Svezzamento
Re: Svezzamento
Palombo arrosto
Età: da 8 mesi; Difficoltà: Media
Palombo arrosto
Ingredienti
un filetto di palombo, una patata piccola, due cucchiai di olio extravergine d’oliva, mezzo scalogno, un rametto di timo
Preparazione
• Lava il pesce e ponilo in una teglia rivestita con carta da forno. Aggiungi mezzo scalogno schiacciato e il timo sfogliato precedentemente lavato e asciugato. Irrorate il tutto con un cucchiaio di olio.
• Inforna a 190° C per 20 minuti, bagnando con un cucchiaio di acqua e uno di olio quasi a fine cottura.
• Cuoci la patata con la buccia in acqua bollente per circa 30 minuti, quindi sbucciala e riducila in piccoli pezzi. Sforna il palombo, unisci le patate e offrilo al bambino.
Età: da 8 mesi; Difficoltà: Media
Palombo arrosto
Ingredienti
un filetto di palombo, una patata piccola, due cucchiai di olio extravergine d’oliva, mezzo scalogno, un rametto di timo
Preparazione
• Lava il pesce e ponilo in una teglia rivestita con carta da forno. Aggiungi mezzo scalogno schiacciato e il timo sfogliato precedentemente lavato e asciugato. Irrorate il tutto con un cucchiaio di olio.
• Inforna a 190° C per 20 minuti, bagnando con un cucchiaio di acqua e uno di olio quasi a fine cottura.
• Cuoci la patata con la buccia in acqua bollente per circa 30 minuti, quindi sbucciala e riducila in piccoli pezzi. Sforna il palombo, unisci le patate e offrilo al bambino.
Re: Svezzamento
pappa di nasello
Età: da 8 mesi; Difficoltà: Facile
pappa di nasello
Ingredienti
una carota, un omogeneizzato di nasello, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, un ciuffo di prezzemolo
Preparazione
• Lava, spunta e raschia la carota; tagliala a pezzetti. Inserisci il cestello per la cottura a vapore in una pentola con due dita d’acqua, disponi all’interno i pezzetti di carota e fai cuocere per circa 20 minuti. Poi schiaccia la carota lessa con una forchetta.
• Metti in un piatto l’omogeneizzato di pesce, unisci la carota e amalgama bene.
• Unisci l’olio e il prezzemolo precedentemente lavato e sminuzzato. Amalgama ancora bene e servi al piccolo.
Età: da 8 mesi; Difficoltà: Facile
pappa di nasello
Ingredienti
una carota, un omogeneizzato di nasello, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, un ciuffo di prezzemolo
Preparazione
• Lava, spunta e raschia la carota; tagliala a pezzetti. Inserisci il cestello per la cottura a vapore in una pentola con due dita d’acqua, disponi all’interno i pezzetti di carota e fai cuocere per circa 20 minuti. Poi schiaccia la carota lessa con una forchetta.
• Metti in un piatto l’omogeneizzato di pesce, unisci la carota e amalgama bene.
• Unisci l’olio e il prezzemolo precedentemente lavato e sminuzzato. Amalgama ancora bene e servi al piccolo.
Re: Svezzamento
Il bimbo rifiuta certi alimenti – 8-10 mesi
A questa età il bambino comincia a sviluppare un suo gusto personale, che lo porta a prediligere certi alimenti a scapito di altri. Alcuni studi, inoltre, hanno evidenziato che il rifiuto ostinato per un determinato cibo può nascondere a volte un'intolleranza alimentare
Il bimbo rifiuta certi alimenti – 8-10 mesi
I consigli per la mamma
Assecondare i gusti del bimbo, pur non facendogli mancare tutti i nutrienti indispensabili. Anche se rifiuta qualche cibo, non è quindi il caso di farne un dramma: il bambino non rischia certo carenze nutrizionali, in quanto non esiste un alimento che contiene in assoluto tutto ciò di cui si ha bisogno per crescere, ma le varie sostanze fondamentali per lo sviluppo dell’organismo sono presenti un po’ ovunque negli alimenti.
