russurrogate.com

IL PARTO naturale o cesareo?

rokkina
Messaggi: 1083
Iscritto il: 15 lug 2015, 23:12

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da rokkina »

Partorire in casa

Il parto in casa è il sogno di molte future mamme. L’idea di rimanere tra le mura di quel luogo che ci fa sentire sicure e amate è rassicurante per molte donne in gravidanza.

L’ospedale può essere vissuto come traumatico soprattutto per chi, per sua fortuna, non ha mai avuto la necessità di ricorrervi. Il parto non è un’operazione, non c’è nessun malato da tenere in osservazione, sempre che tutto proceda in modo fisiologico. Il ricorso all’ospedale spesso sfocia in parti medicalizzati, nel 40% dei casi addirittura in un cesareo (nonostante il Ministero della Sanità raccomandi il cesareo nel solo 20% dei parti).

Il trend delle nascite in casa è in aumento non solo in Italia ma in tutto il mondo – in Olanda il parto in casa è praticato nel 30% dei casi. Ogni Stato ha una legislazione ad hoc per quest’evento.

Nella stessa Europa, ci sono Stati in cui non è vietato per le donne partorire in casa, ma le ostetriche o il personale medico che assistessero ad un parto in casa sarebbero punibili con l’arresto – come è avvenuto in Ungheria con l’ostetrica Agnes Geréb.

Vediamo come funziona in Italia. Non c’è una procedura standard per tutto il Paese, infatti alcune Regioni hanno un piano di sostegno del parto in casa, altre prevedono rimborsi per chi intraprende questa strada e altre ancora lasciano libertà alle famiglie, non garantendo però assistenza nell’ambito dell’ASL.


Parto e diritti umani

L’approccio alla gravidanza e al parto è molto diverso rispetto a quello tradizionale, perché la figura di riferimento torna ad essere l’ostetrica, che può seguire la gravidanza sostituendo il ginecologo a cui negli ultimi decenni si è fatto ricorso. In Italia l’ostetrica ha una formazione universitaria che prevede un percorso 3+2 anni e le è riconosciuta, a livello europeo, la piena autonomia nella diagnosi e l’assistenza alla gravidanza, la prescrizione degli esami necessari, l’assistenza al travaglio, al parto e al puerperio normali, incluse le cure del neonato, sotto la propria responsabilità. In Italia, pare per una traduzione errata – no comment -, la direttiva europea è stata recepita in modo diverso e l’ostetrica deve “accertare la gravidanza e in seguito sorvegliare la gravidanza diagnosticata come normale da un soggetto abilitato alla professione medica” (DGLS 206/2007). La maggior parte delle ostetriche, libere professioniste, che si occupano di parto in casa lavora secondo il principio della “continuità dell’assistenza”, affiancando la donna dall’inizio della gravidanza a tutto il primo anno di vita del bambino.



La scelta di una location diversa per il parto, fermo restando la garanzia dell’assistenza e della sicurezza per se stessa e per suo figlio, è un diritto fondamentale di ogni donna, come previsto dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo.

Il video Freedom for birth, visto in un solo giorno da più di 100.000 persone di 58 paesi, è un documentario che vuole portare sotto i riflettori la necessità di avere libertà sulla nascita dei propri figli, uno dei più pressanti diritti umani nel mondo di oggi.

Il parto in casa deve essere una scelta della futura mamma, in quanto il luogo in cui partorirà dovrebbe essere quello in cui si sente più sicura e a proprio agio: per alcune si tratta di un ospedale, per altre di casa propria.


Quando si può partorire a casa

Un ginecologo deve certificare preventivamente che lo stato di salute della donna in gravidanza e del feto consentano un parto in casa.
La futura mamma deve godere di buona salute e la gravidanza non deve presentare rischi.
L’ostetrica deve avere con sé l’ossitocina – questo a mio avviso è un controsenso: il parto in casa è l’apoteosi del rispetto di modi e tempi di un percorso naturale, l’ossitocina rappresenta la medicalizzazione del parto e il tentativo di pilotarlo; inoltre, nel caso in cui l’ostetrica ritenga che il parto in casa stia presentando qualche rischio per la donna o il bambino, si occuperà di trasferirli in ospedale, dove ci sarebbe la possibilità di ricorrere all’eventuale ossitocina necessaria.


Il rimborso per il parto in casa

Non in tutte le Regioni vige la stessa regola. In Emilia Romagna, nelle Marche, in Trentino, in Piemonte e in Lazio è previsto un rimborso per chi decide di partorire in casa e sostiene quindi delle spese.

