ALLATTAMENTO AL SENO
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
aumentare la produzione (e eliminare aggiunta)
Una delle preoccupazioni principali per una mamma che allatta, e' quella della paura di non essere in grado di provvedere a tutto il nutrimento necessario per il proprio bambino. L'allattamento e' un evento naturale nella vita di una donna, il corpo di una donna e' biologicamente predisposto per crescere un bambino nel proprio grembo, partorirlo e allattarlo. I dati attuali delle ricerche indicano che tutte le donne sono in grado di produrre latte, a parte rarissime eccezioni, stimate intorno al 2-3%, dovuta a particolari malattie che richiedono la sospensione dell'allattamento per la possibilita' di trasmetterle al bambino o per la necessita' di usare medicinali incompatibili o per l'assenza o insufficienza delle ghiandole predispote alla produzione di latte (circa una donna su 50.000), o per operazioni chirurgiche al seno.
Vi chiederete allora come mai sembra che oggi molte donne non siano piu' in grado di produrre tutto il latte sufficiente. Dato che il seno si adegua alla richiesta del bambino, cioe' in base alla sua stimolazione, se il seno non viene adeguatamente stimolato (limitando frequenza e durata delle poppate; inserendo aggiunte, glucosio, tisane; non provvedendo subito a correggere eventuali problemi di attacco al seno ecc...), si adeguera' presto alle richeste e produrra' sempre meno latte. Piu' le conoscenze nel campo della lattazione umana vanno avanti, piu' ci si rende conto che i problemi che oggi si riscontrano cosi' spesso nascono dall'assenza di informazioni corrette su come gestire bene l'allattamento e dalla mancanza di una cultura che lo sostenga e lo promuova.
Ecco come funziona il processo della produzione di latte.
La quantita' di latte prodtta dal seno dipende dalla frequenza e dalla efficacia della suzione del bambino. La suzione provoca il rilascio di ormoni, prolattina ed ossitocina, da parte dell'ipofisi. La prolattina e' l'ormone che da' "il via" per la produzione di latte. Piu' spesso e con piu' efficacia il bambino poppera', piu' latte il seno produrra'. Se il bambino ha bisogno di piu' latte di quello che state producendo, il bambino stesso chiedera' di poppare di piu' per incrementare la produzione.
L'ossitocina, invece, provoca contrazioni all'interno del seno, spingendo cosi' il latte fino verso l'areola, cosi' che il bambino lo possa ricevere. Questo e' il cosiddetto "riflesso di emissione".
Ecco alcuni suggerimenti per aumentare la produzione:
Allattate frequentemente per tutto il tempo che il vostro bambino accetta di stare al seno. Stabilite di dedicare dalle 24 alle 48 ore (o anche di piu', se la vostra produzione e' scarsa) esclusivamente all'allattamento e al riposo. Il bambino dormiglione avra' bisogno di essere messo al seno con piu' frequenza.
Offrite entrambi i seni per poppata. Cio' assicura che il bambino prenda tutto il latte possibile e che tutti e due i seni vengano stimolati con una certa frequenza.
Una delle preoccupazioni principali per una mamma che allatta, e' quella della paura di non essere in grado di provvedere a tutto il nutrimento necessario per il proprio bambino. L'allattamento e' un evento naturale nella vita di una donna, il corpo di una donna e' biologicamente predisposto per crescere un bambino nel proprio grembo, partorirlo e allattarlo. I dati attuali delle ricerche indicano che tutte le donne sono in grado di produrre latte, a parte rarissime eccezioni, stimate intorno al 2-3%, dovuta a particolari malattie che richiedono la sospensione dell'allattamento per la possibilita' di trasmetterle al bambino o per la necessita' di usare medicinali incompatibili o per l'assenza o insufficienza delle ghiandole predispote alla produzione di latte (circa una donna su 50.000), o per operazioni chirurgiche al seno.
