IL PARTO naturale o cesareo?
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Re: IL PARTO naturale o cesareo?
Ho anche letto (cosa detta da molti medici ed esperti, basta cercare in internet) che non è vero che il prolasso dell'utero si evita con l'episiotomia. Quel medico dovrebbe seguire qualche corso di aggiornamento. All'estero però.
Re: IL PARTO naturale o cesareo?
Se in Italia i medici tendono a comportarsi in un determinato modo e sono duri come muli nel voler cambiare approccio, è dovuto al fatto che diversi non seguono corsi all'estero né hanno contatti di alcun genere con medici non italiani.
Re: IL PARTO naturale o cesareo?
l'italiano è sempre stato più propenso a seguire la via nota anziché avventurarsi, con gli strumenti giusti e non allo sbaraglio, per vie nuove e, magari, migliori.
La posizione supina la si può trovare più comoda perché la schiena, gravata dal peso, trova sollievo.
Ma è la posizione peggiore per favorire l'uscita del neonato.
La posizione supina la si può trovare più comoda perché la schiena, gravata dal peso, trova sollievo.
Ma è la posizione peggiore per favorire l'uscita del neonato.
Re: IL PARTO naturale o cesareo?
diciamo che in italia si tende ad essere piu tradizionalisti e sono poco propensi alle nuove tecnologie e metodologie...delissa ha scritto:l'italiano è sempre stato più propenso a seguire la via nota anziché avventurarsi, con gli strumenti giusti e non allo sbaraglio, per vie nuove e, magari, migliori.
La posizione supina la si può trovare più comoda perché la schiena, gravata dal peso, trova sollievo.
Ma è la posizione peggiore per favorire l'uscita del neonato.
all'estero tu dove intendi?
perchè dici che è quella peggiore?
Re: IL PARTO naturale o cesareo?
ragazze leggete questo articolo in merito il parto gemellare...
In un parto gemellare la condizione più importante è la sicurezza. Normalmente i gemelli nascono con un peso inferiore rispetto al parto singolo o sono prematuri.
Se i gemelli si presentano nella situazione cefalica/cefalica o cefalica/podalica il ginecologo e l’ostetrica discuteranno se far affrontare alla madre il parto spontaneo: nel secondo caso le condizioni della madre dovranno essere buone, dovrà avere una dilatazione del collo dell’utero soddisfacente, il bacino sufficientemente ampio e dovrà collaborare; negli altri casi, essendo il rischio eccessivo, si ricorre al taglio cesareo. A questo bisogna ricorrere anche se si avverte un ritardo nella crescita del bambino o in caso di placenta previa, cioè quando la placenta si trova davanti alla presentazione fetale e può essere causa di gravi emorragie, oppure quando un gemello pesa il 25% in meno dell’altro, infine nel caso di monozigoti si potrebbe presentare la sindrome di trasfusione feto-fetale (i vasi sanguigni alimentano uno a discapito dell’altro).
Come nascono i gemelli
Nel parto naturale il primo bambino nasce praticamente come se fosse da solo. In seguito va affrontata l'uscita del secondo gemello: se la testa si impegna, ovvero discende nel bacino della mamma lungo le pelvi, il bambino esce come il primo. Se invece si presenta in posizione podalica, si cercano i piedini e poi viene fatto uscire (il primo bambino gli ha comunque fatto posto). Viene sospesa la somministrazione di ossitocina, l'ormone che induce la contrazioni, per lasciare al bambino lo spazio del grande bacino. Se è messo per traverso, viene eseguita una manovra ostetrica detta di rivolgimento ed estrazione, per girarlo dalla posizione di traverso a quella podalica.
A volte l'espulsione del secondo gemello risulta difficoltosa o addirittura impossibile: in questi casi è necessario ricorrere al cesareo. Anche se si è scelto il parto naturale, non si è mai quindi sicuri al 100 % che sia possibile fino alla fine.
Il rischio che può correre la partoriente è di subire una forte emorragia post-parto per la distensione dell’utero. Il ginecologo dovrà intervenire con un aumento dell’ormone ossitocina per far contrarre l’utero e bloccare le perdite di sangue, altrimenti si ricorrerà alla trasfusione.
In un parto gemellare la condizione più importante è la sicurezza. Normalmente i gemelli nascono con un peso inferiore rispetto al parto singolo o sono prematuri.
Se i gemelli si presentano nella situazione cefalica/cefalica o cefalica/podalica il ginecologo e l’ostetrica discuteranno se far affrontare alla madre il parto spontaneo: nel secondo caso le condizioni della madre dovranno essere buone, dovrà avere una dilatazione del collo dell’utero soddisfacente, il bacino sufficientemente ampio e dovrà collaborare; negli altri casi, essendo il rischio eccessivo, si ricorre al taglio cesareo. A questo bisogna ricorrere anche se si avverte un ritardo nella crescita del bambino o in caso di placenta previa, cioè quando la placenta si trova davanti alla presentazione fetale e può essere causa di gravi emorragie, oppure quando un gemello pesa il 25% in meno dell’altro, infine nel caso di monozigoti si potrebbe presentare la sindrome di trasfusione feto-fetale (i vasi sanguigni alimentano uno a discapito dell’altro).
