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Prematuri

giogio88
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Re: Prematuri

Messaggio da giogio88 »

Prematuri: nati a 22 settimane, uno su 4 sopravvive
Importante rivalutare le terapie per i bambini prematuri nati a 22 settimane di gravidanza: se si interviene tempestivamente un quarto di loro può sopravvivere
I bambini prematuri nati alla 22a settimana di gravidanza hanno maggiori probabilità di sopravvivenza di quanto stimato finora. È l’ipotesi di uno studio condotto all’università di Iowa (Stati Uniti), che ha dimostrato che un quarto dei bebè venuti al mondo alla 22a settimana di gestazione sopravvive se riceve trattamenti adeguati, come intubazione, ventilazione e sostanze per supportare la funzione polmonare.
Rianimarli: sì o no?

I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 5mila bambini prematuri e hanno scoperto che il 5% di quelli nati alla 22a settimana è sopravvissuto grazie al tempestivo intervento dei medici. In 78 casi in cui questi piccoli hanno ricevuto i trattamento, 18 sono riusciti a sopravvivere. Di questi, 11 hanno riportato però alcuni problemi di salute. Secondo gli autori, questo lavoro suggerirebbe di rivedere le attuali Linee guida, che raccomandano di non rianimare i bambini nati prima della 23a o 24a settimana di gestazione.
La situazione in Italia

In Italia, nel 2013 sono nati 514mila bambini, il 7% dei quali era prematuro. Di questi, circa l’1% aveva un peso inferiore a 1.500 grammi e il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. La frequenza del parto pretermine è aumentata negli ultimi anni e tende ancora a crescere. Diverse le cause: stili di vita delle mamme, patologie della gravidanza (ipertensione, patologie alimentari, infezioni), aumento dell’età media delle gestanti e delle gravidanze medicalmente assistite. Tuttavia, i dati dicono che migliora notevolmente anche la sopravvivenza dei neonati. Ora questo studio ipotizza che anche i bambini nati alla 22a settimana di gravidanza hanno maggiori probabilità di sopravvivenza di quanto stimato finora.
I progressi della medicina

Nell’aumento della sopravvivenza dei neonati pretermine sono risultati fondamentali i progressi tecnologici come ventilazione meccanica, monitoraggi, nutrizione parenterale. Anche grazie alla disponibilità di questi trattamenti, i bambini nati alla 22a settimana di gravidanza hanno maggiori probabilità di sopravvivenza di quanto stimato finora.
Obiettivo: meno parti pretermine

Diminuire il numero dei nati pretermine è una delle grandi sfide sociali dei nostri tempi, così come curarli adeguatamente. Nonostante siano stati fatti progressi enormi nella gestione di questi bambini e le terapie intensive neonatali hanno raggiunto livelli di eccellenza, bisogna cercare di evitare i parti pretermine, evitando l’esposizione ai fattori di rischio.


lo sapevi che?

L’aumentata sopravvivenza per i neonati pretermine è ottenuta anche limitando lo stress mediante un’adeguata terapia del dolore, che questi bimbi avvertono molto più degli altri.
annina
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Re: Prematuri

Messaggio da annina »

Il cervello dei prematuri si nutre del cuore della mamma
Voce e battito cardiaco della mamma sono importantissimi per lo sviluppo del cervello dei neonati prematuri: installati registratori nelle incubatrici
I bimbi prematuri hanno bisogno di tanto amore, di una vicinanza molto particolare da parte della mamma. La sua voce e il suo battito cardiaco, infatti, sono importantissimi per lo sviluppo del cervello del piccolo. È quanto sostiene una ricerca condotta dagli scienziati del Brigham and Women’s Hospital di Boston (Stati Uniti) e pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica Pnas.
Una vera rivoluzione per i prematuri

Questa ricerca rappresenta una vera e propria “rivoluzione” per i bimbi prematuri, ossia nati tra la 22a e la 37a settimana di gestazione, in quanto una nascita troppo anticipata porta inevitabilmente con sé numerosi problemi, tra cui il rischio di disabilità e un anomalo sviluppo cognitivo.
Altoparlanti nelle culle