Mette le manine nel piatto
La graduale scoperta dell’ambiente esterno nei primi mesi di vita si compie soprattutto attraverso sensazioni tattili: in particolare il contatto della bocca del bebè con il seno materno nel corso della poppata rappresenta la prima forma di incontro con il mondo che lo circonda.
A partire dai 6 mesi circa, il piccolo impara a prendere e a tenere in mano gli oggetti: uno dei suoi atteggiamenti più ricorrenti consiste, quindi, nell’allungare le manine verso le cose che vede intorno a sé, toccarle, prenderle e portarle alla bocca. Si tratta del modo più naturale di soddisfare il suo istinto esplorativo e rappresenta una componente indispensabile alla maturazione psicologica del bambino: per questo è essenziale che mamma e papà non frustrino ma, al contrario, stimolino questo modo di agire anche quando l’oggetto manipolato è il cibo. È assolutamente normale che, di fronte alla sua prima minestra, desideri infilarci subito le manine per toccare con mano ciò che poi andrà ad assaggiare. Lo stesso avverrà per gli altri cibi che via via gli verranno proposti. Una delle modalità per stimolare la progressiva familiarizzazione del bambino con il cibo consiste proprio nel lasciarglielo toccare, annusare, manipolare. La curiosità del bambino di tastare i cibi deriva anche dall’innato desiderio di conoscere il mondo intorno a sé, cosa che nei primi anni di vita avviene attraverso i sensi e dunque anche con il tatto. Concedere al bambino di pasticciare con la pappa non significa quindi assecondare i suoi capricci, ma permettergli di conoscere e interagire con ciò che gli viene proposto. Vietargli di toccare la pappa o sgridarlo se si impiastriccia mani e visino sarebbe un errore che potrebbe far associare il momento del pranzo con un evento negativo per il bimbo.
La naturale curiosità del piccolo nei confronti degli alimenti può, inoltre, essere sollecitata proponendogli delle pietanze colorate, dalle forme particolari e divertenti. A cominciare dagli 8 mesi, per contribuire ad aumentare la sua confidenza, sono particolarmente indicati i cosiddetti “finger food” ovvero cibi che il piccolo può comodamente tenere tra le dita mangiandoseli senza bisogno di aiuti esterni, come una fettina di carota o di mela, un pezzetto di formaggio o un biscotto.
I consigli per la mamma
Consentire al bambino di pasticciare con il cibo non equivale a dire che tutto gli è permesso: ciò rischierebbe di trasformare la tavola in un campo di battaglia e dilatare eccessivamente il tempo dedicato al pasto. Per evitarlo è consigliabile adottare alcuni accorgimenti, come per esempio:
all’inizio imboccare il piccolo con il cucchiaino;
lasciargli toccare la pappa rimasta solo quando il bebè inizia a distrarsi, se si ritiene che abbia mangiato abbastanza (almeno metà della dose proposta): potrà toccare la pappa rimasta con le manine e portarla alla bocca, oppure, permettendogli di prendere il cucchiaino, si divertirà a provare a usarlo a modo suo.
A questa età il bambino comincia a sviluppare un suo gusto personale, che lo porta a prediligere certi alimenti a scapito di altri. Alcuni studi, inoltre, hanno evidenziato che il rifiuto ostinato per un determinato cibo può nascondere a volte un'intolleranza alimentare
Il bimbo rifiuta certi alimenti – 8-10 mesi
I consigli per la mamma
Assecondare i gusti del bimbo, pur non facendogli mancare tutti i nutrienti indispensabili. Anche se rifiuta qualche cibo, non è quindi il caso di farne un dramma: il bambino non rischia certo carenze nutrizionali, in quanto non esiste un alimento che contiene in assoluto tutto ciò di cui si ha bisogno per crescere, ma le varie sostanze fondamentali per lo sviluppo dell’organismo sono presenti un po’ ovunque negli alimenti.