Vi chiederete allora come mai sembra che oggi molte donne non siano piu' in grado di produrre tutto il latte sufficiente. Dato che il seno si adegua alla richiesta del bambino, cioe' in base alla sua stimolazione, se il seno non viene adeguatamente stimolato (limitando frequenza e durata delle poppate; inserendo aggiunte, glucosio, tisane; non provvedendo subito a correggere eventuali problemi di attacco al seno ecc...), si adeguera' presto alle richeste e produrra' sempre meno latte. Piu' le conoscenze nel campo della lattazione umana vanno avanti, piu' ci si rende conto che i problemi che oggi si riscontrano cosi' spesso nascono dall'assenza di informazioni corrette su come gestire bene l'allattamento e dalla mancanza di una cultura che lo sostenga e lo promuova.
Ecco come funziona il processo della produzione di latte.
La quantita' di latte prodtta dal seno dipende dalla frequenza e dalla efficacia della suzione del bambino. La suzione provoca il rilascio di ormoni, prolattina ed ossitocina, da parte dell'ipofisi. La prolattina e' l'ormone che da' "il via" per la produzione di latte. Piu' spesso e con piu' efficacia il bambino poppera', piu' latte il seno produrra'. Se il bambino ha bisogno di piu' latte di quello che state producendo, il bambino stesso chiedera' di poppare di piu' per incrementare la produzione.
L'ossitocina, invece, provoca contrazioni all'interno del seno, spingendo cosi' il latte fino verso l'areola, cosi' che il bambino lo possa ricevere. Questo e' il cosiddetto "riflesso di emissione".
Ecco alcuni suggerimenti per aumentare la produzione:
Allattate frequentemente per tutto il tempo che il vostro bambino accetta di stare al seno. Stabilite di dedicare dalle 24 alle 48 ore (o anche di piu', se la vostra produzione e' scarsa) esclusivamente all'allattamento e al riposo. Il bambino dormiglione avra' bisogno di essere messo al seno con piu' frequenza.
Offrite entrambi i seni per poppata. Cio' assicura che il bambino prenda tutto il latte possibile e che tutti e due i seni vengano stimolati con una certa frequenza.
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
Assicuratevi che il bambino sia posizionato correttamente. Per far si' che il bambino si attacchi correttamte al seno, sorreggete il seno con la mano libera, mettendo le dita sotto e il pollice sopra, lasciando libera l'areola. Sfiorate le labbra del bambino con il ccapezzolo e attendete che spalanchi bene la bocca, poi puntate il capezzolo verso il palato del bambino, in modo che possa afferrare una porzione abbondante di seno (avete presente quando si cerca di mordere un grosso panino? La testa va indietro, la bocca spalanca e si appoggia la prte inferiore del panino sui denti inferiori, per poi richiudere la bocca da sopra, con i denti superiori, in modo da prendere un bel boccone... Se si fa il contrario, cioe' se si appoggiano prima i denti di sopra, si potra' prendere solo una porzione piu' piccola...), e tirate con delicattezza ma velocemente il bambino verso di voi. Deve prendere in bocca buona parte dell'areola, oltre al capezzolo. Se e' attaccato correttamente non dovreste sentire fastidio o dolore.
Una cosa che aiuta puo' essere quella di mettere il bambino nella posizione sottobraccio (disteso su un cuscino posto al vostro fianco, con la mano che sorregge la nuca e le spalle, il bambino si trova davanti al seno e con il viso rivolto verso di voi) e poi, con la mano libera, afferrare il seno con le dita sotto e il pollice sopra, schiacciando leggermente per "appiattire" il seno, vicino all'areola, in modo che possa entrare meglio nella bocca del bambino (sempre per l'esempio del panino: quando dobbiamo morderne uno grosso, lo schiacciamo con le mani...)
Passate il bambino da un seno all'altro durante la poppata, in modo da tenere sveglio il suo interesse e aiutarlo a prendere piu' latte nutriente. Osservate quando deglutisce con minor frequenza e cambiate seno. Offrite entrambi i seni almeno due volte durante la poppata.
Il bisogno di succhiare del bambino dovrebbe essere soddisfatto esclusivamente al seno. Offrire il ciuccio puo' rimpiazzare quel succhiare in piu' del bambino che occorrerebbe invece per stimolare il seno a produrre piu' latte.
Se il bambino prende l'aggiunta, non eliminatela di colpo, ma diminuitela graduamente via via che il vostro latte aumenta. Ad esempio, si possono togliere ogni giorno 5-10 grammi di latte dal biberon; questo fara' si' che il bambino richieda di poppare prima del tempo "solito" e forse anche alla fine della poppata al biberon. Prima di offrire il biberon, dategli sempre il seno.
