Si deve rispondere in questo modo:"Io sono la madre e punto! Questo certificato prova il mio essere genitore" e all'eventuale domanda:"lo ha partorito lei questo bambino?" si continua a rispondere, imperterrite "io sono la madre, e questa documentazione lo dimostra" ci si deve, praticamente limitare a dire l'assoluta ed incontrovertibile verità. Non si può e non si deve pronunciare falsità del tipo "si, l'ho partorito io!" perchè non è vero e quindi si cade nel reato di alterazione di stato, in quanto ci si dichiara madri di un bambino non partorito e per l'italia è madre SOLO colei che partorisce il proprio figlio. Ripeto per l'Italia, poi in altri stati e per fortuna, funziona diversamente!
Se nonostante si continui ad affermare la verità, e cioè che si è madre, le autorità si ostinano a proseguire con domande incalzanti, ci si avvale della FACOLTA' DI NON RISPONDERE e si chiama il proprio avvocato! E non uno qualunque ma un esperto di surrogata, come più volte Sara ha ribadito. E' importante, perciò, prima di affrontare il programma, sceglierselo già uno.
Infine se chiedono:"perchè suo figlio è nato in Ucraina signora?" la risposta può essere questa:" perchè lì, al contrario che in Italia, si fa la diagnosi preimpianto e la crioconservazione del cordone ombelicale...e poi francamente sono io, e tutt'al più mio marito, che decidiamo dove far nascere nostro figlio!!!!!!!!!!!!!".
Non bisogna dire di aver fatto surrogata nè di aver partorito il bambino, perchè ci si da la zappa sui piedi! Si insomma bisogna esser un pò cazzute! Perdonate il termine ma ci sta bene.
Baci a tutte