Mette le manine nel piatto
La graduale scoperta dell’ambiente esterno nei primi mesi di vita si compie soprattutto attraverso sensazioni tattili: in particolare il contatto della bocca del bebè con il seno materno nel corso della poppata rappresenta la prima forma di incontro con il mondo che lo circonda.
A partire dai 6 mesi circa, il piccolo impara a prendere e a tenere in mano gli oggetti: uno dei suoi atteggiamenti più ricorrenti consiste, quindi, nell’allungare le manine verso le cose che vede intorno a sé, toccarle, prenderle e portarle alla bocca. Si tratta del modo più naturale di soddisfare il suo istinto esplorativo e rappresenta una componente indispensabile alla maturazione psicologica del bambino: per questo è essenziale che mamma e papà non frustrino ma, al contrario, stimolino questo modo di agire anche quando l’oggetto manipolato è il cibo. È assolutamente normale che, di fronte alla sua prima minestra, desideri infilarci subito le manine per toccare con mano ciò che poi andrà ad assaggiare. Lo stesso avverrà per gli altri cibi che via via gli verranno proposti. Una delle modalità per stimolare la progressiva familiarizzazione del bambino con il cibo consiste proprio nel lasciarglielo toccare, annusare, manipolare. La curiosità del bambino di tastare i cibi deriva anche dall’innato desiderio di conoscere il mondo intorno a sé, cosa che nei primi anni di vita avviene attraverso i sensi e dunque anche con il tatto. Concedere al bambino di pasticciare con la pappa non significa quindi assecondare i suoi capricci, ma permettergli di conoscere e interagire con ciò che gli viene proposto. Vietargli di toccare la pappa o sgridarlo se si impiastriccia mani e visino sarebbe un errore che potrebbe far associare il momento del pranzo con un evento negativo per il bimbo.
La naturale curiosità del piccolo nei confronti degli alimenti può, inoltre, essere sollecitata proponendogli delle pietanze colorate, dalle forme particolari e divertenti. A cominciare dagli 8 mesi, per contribuire ad aumentare la sua confidenza, sono particolarmente indicati i cosiddetti “finger food” ovvero cibi che il piccolo può comodamente tenere tra le dita mangiandoseli senza bisogno di aiuti esterni, come una fettina di carota o di mela, un pezzetto di formaggio o un biscotto.
I consigli per la mamma
Consentire al bambino di pasticciare con il cibo non equivale a dire che tutto gli è permesso: ciò rischierebbe di trasformare la tavola in un campo di battaglia e dilatare eccessivamente il tempo dedicato al pasto. Per evitarlo è consigliabile adottare alcuni accorgimenti, come per esempio:
all’inizio imboccare il piccolo con il cucchiaino;
lasciargli toccare la pappa rimasta solo quando il bebè inizia a distrarsi, se si ritiene che abbia mangiato abbastanza (almeno metà della dose proposta): potrà toccare la pappa rimasta con le manine e portarla alla bocca, oppure, permettendogli di prendere il cucchiaino, si divertirà a provare a usarlo a modo suo.
Re: Svezzamento
I consigli per preparare il pesce al bambino
Leggero, nutriente e ricco di preziose sostanze nutritive, è l'ideale per le prime pappe del bambino, anche perché è facilmente digeribile
Insalata di pesce
Fresco o surgelato?
Il pesce surgelato è una buona alternativa al prodotto fresco, in quanto non viene privato delle sue proprietà nutrizionali. Al contrario, se il processo di surgelazione avviene in maniera corretta, il pesce offre garanzie igieniche e di conservazione che, talvolta, superano quelle del prodotto fresco. Nel caso si acquisti pesce surgelato, occorre verificare che la catena del freddo non sia stata interrotta: solo, così, infatti, il pesce mantiene inalterate tutte le sue proprietà nutritive: quindi, all’esterno della confezione non deve apparire brina. Una volta scongelato, il pesce non può essere ricongelato e va consumato in giornata. È importante, infine, controllare anche la provenienza sull’apposita etichetta e preferire pesci di origine nazionale o di un paese dell’Unione europea perché sottoposti a controlli rigorosi.