Nel tentativo di portare a termine la maturazione cerebrale dei prematuri, gli scienziati americani hanno esposto 40 di loro, nati dalle 8 alle 15 settimane prima del dovuto, all’ascolto della voce e del battito cardiaco della mamma, installando all’interno delle incubatrici alcuni altoparlanti e trasmettendo i suoni per tre ore al giorno in aggiunta al contatto “reale” con la mamma. È emerso che i bambini prematuri sottoposti al test, a differenza di quelli trattati con le cure standard, presentavano un maggior sviluppo della corteccia cerebrale uditiva. Un risultato che potrebbe aiutare i medici e i genitori nella prevenzione dei problemi di sviluppo cognitivo.
Le cause della nascita anticipata

In Italia ogni anno nascono poco più di 500mila bambini, di cui circa il 7% sono prematuri. Un numero in aumento negli ultimi anni e le ragioni sono diverse: stili di vita delle mamme, malattie della gravidanza (ipertensione, gestosi, diabete), l’aumento dell’età media delle gestanti e l’incremento delle gravidanze medicalmente assistite. La buona notizia riguarda la loro sopravvivenza. Secondo i dati, il 98,2% dei nati prematuri non ha problemi né complicazioni e, grazie alle cure ricevute nelle terapie intensive neonatali, viene dimesso in buona salute.


Lo sapevi che?

La sopravvivenza dei neonati prematuri è aumentata grazie ai progressi della medicina che si avvale di tecnologie come la ventilazione meccanica, i monitoraggi e la nutrizione parenterale, fondamentali per il trattamento dei piccoli.
annina
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Re: Prematuri

Messaggio da annina »

Prematuri: latte materno donato cercasi
È stato siglato l’accordo tra la Città della salute e della scienza di Torino e l’ospedale Beauregard di Aosta per far arrivare in Piemonte il latte salvavita per i neonati prematuri
Manca il latte materno per i bimbi prematuri, e proprio per questi piccoli pazienti delle terapie intensive neonatali è nato un progetto solidale che interessa due regioni italiane: Piemonte e Valle d’Aosta. È stato firmato, infatti, l’accordo, primo in Italia tra la Città della salute e della scienza di Torino – con la Neonatologia dell’Università di Torino, diretta dal professor Enrico Bertino – e l’ospedale Beauregard di Aosta – con la neonatologia diretta dal dottor Cesare Arioni – che stabilisce la possibilità di esportare dalla Neonatologia di Aosta il latte donato alla Banca del latte di Torino.
Il progetto “salvavita”

Nello specifico la neonatologia del Beauregard si occuperà della raccolta del latte offerto dalle mamme donatrici, della sua conservazione temporanea e del trasporto alla Banca del latte donato di Torino, che ha sede presso l’ospedale infantile Regina Magherita, il tutto nel più rigoroso rispetto dei principi di sicurezza e delle raccomandazioni delle recenti linee di indirizzo del ministero della Salute.
Il latte materno donato non è mai troppo

Per i bimbi nati prima del termine ricoverati in terapia intensiva, il latte materno è un vero e proprio “salvavita”, purtrppo però può non essere disponibile, almeno nel primo periodo dopo il parto. “Nonostante le numerose donatrici di latte materno, la Banca del latte umano donato dell’ospedale Regina Margherita della Città della salute e della scienza si trova frequentemente in difficoltà nella fornitura di quantità di latte, in primis per i piccoli prematuri delle terapie intensive neonatali dell’azienda, dove nasce la grande maggioranza dei gravi prematuri del Piemonte” spiega Bertino, “da qui l’idea del progetto nato in collaborazione tra le due neonatologie e i genitori”.
Un’alleanza all’insegna della generosità

La Banca del latte di Torino si occuperà del trattamento del latte secondo le più moderne tecnologie; quello necessario ritornerà ai prematuri valdostani, la quantità in eccesso rispetto alle richieste del reparto di patologia neonatale dell’ospedale di Aosta resterà a disposizione dei prematuri delle terapie intensive torinesi, in una generosa alleanza tra le due regioni.