Via via che diminuisce l'aggiunta, tente sotto controllo il peso settimanale (almeno 125 grammi la settimana per il primo trimestre, 85 nel secondo), e contate i pannolini bagnati e sporchi di popo'. I pannolini devono essere almeno 5-6 nelle 24 ore, la pipi' limpida e inodore.
Sebbene studi controllati non siano ancora disponibili, molte mamme trovano che l'uso di certe erbe e' stato di aiuto per incrementare la loro produzione. Le capsule e le tinture madri sono piu' facilmente controllabili nei dosaggi delle tisane. Il fieno greco e' una delle erbe che le madri riportano abbia avuto effetti maggiori. Poche madri hanno riportato diarrea con l'uso del fieno greco, mentre andrebbe usato con cautela in madri diabetiche e che soffrono di asma.
Al contrario, il finocchio non ha nessun effetto galattogogo, viene usato per espellre l'aria, ma dosi molto alte di questa erba possono essere nocive.
Una cosa che aiuta puo' essere quella di mettere il bambino nella posizione sottobraccio (disteso su un cuscino posto al vostro fianco, con la mano che sorregge la nuca e le spalle, il bambino si trova davanti al seno e con il viso rivolto verso di voi) e poi, con la mano libera, afferrare il seno con le dita sotto e il pollice sopra, schiacciando leggermente per "appiattire" il seno, vicino all'areola, in modo che possa entrare meglio nella bocca del bambino (sempre per l'esempio del panino: quando dobbiamo morderne uno grosso, lo schiacciamo con le mani...)
Passate il bambino da un seno all'altro durante la poppata, in modo da tenere sveglio il suo interesse e aiutarlo a prendere piu' latte nutriente. Osservate quando deglutisce con minor frequenza e cambiate seno. Offrite entrambi i seni almeno due volte durante la poppata.
Il bisogno di succhiare del bambino dovrebbe essere soddisfatto esclusivamente al seno. Offrire il ciuccio puo' rimpiazzare quel succhiare in piu' del bambino che occorrerebbe invece per stimolare il seno a produrre piu' latte.
Se il bambino prende l'aggiunta, non eliminatela di colpo, ma diminuitela graduamente via via che il vostro latte aumenta. Ad esempio, si possono togliere ogni giorno 5-10 grammi di latte dal biberon; questo fara' si' che il bambino richieda di poppare prima del tempo "solito" e forse anche alla fine della poppata al biberon. Prima di offrire il biberon, dategli sempre il seno.
Via via che diminuisce l'aggiunta, tente sotto controllo il peso settimanale (almeno 125 grammi la settimana per il primo trimestre, 85 nel secondo), e contate i pannolini bagnati e sporchi di popo'. I pannolini devono essere almeno 5-6 nelle 24 ore, la pipi' limpida e inodore.
Sebbene studi controllati non siano ancora disponibili, molte mamme trovano che l'uso di certe erbe e' stato di aiuto per incrementare la loro produzione. Le capsule e le tinture madri sono piu' facilmente controllabili nei dosaggi delle tisane. Il fieno greco e' una delle erbe che le madri riportano abbia avuto effetti maggiori. Poche madri hanno riportato diarrea con l'uso del fieno greco, mentre andrebbe usato con cautela in madri diabetiche e che soffrono di asma.
Al contrario, il finocchio non ha nessun effetto galattogogo, viene usato per espellre l'aria, ma dosi molto alte di questa erba possono essere nocive.
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
Tirare il latte dopo la poppata. Con un tiralatte elettrico doppio si puo' impiegare la meta' del tempo. Un buon tiraltte dovrebbe avere dalle 40 alle 60 suzioni al minuto. Dopo le prime settimane e' piu' efficace spremere piu' latte possibile ad ogni poppata piuttosto che aumentare il numero delle poppate. Sarebbe bene continuare per un paio di minuti anche dopo che si e' vista l'ultima goccia di latte uscire.
Riposarsi, mangiare bene, in piu' pasti ditribuiti durante il giorno, garantendosi una varieta' di cibi sani e nutrienti e' altrettanto importante.