Come prepararlo in casa
Una volta acquistato fresco, il pesce va pulito con cura, eliminando le viscere interne e le squame. Poi, prima di cucinarlo occorre sciacquarlo sotto l’acqua corrente. È preferibile scegliere la cottura a vapore, perché non altera le proprietà nutritive del prodotto e lo rende ancora più digeribile. Per cucinarlo al vapore occorre inserire il pesce nell’apposito cestello e porlo in una pentola con un po’ d’acqua. In genere, la cottura richiede circa 20 minuti. Una volta cotto, si devono eliminare la testa, la coda, le lische e la pelle, dopodiché lo si deve schiacciare con una forchetta e aggiungere alla pappa del bimbo. Se lo si desidera, si può offrire al piccolo anche il pesce cotto al forno: va adagiato in una teglia ricoperta dalla carta da forno senza aggiungere olio e infornato per circa 20 minuti. Se, invece, si acquista pesce surgelato, occorre verificare che la catena del freddo non si sia interrotta, formando brina all’esterno della confezione. In questo caso, potrebbe essersi verificato un deterioramento dell’alimento. Bisogna, inoltre, evitare, di ricongelare un prodotto che ha già iniziato il processo di scongelamento. Il pesce eventualmente avanzato non può essere più conservato e deve essere buttato via.
Leggero, nutriente e ricco di preziose sostanze nutritive, è l'ideale per le prime pappe del bambino, anche perché è facilmente digeribile
Insalata di pesce
Fresco o surgelato?
Il pesce surgelato è una buona alternativa al prodotto fresco, in quanto non viene privato delle sue proprietà nutrizionali. Al contrario, se il processo di surgelazione avviene in maniera corretta, il pesce offre garanzie igieniche e di conservazione che, talvolta, superano quelle del prodotto fresco. Nel caso si acquisti pesce surgelato, occorre verificare che la catena del freddo non sia stata interrotta: solo, così, infatti, il pesce mantiene inalterate tutte le sue proprietà nutritive: quindi, all’esterno della confezione non deve apparire brina. Una volta scongelato, il pesce non può essere ricongelato e va consumato in giornata. È importante, infine, controllare anche la provenienza sull’apposita etichetta e preferire pesci di origine nazionale o di un paese dell’Unione europea perché sottoposti a controlli rigorosi.
Come prepararlo in casa
Una volta acquistato fresco, il pesce va pulito con cura, eliminando le viscere interne e le squame. Poi, prima di cucinarlo occorre sciacquarlo sotto l’acqua corrente. È preferibile scegliere la cottura a vapore, perché non altera le proprietà nutritive del prodotto e lo rende ancora più digeribile. Per cucinarlo al vapore occorre inserire il pesce nell’apposito cestello e porlo in una pentola con un po’ d’acqua. In genere, la cottura richiede circa 20 minuti. Una volta cotto, si devono eliminare la testa, la coda, le lische e la pelle, dopodiché lo si deve schiacciare con una forchetta e aggiungere alla pappa del bimbo. Se lo si desidera, si può offrire al piccolo anche il pesce cotto al forno: va adagiato in una teglia ricoperta dalla carta da forno senza aggiungere olio e infornato per circa 20 minuti. Se, invece, si acquista pesce surgelato, occorre verificare che la catena del freddo non si sia interrotta, formando brina all’esterno della confezione. In questo caso, potrebbe essersi verificato un deterioramento dell’alimento. Bisogna, inoltre, evitare, di ricongelare un prodotto che ha già iniziato il processo di scongelamento. Il pesce eventualmente avanzato non può essere più conservato e deve essere buttato via.
