Controlli
Re: Controlli
Visita dal pediatra del bebè – quinto mese
Il medico controlla la crescita e lo stato di salute generale del bimbo, verificando anche i riflessi e i movimenti degli occhi e degli arti
Per quanto riguarda le condizioni generali di salute, tra il quarto e il quinto mese si osserva il raddoppio del peso del piccolo rispetto alla nascita. Un aspetto importante della crescita riguarda l’armonia tra i valori della lunghezza e del peso: nel bimbo allattato al seno si tollera un eventuale eccesso ponderale (che non deve quindi costituire motivo di riduzione delle poppate), mentre in caso di alimentazione al biberon una sproporzione tra questi due valori deve indurre a una valutazione accurata delle quantità e della frequenza delle poppate. La visita procede con l’auscultazione del torace, la palpazione dell’addome, l’esame del capo (particolare attenzione viene prestata ai movimenti degli occhi sia spontanei sia dopo stimolazione con un oggetto o una sorgente luminosa, all’esplorazione delle orecchie, all’osservazione della cavità orale e della gola e alle dimensioni della fontanella), del collo (ricerca di eventuali ghiandole ingrossate, valutazione della tonicità muscolare) e degli arti (apprezzamento del tono e della forza muscolare).
Il medico controlla la crescita e lo stato di salute generale del bimbo, verificando anche i riflessi e i movimenti degli occhi e degli arti
Per quanto riguarda le condizioni generali di salute, tra il quarto e il quinto mese si osserva il raddoppio del peso del piccolo rispetto alla nascita. Un aspetto importante della crescita riguarda l’armonia tra i valori della lunghezza e del peso: nel bimbo allattato al seno si tollera un eventuale eccesso ponderale (che non deve quindi costituire motivo di riduzione delle poppate), mentre in caso di alimentazione al biberon una sproporzione tra questi due valori deve indurre a una valutazione accurata delle quantità e della frequenza delle poppate. La visita procede con l’auscultazione del torace, la palpazione dell’addome, l’esame del capo (particolare attenzione viene prestata ai movimenti degli occhi sia spontanei sia dopo stimolazione con un oggetto o una sorgente luminosa, all’esplorazione delle orecchie, all’osservazione della cavità orale e della gola e alle dimensioni della fontanella), del collo (ricerca di eventuali ghiandole ingrossate, valutazione della tonicità muscolare) e degli arti (apprezzamento del tono e della forza muscolare).
Re: Controlli
Controlli neonato – quarto mese – Visita pediatra
Il quarto mese rappresenta un momento di transizione: il lattante, infatti, acquisisce nuove competenze e modifica poco per volta le sue abitudini
La visita dal pediatra è quindi finalizzata innanzitutto a raccogliere queste informazioni preziose, oltre che sull’accrescimento, sul comportamento del piccolo. Ecco su quali aspetti il pediatra si sofferma nel corso di questa visita:
la reattività Al quarto mese, il piccolo è in grado di manifestare in modo chiaro, anche se rudimentale, uno stato d’animo e di rispondere a stimoli visivi e sonori: ecco perché durante la visita, oltre a verificare la scomparsa dei riflessi arcaici (quello di Moro potrebbe essere ancora evocabile, ma è molto attenuato), il pediatra osserva alcuni elementi, come l’interesse per un oggetto (per esempio, la pila usata per l’ispezione della gola) e i movimenti del capo dopo la percezione di voci e rumori.
la vista La capacità di fissare, cioè di mantenere lo sguardo su un oggetto, non è ancora perfettamente sviluppata, ma si possono notare i primi tentativi del piccolo di concentrarsi su un elemento che attira la sua attenzione. L’eventuale presenza di un lieve strabismo (in questo caso le pupille non sono perfettamente allineate) può essere normale e tollerabile a patto che non vi sia una totale perdita di coordinamento dei movimenti di un occhio.
i genitali Nelle femminucce è importante controllare la vagina (in particolare che le piccole labbra siano ben separate), mentre nei maschietti il pediatra si accerta che i testicoli siano entrambi presenti e palpabili nello scroto (il sacchetto cutaneo che li contiene) e che il pisellino non presenti segni di arrossamento. L’eventuale presenza di masserelle dure e biancastre sotto la cute del prepuzio.