Come nascono i gemelli
Nel parto naturale il primo bambino nasce praticamente come se fosse da solo. In seguito va affrontata l'uscita del secondo gemello: se la testa si impegna, ovvero discende nel bacino della mamma lungo le pelvi, il bambino esce come il primo. Se invece si presenta in posizione podalica, si cercano i piedini e poi viene fatto uscire (il primo bambino gli ha comunque fatto posto). Viene sospesa la somministrazione di ossitocina, l'ormone che induce la contrazioni, per lasciare al bambino lo spazio del grande bacino. Se è messo per traverso, viene eseguita una manovra ostetrica detta di rivolgimento ed estrazione, per girarlo dalla posizione di traverso a quella podalica.
A volte l'espulsione del secondo gemello risulta difficoltosa o addirittura impossibile: in questi casi è necessario ricorrere al cesareo. Anche se si è scelto il parto naturale, non si è mai quindi sicuri al 100 % che sia possibile fino alla fine.
Il rischio che può correre la partoriente è di subire una forte emorragia post-parto per la distensione dell’utero. Il ginecologo dovrà intervenire con un aumento dell’ormone ossitocina per far contrarre l’utero e bloccare le perdite di sangue, altrimenti si ricorrerà alla trasfusione.
Re: IL PARTO naturale o cesareo?
grazie! Mi piacerebbe avere due gemelli, ma una gravidanza e un parto gemellare mi spaventa..ritarecla ha scritto:ragazze leggete questo articolo in merito il parto gemellare...
In un parto gemellare la condizione più importante è la sicurezza. Normalmente i gemelli nascono con un peso inferiore rispetto al parto singolo o sono prematuri.
Se i gemelli si presentano nella situazione cefalica/cefalica o cefalica/podalica il ginecologo e l’ostetrica discuteranno se far affrontare alla madre il parto spontaneo: nel secondo caso le condizioni della madre dovranno essere buone, dovrà avere una dilatazione del collo dell’utero soddisfacente, il bacino sufficientemente ampio e dovrà collaborare; negli altri casi, essendo il rischio eccessivo, si ricorre al taglio cesareo. A questo bisogna ricorrere anche se si avverte un ritardo nella crescita del bambino o in caso di placenta previa, cioè quando la placenta si trova davanti alla presentazione fetale e può essere causa di gravi emorragie, oppure quando un gemello pesa il 25% in meno dell’altro, infine nel caso di monozigoti si potrebbe presentare la sindrome di trasfusione feto-fetale (i vasi sanguigni alimentano uno a discapito dell’altro).
Come nascono i gemelli
Nel parto naturale il primo bambino nasce praticamente come se fosse da solo. In seguito va affrontata l'uscita del secondo gemello: se la testa si impegna, ovvero discende nel bacino della mamma lungo le pelvi, il bambino esce come il primo. Se invece si presenta in posizione podalica, si cercano i piedini e poi viene fatto uscire (il primo bambino gli ha comunque fatto posto). Viene sospesa la somministrazione di ossitocina, l'ormone che induce la contrazioni, per lasciare al bambino lo spazio del grande bacino. Se è messo per traverso, viene eseguita una manovra ostetrica detta di rivolgimento ed estrazione, per girarlo dalla posizione di traverso a quella podalica.
A volte l'espulsione del secondo gemello risulta difficoltosa o addirittura impossibile: in questi casi è necessario ricorrere al cesareo. Anche se si è scelto il parto naturale, non si è mai quindi sicuri al 100 % che sia possibile fino alla fine.
Il rischio che può correre la partoriente è di subire una forte emorragia post-parto per la distensione dell’utero. Il ginecologo dovrà intervenire con un aumento dell’ormone ossitocina per far contrarre l’utero e bloccare le perdite di sangue, altrimenti si ricorrerà alla trasfusione.
Re: IL PARTO naturale o cesareo?
fare dell'italico medico medio la persona col sedere pesante che non si aggiorna non è certo una fotografia realistica.
Re: IL PARTO naturale o cesareo?
Non credo che nessuno prenda alcune decisioni a "cuor leggero", ma vedo più probabile che spesso si intervenga per ragioni di medicina difensiva, che tra l'altro è la stessa che spesso fa spendere troppi soldi al SSN e purtroppo è quella che molti pazienti vogliono...
Re: IL PARTO naturale o cesareo?
Io non sono stata in nessun modo obbligata alla posizione supina, ho fatto la maggior parte del travaglio a casa per conto mio e in ospedale mi hanno anche proposto la palla. Per le spinte mi hanno anche fatto mettere di lato ma non mi trovavo, per me la posizione più efficace era quella della classica sedia da parto. Anche a me hanno detto che da supine è la posizione peggiore,e non è troppo difficile capirlo, ma siamo esseri umani e ognuno poi si trova comodo come vuole.
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Re: IL PARTO naturale o cesareo?
Anche la mia ostetrica del CPP ci ha detto che la posizione migliore è quella in cui ci troviamo meglio, che spesso NON è la litotomica... però per qualcuna è ottimale, lei stessa ha sentito il bisogno di affrontare la fase espulsiva in quel modo, in entrambi i parti. Diverso il discorso se ti obbligano a stare in litotomica...