Re: Svezzamento
l pasto completo durante lo svezzamento
Soprattutto dopo i 10 mesi aumenta il fabbisogno nutrizionale del piccolo ed è necessario integrare la sua dieta via via con altri alimenti, sempre seguendo il calendario dello svezzamento indicato dal pediatra
Il pasto completo durante lo svezzamento
Per bambini particolarmente precoci si può frazionare un pasto in primo piatto di pastina o riso asciutti con olio e parmigiano e pomodoro e secondo piatto di carne o pesce o prosciutto cotto. Il formato della pastina sarà sempre più grande. Va tenuto presente che il pranzo e la cena costituiscono rispettivamente il 40 e il 30% dell’apporto calorico giornaliero. Quindi, nel menù il primo piatto sarà previsto tutti i giorni a pranzo e a cena, alternando piatti asciutti con piatti in brodo o passati di verdure. Tale schema può comportare la difficoltà a completare tutto il pasto proposto e quindi non è adatto a tutti i bambini. Se, per esempio, il piccolo si stanca facilmente, rischia di mangiare solo il primo e di saltare il secondo. In questo caso è bene, perciò, continuare ad adottare il piatto unico, in modo da fornire in un solo pasto tutte le sostanze nutrienti di cui il piccolo ha bisogno, aspettando che il piccolo sia pronto per affrontare il pasto completo “come i grandi”.
La sua prima pastasciutta
Intorno ai 10 mesi di vita il bambino la dentizione del bambino comprende, in genere, 8 dentini: gli incisivi laterali superiori e inferiori. E il piccolo è quindi sempre più capace di masticare. Si possono perciò introdurre le prime pastasciuttine. Si versano circa 30 g di pastina per l’infanzia tipo capelli d’angelo dalla consistenza molto fine in 400 ml di acqua bollente e si cuoce per il tempo indicato sulla confezione. Una volta scolata, si condisce la pasta con il pomodoro fresco scottato e pelato, un cucchiaino (5 g) di olio extravergine di oliva crudo e uno di formaggio grattugiato tipo grana. Il condimento per la prima pastasciutta deve essere molto semplice e leggero e da questa età può comprendere anche il pomodoro, introdotto appunto a partire da dieci mesi, in quanto a rischio di allergia nei bambini predisposti). I sughi troppo elaborati, infatti, non sono indicati a questa età, sia perché più difficilmente digeribili dal bambino, sia perché si finirebbe per abituare il piccolo a sapori troppo forti, in una fase in cui il gusto si sta ancora sviluppando. Un’alternativa, altrettanto leggera e facilmente digeribile, al semplice sugo di pomodoro è un “ragù” di verdure miste (per esempio, zucchine, carote e sedano), tritate molto finemente e fatte cuocere con il pomodoro; poi si può condire il tutto con un cucchiaio di olio extravergine di oliva a crudo e uno di formaggio stagionato grattugiato.
Soprattutto dopo i 10 mesi aumenta il fabbisogno nutrizionale del piccolo ed è necessario integrare la sua dieta via via con altri alimenti, sempre seguendo il calendario dello svezzamento indicato dal pediatra
Il pasto completo durante lo svezzamento
Per bambini particolarmente precoci si può frazionare un pasto in primo piatto di pastina o riso asciutti con olio e parmigiano e pomodoro e secondo piatto di carne o pesce o prosciutto cotto. Il formato della pastina sarà sempre più grande. Va tenuto presente che il pranzo e la cena costituiscono rispettivamente il 40 e il 30% dell’apporto calorico giornaliero. Quindi, nel menù il primo piatto sarà previsto tutti i giorni a pranzo e a cena, alternando piatti asciutti con piatti in brodo o passati di verdure. Tale schema può comportare la difficoltà a completare tutto il pasto proposto e quindi non è adatto a tutti i bambini. Se, per esempio, il piccolo si stanca facilmente, rischia di mangiare solo il primo e di saltare il secondo. In questo caso è bene, perciò, continuare ad adottare il piatto unico, in modo da fornire in un solo pasto tutte le sostanze nutrienti di cui il piccolo ha bisogno, aspettando che il piccolo sia pronto per affrontare il pasto completo “come i grandi”.