Il quarto mese rappresenta un momento di transizione: il lattante, infatti, acquisisce nuove competenze e modifica poco per volta le sue abitudini
La visita dal pediatra è quindi finalizzata innanzitutto a raccogliere queste informazioni preziose, oltre che sull’accrescimento, sul comportamento del piccolo. Ecco su quali aspetti il pediatra si sofferma nel corso di questa visita:
la reattività Al quarto mese, il piccolo è in grado di manifestare in modo chiaro, anche se rudimentale, uno stato d’animo e di rispondere a stimoli visivi e sonori: ecco perché durante la visita, oltre a verificare la scomparsa dei riflessi arcaici (quello di Moro potrebbe essere ancora evocabile, ma è molto attenuato), il pediatra osserva alcuni elementi, come l’interesse per un oggetto (per esempio, la pila usata per l’ispezione della gola) e i movimenti del capo dopo la percezione di voci e rumori.
la vista La capacità di fissare, cioè di mantenere lo sguardo su un oggetto, non è ancora perfettamente sviluppata, ma si possono notare i primi tentativi del piccolo di concentrarsi su un elemento che attira la sua attenzione. L’eventuale presenza di un lieve strabismo (in questo caso le pupille non sono perfettamente allineate) può essere normale e tollerabile a patto che non vi sia una totale perdita di coordinamento dei movimenti di un occhio.
i genitali Nelle femminucce è importante controllare la vagina (in particolare che le piccole labbra siano ben separate), mentre nei maschietti il pediatra si accerta che i testicoli siano entrambi presenti e palpabili nello scroto (il sacchetto cutaneo che li contiene) e che il pisellino non presenti segni di arrossamento. L’eventuale presenza di masserelle dure e biancastre sotto la cute del prepuzio.
Re: Controlli
Visita dal pediatra – terzo mese
Si tratta di un appuntamento importante che prevede, oltre al controllo della crescita del bebè, l'ecografia delle anche per escludere un'eventuale displasia o, nel caso, predisporre gli interventi più opportuni
La visita del terzo mese è molto articolata. Ecco, in particolare, su quali aspetti si sofferma il pediatra:
la crescita e lo sviluppo. Oltre a valutare la crescita, che tende a rallentare in modo naturale, il pediatra presta attenzione allo sviluppo fisico (conformazione del volto, allungamento degli arti e loro rapporto con le altre parti del corpo, tono muscolare) e neuropsichico (comportamento, risposta agli stimoli, prima capacità di modulare la voce e orientare lo sguardo verso una sorgente sonora).
l’ecografia delle anche. Alla nascita tutti i neonati sono sottoposti, durante la visita, a una manovra, detta di Ortolani, che serve a identificare i casi sospetti di displasia (cioè ritardato sviluppo) delle anche. Questo test, però, non è infallibile e perciò entro il terzo mese di vita si esegue un’ecografia per accertarsi che le anche siano sufficientemente sviluppate rispetto all’età. La visita del terzo mese verifica quindi questa ecografia: se si riscontra un ritardo, è utile ricorrere, a seconda della serietà del problema, a specifici provvedimenti, come la tecnica del doppio pannolino (cioè mettendone uno sopra l’altro) o un apposito divaricatore.
Si tratta di un appuntamento importante che prevede, oltre al controllo della crescita del bebè, l'ecografia delle anche per escludere un'eventuale displasia o, nel caso, predisporre gli interventi più opportuni
La visita del terzo mese è molto articolata. Ecco, in particolare, su quali aspetti si sofferma il pediatra:
la crescita e lo sviluppo. Oltre a valutare la crescita, che tende a rallentare in modo naturale, il pediatra presta attenzione allo sviluppo fisico (conformazione del volto, allungamento degli arti e loro rapporto con le altre parti del corpo, tono muscolare) e neuropsichico (comportamento, risposta agli stimoli, prima capacità di modulare la voce e orientare lo sguardo verso una sorgente sonora).
l’ecografia delle anche. Alla nascita tutti i neonati sono sottoposti, durante la visita, a una manovra, detta di Ortolani, che serve a identificare i casi sospetti di displasia (cioè ritardato sviluppo) delle anche. Questo test, però, non è infallibile e perciò entro il terzo mese di vita si esegue un’ecografia per accertarsi che le anche siano sufficientemente sviluppate rispetto all’età. La visita del terzo mese verifica quindi questa ecografia: se si riscontra un ritardo, è utile ricorrere, a seconda della serietà del problema, a specifici provvedimenti, come la tecnica del doppio pannolino (cioè mettendone uno sopra l’altro) o un apposito divaricatore.