In breve

FONDAMENTALE PER LA SALUTE

L’uso del latte di banca nelle terapie intensive, oltre a favorire un alimento di alta qualità per i neonati ricoverati, favorisce il successivo avvio dell’allattamento materno già durante il ricovero e successivamente dopo la dimissione. Il latte materno, inoltre, riduce il rischio di infezioni e di enterocolite necrotizzante (malattia che può essere molto grave per i neonati pretermine.
swimma
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Re: Prematuri

Messaggio da swimma »

Prematuri: oggi si salvano così
Ultilizzando nel monitoraggio clinico anche la doppleflussimetria del dotto venoso, si garantisce la sopravvivenza senza danni neurologici all'età di 2 anni per neonati di basso peso
Buone notizie per i bambini prematuri dallo studio europeo Truffle (Trial of randomized umbilical and fetal flow in Europe) per salvare i feti di basso peso, affetti da restrizione di crescita intrauterina (Iugr), una patologia che si manifesta nella seconda metà della gravidanza, dovuta a un malfunzionamento della placenta.
Il momento migliore per nascere

Grazie a questo studio, che ha coinvolto 20 centri europei tra cui la Ginecologia e ostetricia Universitaria 2 dell’ospedale Sant’Anna di Torino e pubblicato sulla rivista internazionale Lancet, sono stati studiati il momento e l’indicatore migliore per il parto nei feti di basso peso affetti da Iugr. Ultilizzando nel monitoraggio clinico anche la doppleflussimetria del dotto venoso, i ricercatori hanno ottenuto la sopravvivenza senza danni neurologici all’età di 2 anni per quei neonati che in precedenza sarebbero morti o comunque sarebbero stati soggetti a seri danni.
Le conseguenze del basso peso

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la prevalenza nel mondo dei bambini con basso peso alla nascita è del 15% e una delle cause principali è proprio la Iugr: quindi, più probabilità di mortalità, morbilità e disabilità nel periodo neonatale e nell’infanzia, con un impatto a lungo termine sulla salute (ipertensione, diabete, sindrome metabolica).
503 donne in 5 anni

Nello studio sono state incluse donne con gravidanze singole di età gestazionale compresa tra le 26 e le 32 settimane (6 mesi e mezzo–sette mesi), con diagnosi di Iugr. “In 5 anni sono state incluse nello studio 503 donne – concludono gli autori dello studio -. L’epoca gestazionale mediana del parto è stata di 30 settimane + 5 giorni e il peso medio alla nascita è stato di 1019 grammi”.

In breve

ALLA BASE UN MALFUNZIONAMENTO DELLA PLACENTA



Esiste un “momento ideale” per nascere e questo vale per i feti affetti da restrizione di crescita intrauterina (Iugr), una patologia che si manifesta nella seconda metà della gravidanza, dovuta a un malfunzionamento della placenta.
swimma
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Re: Prematuri

Messaggio da swimma »

Neonati prematuri: al via il primo database nazionale
È stato ideato un database che aiuterà a capire quanti sono i neonati prematuri. Al momento, infatti, non esistono dati certi
Di neonati prematuri si parla sempre di più. Non solo perché sta crescendo la sensibilità sull’argomento, ma anche perché il loro numero è in continuo aumento. Eppure, al momento non si sa esattamente quanti siano i bambini che in Italia ogni anno nascono prima della data prevista di termine gravidanza. Proprio per colmare questa lacuna è stato ideato il Neonatal Network, il primo database nazionale per censire i punti nascita e controllare le nascite pretermine.
Un vero e proprio censimento

Di che cosa si tratta esattamente? È una vera e propria banca-dati che raccoglierà tutte le informazioni fornite dai centri italiani che si occupano di assistenza ai neonati prematuri. Lo scopo è avere finalmente a disposizione dati precisi su questo fenomeno: non solo numero esatto di parti pretermine, ma anche condizioni di mamma e bebè, cure effettuate, miglioramenti e difficoltà registrate.
Al momento si possono solo fare delle stime

Attualmente, infatti, sui nati prematuri è possibile solo fare delle stime. Per quanto riguarda il 2013, per esempio, l’unica certezza è che sono venuti alla luce 514 mila bambini. Sulla base della tendenza degli ultimi anni, si è ipotizzato che circa il 7% di loro sia nato prima del termine previsto. Fra questi, si pensa che l’1% circa abbia avuto un peso alla nascita inferiore al chilo e mezzo e che il 6% pesasse fra i 1.500 e 2.500 grammi. Questi dati epidemiologici sono forniti da istituti come l’Istat e dal rapporto Cedap (Certificato di assistenza al parto). Si tratta sicuramente di “informazioni utili, ma non sufficienti alle esigenze della Sin (Società italiana di neonatologia), che attualmente non ha possibilità di confrontarsi con le Istituzioni con dati propri e in tempi utili” ha spiegato la Società. Ecco perché la creazione del database è risultata prioritaria.
Un fenomeno in crescita

Del resto, quello dei nati prematuri è un fenomeno in netta crescita. Una delle ragioni principali è rappresentata dall’età materna elevata, che si associa a maggiori rischi per mamme e bambini. L’altra è il ricorso sempre più massiccio alle tecniche di fecondazione assistita, che possono sfociare in gravidanze sia pretermine sia gemellari che, per definizione, durano meno di 40 settimane.


da sapere!