Per richiedere il rimborso è necessario che:

la richiesta venga presentata all’ASL da un’ostetrica non più tardi della 32° settimana di gravidanza;
la gravidanza, con certificato di un medico ginecologo, sia fisiologica e non presenti rischi;
la casa non sia a più di 7 Km da un ospedale con maternità di secondo livello.

Il rimborso si aggira intorno al 70% della spesa sostenuta dai futuri genitori per pagare l’ostetrica a domicilio. In Lazio è di 700 euro.



Avete partorito in casa? Vi va di raccontarci la vostra esperianza?
ironica68
Messaggi: 824
Iscritto il: 20 lug 2015, 09:04

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da ironica68 »

Del resto, diversamente non si può fare...che impazienza di avere qui con noi il nostro "piccolo cicciottello"
laclessidra
Messaggi: 838
Iscritto il: 20 lug 2015, 09:05

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da laclessidra »

forse è meglio parlarne qui.
L'argomento è interessante e coinvolgente
raggiodiluce
Messaggi: 993
Iscritto il: 15 lug 2015, 23:12

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da raggiodiluce »

si bisognerebbe spostare un bel po' di interventi qui...
:lol: :lol: :lol:
ireneVale
Messaggi: 761
Iscritto il: 11 set 2015, 15:22

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da ireneVale »

Esiste l'epidurale, che è l'analgesia appropriata per un parto senza complicazioni chirugiche, e io ritengo giusto che tutte le donne abbiano la possibilità di chiederla se necessaria.
Il parto cesareo non è affatto indolore!! La mamma esce intubata e in preda alla sete e non può bere; esce con un taglio che le impedirà di prendere in braccio il suo bambino per i primi 2 giorni.
Anche io sono per la libertà di scelta della mamma, ma anche essere informate e consigliate correttamente dal personale medico è un diritto, e un medico non consiglierà mai il cesareo per soffrire meno.
Perciò se avete la possibilità di scegliere il cesareo senza motivi di salute (dalle mie parti non si può scegliere), pensateci bene prima di andare sotto i ferri (È e resta un intervento chirurgico, anche se in anestesia spinale e non più generale).
Sulle mamme di serie A e serie B non commento perché non fa proprio parte del mio modo di pensare...
Dico solo che la mamma e il bambino sono 2 persone, di uguale importanza, con lo stesso diritto alla salute; non serve la gara alla mamma che si sacrifica di più.
sonoincerca
Messaggi: 848
Iscritto il: 11 set 2015, 15:24

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da sonoincerca »

La frase che ha agitato gli animi (il mio per primo) è stata sulla probabile "immaturità" di una mamma che per scelta decidesse di ricorrere al parto cesareo, non avendo problemi di sorta, ma per scelta appunto.
barchetta99
Messaggi: 1259
Iscritto il: 29 mag 2015, 09:15

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da barchetta99 »

concorodo perfettamente...devo dire che quella frase è stata molto infelice e parafrasando direi molto immatura.... :)
harryson
Messaggi: 431
Iscritto il: 26 ago 2014, 15:26

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da harryson »

Ma non mi sembra una cosa immatura. Una donna dovrebbe decidere liberamente se fare il taglio cesarro o meno. Se oggi c e questa posdibilita, perche non poterla sfruttare?
quercia33
Messaggi: 705
Iscritto il: 27 giu 2015, 11:19

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da quercia33 »

harryson ha scritto:Ma non mi sembra una cosa immatura. Una donna dovrebbe decidere liberamente se fare il taglio cesarro o meno. Se oggi c e questa posdibilita, perche non poterla sfruttare?
Voi sapete che l'italia e' al primo posto in Europa per i parti con il cesareo?
quercia33
Messaggi: 705
Iscritto il: 27 giu 2015, 11:19

Re: IL PARTO naturale o cesareo?

Messaggio da quercia33 »

nella mia città esiste una terza alternativa, o meglio esiste il parto naturale, il cesareo e un reparto apparte di ostetricia e ginecologia che si chiama NASCERE MEGLIO, dove si pratica il naturale che più naturale non si può....nel senso che non fanno nemmeno l'epidurale ma ti aiutano con massaggi, vasche d'acqua calda, puoi scegliere la posizione, la musica , il tutto in un ambiente a luci soffuse confortevole e familiare.
Bello vero?
Rispondi

Torna a “Gravidanza e parto”