della riduzione dell'attività fisica, e di altri modelli di comportamento e di stili di vita non sani. Oggi, il 90% dei diabetici è obeso. Si stima che il sovrappeso riguardi più di 1.1 miliardi di persone nel mondo, delle quali 320 milioni sono obese. Diversi studi hanno dimostrato che la pratica regolare dell'esercizio fisico, associata ad altre modifiche dello stile di vita, può ridurre del 50% il rischio di diventare diabetici.

Una riduzione anche modesta del peso può prevenire lo sviluppo del diabete del tipo 2 negli adulti predisposti. In molti paesi, le autorità sanitarie hanno adottato una politica mirata. Negli Stati Uniti, il presidente Bush in persona si è pronunciato per fare della lotta all'obesità una priorità nazionale, in Italia sta per partire una massiccia campagna di prevenzione che non riguarda più soltanto gli individui, ma anche i luoghi nei quali il cibo viene consumato, come i ristoranti e le mense.
Rispondi

Torna a “Esami e Analisi”