RICHIEDONO CURE SPECIALI

Non tutti i punti nascita sono attrezzati per gestire i neonati prematuri. Solo poche strutture in Italia hanno le attrezzature e le professionalità necessarie per questi casi.
swimma
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Iscritto il: 28 giu 2015, 13:17

Re: Prematuri

Messaggio da swimma »

Rischio ftalati per i bambini prematuri
Si chiama Dehp ed è una sostanza chimica potenzialmente pericolosa per i bambini prematuri che si trovano in ospedale
Secondo una ricerca americana i bambini nati prematuri rischiano gravi problemi alla salute a causa dell’esposizione agli ftalati, tra cui appunto il Dehp, presente in alte concentrazioni nei dispositivi medici di plastica utilizzati nelle unità di terapia intensiva per la cura dei nati pretermine. A lanciare l’allarme è uno studio coordinato da Eric Mallow della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, pubblicato sul Journal of Perinatology.
Una sostanza altamente pericolosa

Al momento i test di laboratorio hanno rilevato che questa sostanza potrebbe essere correlata a difetti riproduttivi e di fertilità, effetti negativi che di solito vengono associati alla categoria degli ftalati che, tra l’altro, potrebbero causare problemi allo sviluppo di polmoni, occhi e cervello. Gli studi più recenti li hanno messi in correlazione con il rischio di asma per i bambini e, se a essere in contatto con queste sostanze sono le donne in gravidanza, con l’aumento della possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2 e, per le donne, con una possibile accelerazione della menopausa. Dal nuovo studio emerge che cannule a contatto con il corpo e tubicini per respirare possono esporre soprattutto i bambini prematuri, particolarmente fragili, a quantità di Dehp superiori ai livelli considerati sicuri.
Dove si trovano gli ftalati

Gli ftalati sono esteri dell’acido ftalico, sostanze chimiche derivate dal petrolio che vengono comunemente utilizzate per la creazione di una notevole quantità di prodotti, in particolare di natura cosmetica come profumi e deodoranti. Da poco è stato deciso il divieto di utilizzo degli ftalati nella preparazione di giocattoli e prodotti per l’infanzia come i biberon. Il Dehp, in particolare, è usato per produrre le plastiche in pvc, rendendole più soffici e flessibili, ma nei test in laboratorio sugli animali si è visto che può causare infertilità.
In America è già stato bandito

In Europa il Dehp è stato classificato come sostanza potenzialmente cancerogena, mentre negli Stati Uniti alcune aziende l’hanno già messo al bando. Questa sostanza può però risultare presente in molti prodotti, dato che la posizione sugli ftalati non è definitiva. La Francia dal prossimo anno sarà il primo Paese europeo a mettere al bando l’utilizzo di Dehp nella produzione di tubicini e cannule impiegate nelle unità pediatriche, neonatali e di maternità.

da sapere!

Nell’Unione Europea, da alcuni anni, esistono delle precise restrizioni in merito all’utilizzo nei prodotti per l’infanzia soprattutto di un tipo di ftalato, il Dehp. Il motivo di tale restrizione è dovuto al pericolo di esposizione che può derivare dal masticare o succhiare per lunghi periodi di tempo tali oggetti.
minuttina
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Iscritto il: 28 giu 2015, 13:18

Re: Prematuri

Messaggio da minuttina »

Neonati prematuri: meno rischi con la “palestrina intelligente”
Un gruppo di ricercatori ha realizzato una palestrina in grado di favorire lo sviluppo dei bimbi nati prematuri. Ecco come funziona
Si calcola che, ogni anno, in Italia nascano 50 mila bambini prematuri. Si tratta di neonati fragili, che presentano un rischio più elevato della norma di sviluppare disturbi neuropsicologici. Aiutarli, però, è possibile. Non solo con le cure altamente specialistiche, l’uso di incubatrici e il contatto con la mamma. Anche il gioco può essere di grande supporto, purché studiato in maniera specifica per le loro necessità. È la conclusione cui è giunto un gruppo di ricercatori che ha messo a punto una palestrina intelligente davvero utile nei piccoli nati prematuri.