La stanchezza e la tensione nervosa possono influire sul riflesso di emissione e quindi portare ad un calo nella produzione. Prendetevi tutto il tempo necessario per rilassarvi completamente in diversi momenti della giornata, soprattutto quando vi accingete ad allattare.
Madri che fumano hanno notato che quando smettono di fumare completamente i loro bambini crescono meglio e piu' sani.
La pillola contraccettiva puo' diminuire la produzione lattea.
L'allattamento aumenta il fabbisogno di liquidi, perche' il corpo necessita di liquidi in piu' per produrre latte, quindi solitamente allattare mette un po' di sete. Bevete almeno 6-8 bicchieri di liquidi al giorno. Non occorre bere di piu'. Sarebbe bene che fosse la vostra sete a farvi da guida su quanto bere, ma se la vostra urina e' giallo scuro e scarsa in quantita', significa che non state bevendo abbastanza.
Riposarsi, mangiare bene, in piu' pasti ditribuiti durante il giorno, garantendosi una varieta' di cibi sani e nutrienti e' altrettanto importante.
La stanchezza e la tensione nervosa possono influire sul riflesso di emissione e quindi portare ad un calo nella produzione. Prendetevi tutto il tempo necessario per rilassarvi completamente in diversi momenti della giornata, soprattutto quando vi accingete ad allattare.
Madri che fumano hanno notato che quando smettono di fumare completamente i loro bambini crescono meglio e piu' sani.
La pillola contraccettiva puo' diminuire la produzione lattea.
L'allattamento aumenta il fabbisogno di liquidi, perche' il corpo necessita di liquidi in piu' per produrre latte, quindi solitamente allattare mette un po' di sete. Bevete almeno 6-8 bicchieri di liquidi al giorno. Non occorre bere di piu'. Sarebbe bene che fosse la vostra sete a farvi da guida su quanto bere, ma se la vostra urina e' giallo scuro e scarsa in quantita', significa che non state bevendo abbastanza.
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
ciao a tutte, reduce da 2 incontri con il pediatra al corso preparto, questi ci ha consigliato vivamente di alternare i seni a poppata e non offrirli entrambi nella stessa poppata, mostrandoci, come spiegazione scientifica di quanto asseriva, un grafico che evidenziava come lo stesso seno fornisca il quantitativo necessario al pargolo di grassi e proteine solo dopo circa 10, 15 minuti dall'attaccamento, fornendo all'inizio zuccheri...vi risulta?
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
scrivo x chiedervi una cosa..sono alcuni giorni che mi fanno male le ghiandole che vanno dal seno all'ascella..a qualcuna è capitato? a cosa è dovuto? produzione di latte? incompleto svuotamento del seno?
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
l'ho sentito dire anche io peretta ma non so cosa dirti...allora il mio cucciolo che sta attaccato max 10min non prende nulla oltre agli zuccheri?
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
non possiamo stabilire quanto un bimbo debba stare attaccato al seno.
ogni bambino è diverso, ogni bimbo ha i suoi tempi.
proprio per questo motivo si dice che bisogna allattare 'a richiesta' ossia lasciare il bambino attaccato quanto lo ritiene opportuno.
pare che il primo latte succhiato sia più acquoso e quindi dissetante, via via diventa sempre più corposo, grasso e nutriente.
fidatevi del vostro cucciolo!
ogni bambino è diverso, ogni bimbo ha i suoi tempi.
proprio per questo motivo si dice che bisogna allattare 'a richiesta' ossia lasciare il bambino attaccato quanto lo ritiene opportuno.
pare che il primo latte succhiato sia più acquoso e quindi dissetante, via via diventa sempre più corposo, grasso e nutriente.
fidatevi del vostro cucciolo!
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
avvertire fitte al seno sembra essere abbastanza comune durante l'allattamento, ma se la cosa non ti fa stare serena contatta il medico di base, ginecologo o specialista.
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
io sono abbastanza fiduciosa nel mio cucciolo..ma sarà perchè ritengo che sia molto simile a me..sa già cosa come e quanto fare!
Re: ALLATTAMENTO AL SENO
sono i dotti infiammati, a me ogni tanto capita, sento tirare fin sotto l'ascella.
una tachipirina, tieni il seno al calduccio e passa tutto
una tachipirina, tieni il seno al calduccio e passa tutto