La sua prima pastasciutta
Intorno ai 10 mesi di vita il bambino la dentizione del bambino comprende, in genere, 8 dentini: gli incisivi laterali superiori e inferiori. E il piccolo è quindi sempre più capace di masticare. Si possono perciò introdurre le prime pastasciuttine. Si versano circa 30 g di pastina per l’infanzia tipo capelli d’angelo dalla consistenza molto fine in 400 ml di acqua bollente e si cuoce per il tempo indicato sulla confezione. Una volta scolata, si condisce la pasta con il pomodoro fresco scottato e pelato, un cucchiaino (5 g) di olio extravergine di oliva crudo e uno di formaggio grattugiato tipo grana. Il condimento per la prima pastasciutta deve essere molto semplice e leggero e da questa età può comprendere anche il pomodoro, introdotto appunto a partire da dieci mesi, in quanto a rischio di allergia nei bambini predisposti). I sughi troppo elaborati, infatti, non sono indicati a questa età, sia perché più difficilmente digeribili dal bambino, sia perché si finirebbe per abituare il piccolo a sapori troppo forti, in una fase in cui il gusto si sta ancora sviluppando. Un’alternativa, altrettanto leggera e facilmente digeribile, al semplice sugo di pomodoro è un “ragù” di verdure miste (per esempio, zucchine, carote e sedano), tritate molto finemente e fatte cuocere con il pomodoro; poi si può condire il tutto con un cucchiaio di olio extravergine di oliva a crudo e uno di formaggio stagionato grattugiato.
Re: Svezzamento
Schema pasti per il bambino dai 10 ai 12 mesi
A questa età si può iniziare a frazionare il pasto in primo e secondo e aumentare un po' le dosi, perché è maggiore il fabbisogno energetico del piccolo
Frappé con biscotti
1° pasto
latte di proseguimento (220-250 ml) + 2-4 biscotti per l’infanzia
2° pasto
Pappa con brodo vegetale o di carne con verdure miste passate (bietola, lattuga, carota, patata, finocchio, sedano, zucchine, fagioli, lenticchie, cipolla, pomodoro, spinaci), semolino di grano o crema multicereali o crema di riso, mais e tapioca (20-25 g) o pastina (2-3 cucchiai), olio extravergine di oliva (2 cucchiaini), un omogeneizzato di carne oppure carne fresca (30-40 g di manzo, coniglio, pollo, tacchino, agnello, maiale) cotta al vapore; frutta: mela, pera o 1/2 banana o un succo di frutta per l’infanzia . In alternativa: primo piatto: pastasciuttina con sugo di pomodoro e olio extravergine d’oliva; secondo piatto: carne fresca (30-40 g di manzo, coniglio, pollo, tacchino, agnello, maiale) cotta al vapore; frutta,
3° pasto
latte di proseguimento (220-250 ml)+ 2-4 biscotti per l’infanzia latte di proseguimento (150-180 ml) e mezzo frutto oppure uno yogurt per l’infanzia + 1 frutto o 2 biscotti per l’infanzia oppure frullato di frutta.
4° pasto
Pappa con brodo vegetale o di carne con verdure miste passate (bietola, lattuga, carota, patata, finocchio, sedano, zucchine, fagioli, lenticchie, cipolla, pomodoro, spinaci), semolino di grano o crema multicereali o crema di riso, mais e tapioca (20-25 g) o pastina (2-3 cucchiai), olio extravergine di oliva (2 cucchiaini), 2 cucchiaini di formaggio grattugiato tipo grana oppure 1 formaggino per l’infanzia oppure stracchino, robiola o groviera (20 g) oppure mozzarella o fordilatte o ricotta di mucca (30 gr) oppure prosciutto cotto o prosciutto crudo o pesce (30-60 g merluzzo, palombo, sogliola, platessa, trota) oppure un vasetto omogeneizzato o tuorlo d’uovo ben cotto (1 cucchiaino ogni 2-3 giorni aumentando gradualmente fino a 2 tuorli a settimana). frutta: mela, pera o 1/2 banana o succo di frutta per l’infanzia. In alternativa: primo piatto: pastina (2-3 cucchiai) con olio extravergine d’oliva (2 cucchiaini). Secondo piatto: un formaggino per l’infanzia; frutta
Lo schema e la quantità dei pasti è indicativa, perché ogni bambino si regola in base alle proprie esigenze e ai propri gusti.
