per il tiralatte ho fatto anche io così: ho tel ai tre posti che sapevo facevano sto' servizio di noleggio (prenatal, chicco e io bimbo..arezzo è microscopica ) e mi sono informata su tipo, costo al giorno, costo del kit personale che dovevo acquistare ed eventuale cauzione. e in base a queste info ho scelto
io non ho avuto ingorghi fin'ora..solo che il giorno che arrivò la montata lattea, dovevo tenermi un'asciugamano di lino su un seno, mentre chiara succhiava dall'altro, perchè il latte scorreva come un fiume si stava allagando anche il divano mia mamma e MM erano così
per il seno io usavo la purelan, ma era troppo troppo densa e unta e sono passata all'olio VEA. quello spray è molto pratico e si asciuga subito. quando ho i capezzoli molto 'maltrattati' uso l'olio VEA classico, ne basta una goccia (con quello che costa )
in caso di ingorghi:
aumentare la frequenza delle suzioni.
se nn cambia nulla fare impacchi caldo umidi prima della suzione e freddi solo dopo l'allattamento per disinfiammare.
se il seno è troppo teso allora tirarne via un po' spremendo il seno o usando il tiralatte affinche il seno nn risulti troppo duro e fastidioso per la suzione del piccolo.
in caso di ragadi:
sostanzialmente, oltre ad essere dovuti dal ns tipo di pelle, molto dipendono dalla posizione e dal modo in cui si attacca il cucciolo! quella è da correggere!!
e ragadi possono facilitare l'accesso ai batteri favorendo così l'insorgenza della mastite. per evitare ciò si consiglia, in presenza di ragadi, il lavaggio delle mani prima della poppata.
Allattamento, come non rovinare il seno: 5 consigli
Allattamento al seno
L’allattamento è una grande risorsa per la mamma e per il bambino. Non solo dal punto di vista nutrizionale, emotivo, mentale e anche per la prevenzione di determinate malattie. Spesso l’allattamento è visto come un qualcosa di faticoso da fare e si sceglie, dopo aver ricevuto consigli errati, di abbandonare l’idea di proseguire con l’allattamento materno.
È importante specificare che esistono delle circostanze in cui è meglio non allattare. Si tratta però di rare circostanze, in cui non si può fare altrimenti. Non è da vedere come una mancanza della mamma, il fatto di non poter dare il latte al proprio bambino. È assolutamente una scelta che la donna deve fare in base alle varie circostanze in cui si trova. Per questo motivo, nessuno può permettersi di giudicare una donna che non allatta. Allo stesso modo però, nel caso in cui la donna desideri allattare le devono essere offerti consigli giusti. Senza arrogarsi il diritto di poter giudicare o dare indicazioni pur essendo ignoranti in materia.
Questa considerazione origina dal fatto che molte donne hanno informazioni sbagliate sull’allattamento, e per questo motivo vengono riscontrati problemi e difficoltà in puerperio. È importante che le donne si rivolgano ad un’ostetrica che saprà consigliarle, rispettandone le esigenze, su tutto ciò che riguarda l’allattamento. Le problematiche che più comunemente vengono riscontrate dalle donne consistono nella difficoltà ad attaccare il bambino al seno le prime volte, la formazione di ragadi, di ingorghi, mastiti e talvolta anche ascessi.
Adottare la giusta tecnica e la posizione più corretta per allattare protegge dalla formazione delle ragadi. Mettere in pratica qualche accorgimento sulla corretta igiene permette di proteggersi dalla mastite, oltre che intervenendo in caso di ingorgo. Dunque non è l’allattamento in se che può “rovinare” il seno. La ghiandola mammaria è stata concepita per fornire nutrimento al bambino e protezione ad entrambi, mamma e bambino.
La vastità dei benefici che comporta deve assolutamente essere presa in considerazione. Bisogna precisare che non è l’allattamento a rovinare il seno, ma delle abitudini sbagliate. Alcuni consigli possono rivelarsi utili in queste circostanze, quali:
1. Allattare: il primo modo per proteggere il proprio seno è proprio allattare. L’allattamento infatti è un ottimo metodo per prevenire l’insorgenza del tumore alla mammella ed alle ovaie.