Un progetto di ricerca internazionale

Al progetto sulla palestrina, compiuto nell’ambito del progetto CareToy finanziato dalla Commissione europea, hanno preso parte diverse università e industrie, di vari Paesi. Il coordinamento è stato affidato all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Un gioco speciale

Gli esperti hanno progettato e poi realizzato una palestrina speciale. Apparentemente è del tutto simile a quelle che si trovano normalmente in commercio e sono destinate all’intrattenimento dei bimbi di pochi mesi di vita. In realtà, è altamente innovativa e tecnologica ed è stata pensata per i piccoli prematuri. Infatti, è dotata di sensori e rilevatori che sono in grado di monitorare una serie di parametri fondamentali nello sviluppo psicofisico dei bebè, come la postura e la manipolazione. Questi dati, una volta raccolti, grazie a una connessione telematica, vengono trasmessi in tempo reale al centro clinico che assiste il piccolo e la sua famiglia. In questo modo, i medici possono controllare ciò che accade e suggerire ai genitori quali sono le attività più indicate per la crescita del loro figlio e quali quelle sconsigliate.

I bimbi devono solo giocare

Il grande vantaggio offerto da questa palestrina è che il bebè non deve essere sottoposto a esami particolari e non deve nemmeno essere portato in ospedale. Deve semplicemente fare ciò che ama di più: giocare con mamma e papà, nella tranquillità di casa. È sufficiente questo per far capire ai medici quali indicazioni dare alla famiglia per ridurre il rischio di comparsa di disturbi neurologici o di altra natura.

I primi risultati sono positivi

L’efficacia della palestrina, al momento, è stata testata in 20 bimbi prematuri: alcuni sono nati presso il reparto di Neonatologia dell’ospedale Santa Chiara di Pisa e altri in un ospedale di Copenhagen. La sperimentazione è durata un mese e ha dato ottimi risultati. Non solo le famiglie hanno dichiarato di aver apprezzato questi strumenti, ma sono stati registrati anche miglioramenti significativi nei bambini, in particolare nel loro sviluppo motorio. Lo studio comunque non finisce qui. “Il progetto CareToy si trova nella fase più cruciale e vede ben sei sistemi lavorare in parallelo. Abbiamo predisposto una piattaforma che consente di stimolare lo sviluppo del cervello e della mente del bambino” ha spiegato Paolo Dario, Direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna.


In breve

SERVONO CURE PARTICOLARI

I bambini prematuri richiedono cure particolari. Non solo in ospedale, ma anche una volta a casa vanno seguiti con attenzione dai genitori e sottoposti a controlli regolari.
minuttina
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Iscritto il: 28 giu 2015, 13:18

Re: Prematuri

Messaggio da minuttina »

Giornata mondiale della prematurità: visite gratuite in 75 ospedali
Oggi, 17 novembre, si celebra la giornata mondiale della prematurità: 75 ospedali italiani aprono le loro porte per aiutare i bimbi prematuri
In occasione della giornata mondiale della prematurità, che si celebrerà ovunque il 17 novembre, in Italia è stato organizzato il primo H-Open Day nazionale dedicato ai bimbi prematuri e alle loro mamme. Merito dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) e dei 75 ospedali premiati con i Bollini Rosa.

Sono neonati fragili

La giornata mondiale della prematurità viene in aiuto innanzitutto dei piccoli neonati. Secondo i dati ufficiali, ogni anno in Italia nascono 50.000 bambini prematuri. Si tratta di neonati che hanno bisogno di cure altamente specializzate e attenzioni speciali. Infatti, presentano un rischio maggiore di sviluppare delle complicanze, sia nel breve sia nel lungo periodo, come infezioni, malattie neurologiche e patologie respiratorie.