Re: Controlli
Prima dose di vaccinazioni nel neonato – terzo mese
Il primo appuntamento con le vaccinazioni è preceduto da un'accurata visita del neonato
Per quanto riguarda le vaccinazioni, le prime dosi si possono effettuare a partire da questo mese di vita. A questa età si esegue la prima dose di antipoliomielite di tipo Salk, antidifterica, antitetanica e antiepatite B (per le obbligatorie) e la prima dose di antipertosse e antihaemophilus influenzae di tipo B (per le raccomandate).
Il primo appuntamento con le vaccinazioni è preceduto da un'accurata visita del neonato
Per quanto riguarda le vaccinazioni, le prime dosi si possono effettuare a partire da questo mese di vita. A questa età si esegue la prima dose di antipoliomielite di tipo Salk, antidifterica, antitetanica e antiepatite B (per le obbligatorie) e la prima dose di antipertosse e antihaemophilus influenzae di tipo B (per le raccomandate).
Re: Controlli
Controlli neonato – secondo mese – visita dal pediatra
In quest'occasione lo specialista valuta come sta procedendo l'allattamento al seno. Controlla anche alcuni riflessi istintivi
Se l’allattamento al seno (o con formula) è ben avviato e non sono comparsi disturbi o problemi particolari, segnalati dalla mamma, la visita del secondo mese dal pediatra serve in genere da controllo della crescita e della maturazione neurologica del bambino. È questo, infatti, il periodo che coincide con il massimo aumento della lunghezza (facilmente osservabile dalla mamma quando si accorge che tutine, magliette e altri indumenti, a vista d’occhio, sono diventati già piccoli) e del peso, che poi tendono a rallentare verso il terzo mese. Il pediatra verifica la presenza dei riflessi arcaici, come per esempio quello della prensione, che intorno a quest’epoca incominciano ad attenuarsi e a essere progressivamente “sostituiti” da azioni sempre più volontarie. Un altro aspetto molto importante che il pediatra valuta nel corso della visita è la reattività agli stimoli: a due mesi, infatti, le risposte del lattante alla luce, ai suoni e al contatto fisico, per quanto ancora istintive, diventano un po’ più strutturate: per esempio, un rumore forte e improvviso attira immediatamente l’attenzione del piccolo.
In quest'occasione lo specialista valuta come sta procedendo l'allattamento al seno. Controlla anche alcuni riflessi istintivi
Se l’allattamento al seno (o con formula) è ben avviato e non sono comparsi disturbi o problemi particolari, segnalati dalla mamma, la visita del secondo mese dal pediatra serve in genere da controllo della crescita e della maturazione neurologica del bambino. È questo, infatti, il periodo che coincide con il massimo aumento della lunghezza (facilmente osservabile dalla mamma quando si accorge che tutine, magliette e altri indumenti, a vista d’occhio, sono diventati già piccoli) e del peso, che poi tendono a rallentare verso il terzo mese. Il pediatra verifica la presenza dei riflessi arcaici, come per esempio quello della prensione, che intorno a quest’epoca incominciano ad attenuarsi e a essere progressivamente “sostituiti” da azioni sempre più volontarie. Un altro aspetto molto importante che il pediatra valuta nel corso della visita è la reattività agli stimoli: a due mesi, infatti, le risposte del lattante alla luce, ai suoni e al contatto fisico, per quanto ancora istintive, diventano un po’ più strutturate: per esempio, un rumore forte e improvviso attira immediatamente l’attenzione del piccolo.
Re: Controlli
Controlli neonato – primo mese – visita dal pediatra
Questo primo incontro è fondamentale perché serve allo specialista per valutare lo stato d salute complessivo del bebè appena nato
La visita del primo mese dal pediatra è importante per due motivi principali: innanzitutto, perché spesso coincide con la conoscenza del nuovo “paziente”. In secondo luogo, perché serve a valutare la crescita e a impostare l’allattamento. Effettuata la raccolta dei dati della gravidanza e del periodo neonatale, il bambino viene pesato e gli vengono misurate la lunghezza e la circonferenza cranica. Tali valori sono riportati sulle curve dei percentili (apposite tabelle), da cui è possibile ricavare due informazioni importanti: il rapporto dei valori rispetto alla media per l’età e la concordanza tra i vari valori. La crescita nel primo mese può essere definita “esplosiva”: la lunghezza, infatti, aumenta in media di 5 centimetri, e anche il peso, dopo aver registrato il “calo fisiologico” (cioè una riduzione di peso che in genere si presenta al terzo giorno di vita), riprende ad aumentare, con un incremento medio tra i 150 e i 250 grammi la settimana (tale variabilità dipende dalle caratteristiche di ciascun bambino: più che il valore in sé è fondamentale che l’aumento sia costante nel tempo). Il pediatra annota poi l’ampiezza della fontanella anteriore (lo spazio palpabile sul cranio al confine tra l’osso frontale e le ossa parietali, costituito per lo più da tessuto fibroso che si calcifica nell’arco del primo anno di vita del bebè), il tono muscolare e il comportamento del piccolo, in termini di vivacità, riflessi e reattività agli stimoli. La visita si completa poi con l’auscultazione del torace, fondamentale per apprezzare la respirazione ed escludere la presenza di problemi al cuore, e la palpazione dell’addome.