A questa età si può iniziare a frazionare il pasto in primo e secondo e aumentare un po' le dosi, perché è maggiore il fabbisogno energetico del piccolo
Frappé con biscotti
1° pasto
latte di proseguimento (220-250 ml) + 2-4 biscotti per l’infanzia
2° pasto
Pappa con brodo vegetale o di carne con verdure miste passate (bietola, lattuga, carota, patata, finocchio, sedano, zucchine, fagioli, lenticchie, cipolla, pomodoro, spinaci), semolino di grano o crema multicereali o crema di riso, mais e tapioca (20-25 g) o pastina (2-3 cucchiai), olio extravergine di oliva (2 cucchiaini), un omogeneizzato di carne oppure carne fresca (30-40 g di manzo, coniglio, pollo, tacchino, agnello, maiale) cotta al vapore; frutta: mela, pera o 1/2 banana o un succo di frutta per l’infanzia . In alternativa: primo piatto: pastasciuttina con sugo di pomodoro e olio extravergine d’oliva; secondo piatto: carne fresca (30-40 g di manzo, coniglio, pollo, tacchino, agnello, maiale) cotta al vapore; frutta,
3° pasto
latte di proseguimento (220-250 ml)+ 2-4 biscotti per l’infanzia latte di proseguimento (150-180 ml) e mezzo frutto oppure uno yogurt per l’infanzia + 1 frutto o 2 biscotti per l’infanzia oppure frullato di frutta.
4° pasto
Pappa con brodo vegetale o di carne con verdure miste passate (bietola, lattuga, carota, patata, finocchio, sedano, zucchine, fagioli, lenticchie, cipolla, pomodoro, spinaci), semolino di grano o crema multicereali o crema di riso, mais e tapioca (20-25 g) o pastina (2-3 cucchiai), olio extravergine di oliva (2 cucchiaini), 2 cucchiaini di formaggio grattugiato tipo grana oppure 1 formaggino per l’infanzia oppure stracchino, robiola o groviera (20 g) oppure mozzarella o fordilatte o ricotta di mucca (30 gr) oppure prosciutto cotto o prosciutto crudo o pesce (30-60 g merluzzo, palombo, sogliola, platessa, trota) oppure un vasetto omogeneizzato o tuorlo d’uovo ben cotto (1 cucchiaino ogni 2-3 giorni aumentando gradualmente fino a 2 tuorli a settimana). frutta: mela, pera o 1/2 banana o succo di frutta per l’infanzia. In alternativa: primo piatto: pastina (2-3 cucchiai) con olio extravergine d’oliva (2 cucchiaini). Secondo piatto: un formaggino per l’infanzia; frutta
Lo schema e la quantità dei pasti è indicativa, perché ogni bambino si regola in base alle proprie esigenze e ai propri gusti.
Re: Svezzamento
Ricette 10-12 mesi
Pasta con merluzzo e pesto di basilico
Età: da 10 mesi; Difficoltà: media; Lista della spesa: merluzzo norvegese, pasta, sedano, basilico, formaggio grattugiato, olio
Pasta con merluzzo e pesto di basilico
Ingredienti
80 g di merluzzo Norvegese, 60 g di pasta tipo fregola sarda, mezzo sedano bianco, un mazzetto di basilico, un cucchiaio di formaggio grattugiato tipo grana, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva
Preparazione
Lava il sedano e taglialo a rondelle sottili. Fallo cuocere in un cucchiaino di olio per qualche minuto, quindi unisci il merluzzo norvegese e continua a fuoco moderato finché il merluzzo non è ben cotto. Taglia a piccoli pezzi e tieni al caldo. Prepara un pesto di basilico, frullando le foglie con il restante olio e il formaggio tipo grana. Nel frattempo, lessa la pasta per il tempo indicato sulla confezione, scola e unisci al merluzzo. Condisci con il pesto di basilico e servi.