I genitori non sono preparati

La giornata mondiale della prematurità vuole aiutare anche i genitori. Un parto che avviene prima del termine previsto coglie sempre di sorpresa i genitori, spesso gettandoli nello sconforto e nel panico. Ecco perché sapere che cosa implica questa situazione e quali sono le manovre da attuare per aiutare i bimbi prematuri può essere di grande aiuto. Di qui, l’idea di organizzare un open day che aiuti a informare sulle manovre utili per contenere i rischi correlati alla nascita pretermine. Nei paesi ricchi l’incremento di neonati pretermine è legato soprattutto all’aumento dell’età materna e al maggior ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita.

Le risposte dai centri specializzati

“L’iniziativa ha come obiettivo quello di accompagnare le donne nei centri di riferimento della loro città, per ricevere un’assistenza appropriata. Una nascita prematura, infatti, coglie sempre impreparati i genitori e incide profondamente sulla vita personale, di coppia e familiare. Risulta allora fondamentale il coinvolgimento attivo della mamma, in particolare, e anche del papà nei processi di cura e assistenza del neonato, al fine di acquisire le competenze non solo di ordine pratico ma anche emotive” ha spiegato Francesca Merzagora, Presidente di O.N.Da.

Convegni e visite gratuite

L’Open Day, che è stato realizzato con il patrocinio di Sin, Società italiana di neonatologia e dell’Associazione Vivere onlus e il contributo liberale di AbbVie, prevede convegni, consulenze mediche ed esami gratuiti. Dove? Nei 75 ospedali premiati con i Bollini Rosa.

Gli ospedali Bollini Rosa

Il Programma Bollini Rosa è stato ideato nel 2007 dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da). Con quale obiettivo? Segnalare gli ospedali che eccellono nella cura delle malattie femminili e vantano un livello elevato di “women friendship”, ossia di “vicinanza” alle donne. In pratica, il programma individua e premia quelle strutture che offrono percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle malattie femminili più diffuse e invalidati, tutelando le esigenze delle ricoverate. Non solo. Sono premiate anche quelle realtà che garantiscono massima assistenza alle donne incinta, sia durante la gravidanza sia al momento del parto, e dedicano particolare attenzione a eventuali problematiche, come parti pretermine. A questi ospedali vengono assegnati dei bollini rosa, che attestano il loro impegno nei confronti delle malattie femminili: si va da un minimo di un bollino a un massimo di tre bollini rosa.
In breve

QUALI SONO I CENTRI CHE ADERISCONO

Per sapere qual è l’ospedale Bollino Rosa più vicino a casa propria dove organizzano visite e incontri occorre andare sull’apposito sito a questo indirizzo: http://nascitaprematura.bollinirosa.it.
minuttina
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Iscritto il: 28 giu 2015, 13:18

Re: Prematuri

Messaggio da minuttina »

Bambini prematuri, come comportarsi
Ecco come comportarsi con i bambini prematuri: cantare loro ninne nanne e appoggiarli nudi sulla propria pelle
Inutile negarlo. Sebbene oggi i bambini prematuri abbiano molte più possibilità di sopravvivere e vivere una vita normale rispetto al passato, almeno nelle prime settimane sono particolarmente fragili e vulnerabili. Per questo richiedono tante cure e attenzioni. Spesso, le mamme pensano di non poter fare molto per aiutarli. Invece, possono essere di grande aiuto. E con azioni semplicissime da attuare e anche piacevoli: cantare una ninna nanna, mentre li tengono stretti a sé, a diretto contatto con la propria pelle. Lo suggerisce un recente studio condotto da un team di ricercatori israeliani, del Meir Hospital, pubblicato sulla rivista Acta Paediatrica.

Che cos’è la canguro-terapia

La ricerca ha coinvolto 83 bambini prematuri e le loro mamme. Tutte praticavano la cosiddetta “canguro-terapia”. Si tratta di una pratica semplicissima e molto apprezzata dalle mamme e dai bebè. In pratica, consiste nel mettere il piccolo nudo sul proprio petto (o in alternativa del papà) a diretto contatto con la propria pelle calda. Vari studi hanno dimostrato che questo abbraccio così speciale è benefico per tante ragioni. Infatti, migliora la regolazione della temperatura corporea del piccolo e il suo respiro. Inoltre, favorisce l’allattamento al seno e lo sviluppo neurologico e cerebrale. Ha anche effetti positivi sul piano psicologico e comportamentale: per esempio favorisce la veglia e diminuisce i pianti del bimbo.