Questo primo incontro è fondamentale perché serve allo specialista per valutare lo stato d salute complessivo del bebè appena nato
La visita del primo mese dal pediatra è importante per due motivi principali: innanzitutto, perché spesso coincide con la conoscenza del nuovo “paziente”. In secondo luogo, perché serve a valutare la crescita e a impostare l’allattamento. Effettuata la raccolta dei dati della gravidanza e del periodo neonatale, il bambino viene pesato e gli vengono misurate la lunghezza e la circonferenza cranica. Tali valori sono riportati sulle curve dei percentili (apposite tabelle), da cui è possibile ricavare due informazioni importanti: il rapporto dei valori rispetto alla media per l’età e la concordanza tra i vari valori. La crescita nel primo mese può essere definita “esplosiva”: la lunghezza, infatti, aumenta in media di 5 centimetri, e anche il peso, dopo aver registrato il “calo fisiologico” (cioè una riduzione di peso che in genere si presenta al terzo giorno di vita), riprende ad aumentare, con un incremento medio tra i 150 e i 250 grammi la settimana (tale variabilità dipende dalle caratteristiche di ciascun bambino: più che il valore in sé è fondamentale che l’aumento sia costante nel tempo). Il pediatra annota poi l’ampiezza della fontanella anteriore (lo spazio palpabile sul cranio al confine tra l’osso frontale e le ossa parietali, costituito per lo più da tessuto fibroso che si calcifica nell’arco del primo anno di vita del bebè), il tono muscolare e il comportamento del piccolo, in termini di vivacità, riflessi e reattività agli stimoli. La visita si completa poi con l’auscultazione del torace, fondamentale per apprezzare la respirazione ed escludere la presenza di problemi al cuore, e la palpazione dell’addome.
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Re: Controlli
Vaccino epatite B nel neonato solo se la mamma è portatrice del virus
In questo caso particolare non si può aspettare e il vaccino viene eseguito subito nel neonato
La prima dose del vaccino contro l’epatite B, ma solo se la mamma è portatrice del virus: in questo caso, la vaccinazione è effettuata nei primi giorni dopo la nascita, anziché al terzo mese di vita, come previsto dal calendario dei vaccini obbligatori.
In questo caso particolare non si può aspettare e il vaccino viene eseguito subito nel neonato
La prima dose del vaccino contro l’epatite B, ma solo se la mamma è portatrice del virus: in questo caso, la vaccinazione è effettuata nei primi giorni dopo la nascita, anziché al terzo mese di vita, come previsto dal calendario dei vaccini obbligatori.
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Re: Controlli
Test di screening nel neonato
Prima della dimissione dall’ospedale è obbligatorio eseguire al bebè alcuni test, detti di “screening”, cioè effettuati su larga scala
Si tratta di esami eseguiti sul sangue prelevato dal tallone, mirati a verificare se il bimbo sia affetto o meno da malattie che, se non riconosciute e curate tempestivamente, possono portare a serie conseguenze per la salute.
Esse sono:
la galattosemia: una malattia dovuta alla carenza dell’enzima che nel neonato consente di utilizzare il galattosio, lo zucchero che, insieme al glucosio, costituisce il lattosio (lo zucchero del latte);
la fenilchetonuria: una malattia dovuta alla carenza di un enzima, che in assenza di una dieta povera di una sostanza, la fenilalanina, provoca problemi irreversibili al sistema nervoso;
l’ipotiroidismo: una malattia caratterizzata da una riduzione dell’attività della tiroide (una ghiandola del collo che regola diverse funzioni);
la fibrosi cistica: una malattia caratterizzata da una maggior viscosità del muco nell’apparato respiratorio e digerente, che si associa a complicazioni respiratorie e a maggior frequenza di infezioni.