2. Idratare la cute: utilizzare l’olio di mandorle per massaggiare ed idratare la cute è un’abitudine che si dovrebbe avere già in gravidanza, per evitare l’insorgenza delle smagliature.
3. Tonificare: nuotare o fare degli esercizi che possono mantenere il tono dei muscoli pettorali si è dimostrato essere di grande aiuto.
4. Reggiseno comodo: utilizzare reggiseni che stringono troppo il seno è dannoso per l’ossigenazione dei tessuti. Dunque è bene usare un reggiseno comodo ed alternare in estate delle spugnature fredde al massaggio con l’olio.
5. Mangiare bene: seguire una dieta equilibrata e mantenere il giusto peso aiuta anche a non aumentare eccessivamente l’accumulo di grasso a livello del seno e dunque proteggerlo dall’eccessiva lassità e la presenza di smagliature.
Ma il primo vero consiglio consiste nell’informarsi bene sull’allattamento e la sua importanza per la mamma e per il bambino. È bene chiedere consigli solo ad un professionista competente, che sa davvero dare delle risposte alle vostre domande. L’allattamento al seno è fonte di vita e salute, rispettare questa potente risorsa è importante.
dico la mia sul tiralatte: prima decisi di acquistarne uno manuale ritenendo che non lo avrei utilizzato quasi mai.. ora mi pento di non aver preso da subito quello elettrico, poichè sempre più spesso ho bisogno di tirarmi il latte per poter lasciare la bimba, e tirarlo con quello manuale è una seccatura!
per il seno e capezzoli penso che il miglior compromesso sia di usare come idratante per tutto il seno e non solo per i capezzoli l'olio Vea che non ha bisogno di essere lavato via ed è fantastico e nutriente come pochi altri prodotti.
vorrei un consiglio da chi si tira il latte e lo surgela: qual'è la procedura corretta? e devo per forza usare i contenitori avent, chicco ecc? costano uno sproposito e sono pochi.. se volessi fare scorta ne dovrei comparare tanti e poi che farne?
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io non comprerei altro finche' non mi serve! Il tiralatte io l'ho usato regolarmente (manuale) da quando la pulce ha smesso di mangiare di notte, altrimenti il lavoro "sporco" lo facevo fare a lei
io per congelare il latte ho usato i sacchettini - tipo questi. Ce ne dovrebbero essere di ogni marca che produce tiralatte (Medela, Avent) - io qui li trovo anche al supermercato, non so in Italia ma probabilmente in negozi per bambini ce li hanno.
Io tiravo il latte e poi lo congelavo subito, senza aspettare di averne tanto per una dose. Quindi avevo sacchetti da 30cc e altri da 120, a seconda della giornata. I sacchetti conviene congelarli distesi, cosi' una volta che sono congelati occupano meno spazio (ed e' anche piu' rapido scongelarli). Su ogni sacchetto scrivi la data e la quantita', e mettili "in ordine" in modo da usare sempre quelli piu' vecchi per primi.
Queste sono le scadenze che trovo sul sito di La Leche League
* at room temperature (66-78°F, 19-26°C) for 4 hours (ideal), up to 6 hours (acceptable) (Some sources use 8 hours)
* in a refrigerator (<39°F, <4°C) for 72 hours (ideal); up to 8 days (acceptable)
* in a freezer (-0.4 to -4°F, -18 to -20°C) for 6 months (ideal) up to 12 months (acceptable)
(io non l'ho tenuto mai piu' di 24h in frigo, e piu' di 3 mesi in congelatore, ma come vedi c'e' un po' piu' di margine)
) e mi sono informata su tipo, costo al giorno, costo del kit personale che dovevo acquistare ed eventuale cauzione. e in base a queste info ho scelto 
si stava allagando anche il divano 
mia mamma e MM erano così 
e sono passata all'olio VEA. quello spray è molto pratico e si asciuga subito. quando ho i capezzoli molto 'maltrattati' uso l'olio VEA classico, ne basta una goccia (con quello che costa 