Molte mamme amano cantare

Gli autori hanno osservato tutti i partecipanti per alcuni giorni. Inoltre, hanno chiesto alle mamme di compilare dei questionari sui sentimenti provati durante la canguro-terapia e le piccole attività eventualmente svolte. Analizzando i risultati, hanno scoperto che alcune mamme erano solite cantare ninne nanne e canzoni con melodie dolci ai loro bambini mentre li tenevano a stretto contatto sul proprio petto.

Tanti vantaggi per tutti

Al termine dello studio è emerso che i bambini prematuri traevano grandi vantaggi dall’ascolto della voce della mamma. Infatti, quelli che durante la canguro-terapia sentivano la ninna nanna e le canzoni della mamma avevano un battito più stabile degli altri. Ma i benefici riguardavano anche le mamme. Infatti, quelle “canterine” erano meno ansiose delle altre. Alla luce di questi risultati gli studiosi raccomandano di “associare la canguro-terapia all’abitudine di cantare: è una terapia sicura, che non comporta spese e che dà buoni risultati”.
In breve

SI’ ALL’ALLATTAMENTO AL SENO

Le mamme possono fare anche un’altra cosa per aiutare i bambini prematuri: allattarli al seno. È stato dimostrato, infatti, che il latte materno rappresenta una risorsa preziosa per chi è venuto alla luce in anticipo.
alexia
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Iscritto il: 08 mag 2015, 21:56

Re: Prematuri

Messaggio da alexia »

Bambini prematuri e rendimento scolastico: nessun problema
Bambini prematuri e rendimento scolastico, in adolescenza colmato ogni eventuale gap con quelli nati a termine
Una delle speranze comuni a tutte le future mamme è che il bebè, oltre che sano, nasca il più possibile in prossimità della data prevista. In effetti, i parti pretermine comportano una serie di rischi. Tuttavia, oggi i piccoli “frettolosi” hanno molte più possibilità di farcela rispetto al passato. Addirittura recentemente si è visto che molti bambini prematuri recuperano completamente durante l’adolescenza, riuscendo a colmare il gap che li separa dai coetanei venuti alla luce a termine della gravidanza. La buona notizia arriva da uno studio condotto da un team di ricercatori australiani, dell’università di Adelaide, pubblicato sulla rivista Journal of Pediatrics.

Analizzati 145 bambini

La ricerca ha riguardato 145 ragazzini, con un’età media di 12 anni. Alcuni di loro erano nati prematuramente, mentre altri al termine della gravidanza. Tutti sono stati sottoposti a dei test cognitivi, in grado di esaminare le loro facoltà cerebrali. Non solo. Gli autori hanno analizzato l’ambiente famigliare e scolastico nel quale sono cresciuti. Hanno condotto una prima analisi durante la gravidanza e dopo la nascita, e una seconda nel corso dell’adolescenza. Lo scopo era capire se i ragazzi nati a termine fossero in qualche modo più avvantaggiati di quelli pretermine e se è vero che, nel corso degli anni, i bambini prematuri recuperano completamente.

Che cosa succede nei primi anni di vita

Dall’analisi di tutti i dati raccolti, è emerso che durante i primi anni di vita il gap fra i due gruppi di bambini è significativo. I piccoli nati a ridosso della data prevista per il parto presentano maggiori e migliori abilità cognitive rispetto ai loro compagni nati in anticipo. Tuttavia, queste differenze non sono incolmabili.

Nel tempo, le differenze si azzerano

Infatti, si è visto che alcuni bambini prematuri recuperano completamente. A fare la differenza è l’ambiente nel quale crescono. Se il contesto li stimola positivamente, la famiglia li sostiene e li incoraggia, lo stile di vita è sano, allora una volta diventati adolescenti questi ragazzi hanno facoltà intellettive del tutto equiparabili a quelle dei coetanei nati a termine. Nascere in anticipo, dunque, non è un marchio indelebile: le differenze riescono ad annullarsi negli anni.

Vanno stimolati

“Non è ancora del tutto chiaro quali tra i fattori ambientali siano prevalenti, ma di sicuro una buona nutrizione e una stimolazione fisica e intellettuale sono tra quelli maggiormente d’aiuto” hanno spiegato gli autori della ricerca. I genitori di bebè pretermine, quindi, non devono perdere la speranza, anzi: essere positivi e attivi è di fondamentale importanza.
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