Prima della dimissione dall’ospedale è obbligatorio eseguire al bebè alcuni test, detti di “screening”, cioè effettuati su larga scala
Si tratta di esami eseguiti sul sangue prelevato dal tallone, mirati a verificare se il bimbo sia affetto o meno da malattie che, se non riconosciute e curate tempestivamente, possono portare a serie conseguenze per la salute.
Esse sono:
la galattosemia: una malattia dovuta alla carenza dell’enzima che nel neonato consente di utilizzare il galattosio, lo zucchero che, insieme al glucosio, costituisce il lattosio (lo zucchero del latte);
la fenilchetonuria: una malattia dovuta alla carenza di un enzima, che in assenza di una dieta povera di una sostanza, la fenilalanina, provoca problemi irreversibili al sistema nervoso;
l’ipotiroidismo: una malattia caratterizzata da una riduzione dell’attività della tiroide (una ghiandola del collo che regola diverse funzioni);
la fibrosi cistica: una malattia caratterizzata da una maggior viscosità del muco nell’apparato respiratorio e digerente, che si associa a complicazioni respiratorie e a maggior frequenza di infezioni.
Re: Controlli
Manovra ortolani nel neonato
La manovra ortolani è una procedura del tutto indolore con cui lo specialista, dopo aver afferrato delicatamente con le mani le cosce del neonato, vi imprime un movimento completo di rotazione esterna e interna
In presenza di una displasia dell’anca, durante questo movimento il medico avverte come una specie di scatto (talvolta si percepisce uno schiocco, simile a un “clac”), dovuto alla lussazione della parte alta del femore, cioè alla sua fuoriuscita da questa cavità. In tal caso, è necessario eseguire un’ecografia per la verifica del sospetto (alcuni ospedali addirittura praticano questo controllo di routine a tutti i neonati). Se la diagnosi viene confermata, si pianifica a breve un nuovo controllo o, in altri casi, si procede subito con la cosiddetta “terapia posizionale”. La cura consiste nel mantenere divaricate le cosce del neonato (per esempio con la tecnica del doppio pannolino, cioè mettendone uno sopra l’altro, o con un apposito divaricatore) per fare in modo che la parte alta del femore non pesi sulla parte superiore dell’anca, ancora in crescita, permettendone in questo modo il completamento dello sviluppo.
La manovra ortolani è una procedura del tutto indolore con cui lo specialista, dopo aver afferrato delicatamente con le mani le cosce del neonato, vi imprime un movimento completo di rotazione esterna e interna
In presenza di una displasia dell’anca, durante questo movimento il medico avverte come una specie di scatto (talvolta si percepisce uno schiocco, simile a un “clac”), dovuto alla lussazione della parte alta del femore, cioè alla sua fuoriuscita da questa cavità. In tal caso, è necessario eseguire un’ecografia per la verifica del sospetto (alcuni ospedali addirittura praticano questo controllo di routine a tutti i neonati). Se la diagnosi viene confermata, si pianifica a breve un nuovo controllo o, in altri casi, si procede subito con la cosiddetta “terapia posizionale”. La cura consiste nel mantenere divaricate le cosce del neonato (per esempio con la tecnica del doppio pannolino, cioè mettendone uno sopra l’altro, o con un apposito divaricatore) per fare in modo che la parte alta del femore non pesi sulla parte superiore dell’anca, ancora in crescita, permettendone in questo modo il completamento dello sviluppo.
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Re: Controlli
Iniezione della vitamina K nel neonato
È un'operazione di routine che viene eseguita a tutti i neonati per prevenire problemi nella coagulazione del sangue
L’iniezione della vitamina K, di solito praticata in dose unica per via intramuscolare nel gluteo (in alcuni ospedali può essere somministrata anche in diverse dosi per via orale, cioè per bocca): essa è fondamentale per prevenire problemi nella coagulazione, cioè nel processo naturale che si attiva nell’organismo in caso di ferite per arrestare o limitare la fuoriuscita di sangue. La supplementazione è pari a circa un milligrammo di vitamina.
È un'operazione di routine che viene eseguita a tutti i neonati per prevenire problemi nella coagulazione del sangue
L’iniezione della vitamina K, di solito praticata in dose unica per via intramuscolare nel gluteo (in alcuni ospedali può essere somministrata anche in diverse dosi per via orale, cioè per bocca): essa è fondamentale per prevenire problemi nella coagulazione, cioè nel processo naturale che si attiva nell’organismo in caso di ferite per arrestare o limitare la fuoriuscita di sangue. La supplementazione è pari a circa un milligrammo di vitamina.