Pasta con merluzzo e pesto di basilico
Età: da 10 mesi; Difficoltà: media; Lista della spesa: merluzzo norvegese, pasta, sedano, basilico, formaggio grattugiato, olio
Pasta con merluzzo e pesto di basilico
Ingredienti
80 g di merluzzo Norvegese, 60 g di pasta tipo fregola sarda, mezzo sedano bianco, un mazzetto di basilico, un cucchiaio di formaggio grattugiato tipo grana, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva
Preparazione
Lava il sedano e taglialo a rondelle sottili. Fallo cuocere in un cucchiaino di olio per qualche minuto, quindi unisci il merluzzo norvegese e continua a fuoco moderato finché il merluzzo non è ben cotto. Taglia a piccoli pezzi e tieni al caldo. Prepara un pesto di basilico, frullando le foglie con il restante olio e il formaggio tipo grana. Nel frattempo, lessa la pasta per il tempo indicato sulla confezione, scola e unisci al merluzzo. Condisci con il pesto di basilico e servi.
Ultima modifica di bonbon il 29 gen 2016, 22:41, modificato 1 volta in totale.
Re: Svezzamento
Ricette 10-12 mesi
100 g di salmone Norvegese fresco, mezza zucchina, mezza patata, un quarto di cipolla, foglie non trattate di limoni, qualche foglia di basilico, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva
Preparazione
Taglia il salmone a cubetti e infilza due spiedini alternando il pesce con le foglie di limone ben lavate. Condisci con mezzo cucchiaino d’olio. Lava le verdure e pela la patata. A parte in una pentola fai soffriggere la cipolla bianca tritata con un altro cucchiaino di olio extravergine d’oliva e aggiungi la patata e la zucchina a cubetti. Aggiungi poi un mestolo d’acqua insieme al basilico e fai cuocere per 15 minuti circa, finché le verdure sono ben cotte. Nel frattempo cuoci in una padella antiaderente gli spiedini. Servi nel piatto gli spiedini con accanto lo stufato di verdure. Attenzione: se il bimbo è piccolo, elimina lo stecchino prima di disporre il pesce nel piatto.
100 g di salmone Norvegese fresco, mezza zucchina, mezza patata, un quarto di cipolla, foglie non trattate di limoni, qualche foglia di basilico, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva
Preparazione
Taglia il salmone a cubetti e infilza due spiedini alternando il pesce con le foglie di limone ben lavate. Condisci con mezzo cucchiaino d’olio. Lava le verdure e pela la patata. A parte in una pentola fai soffriggere la cipolla bianca tritata con un altro cucchiaino di olio extravergine d’oliva e aggiungi la patata e la zucchina a cubetti. Aggiungi poi un mestolo d’acqua insieme al basilico e fai cuocere per 15 minuti circa, finché le verdure sono ben cotte. Nel frattempo cuoci in una padella antiaderente gli spiedini. Servi nel piatto gli spiedini con accanto lo stufato di verdure. Attenzione: se il bimbo è piccolo, elimina lo stecchino prima di disporre il pesce nel piatto.
Re: Svezzamento
Pollo al latte
Età: da 10 mesi; Difficoltà: Bassa; Lista della spesa: pollo, latte, patate, olio extravergine d'oliva
Pollo al latte
Ingredienti
60 g di filetto di pollo, 100 g di latte, una patata piccola, un cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Preparazione
Taglia il filetto di pollo e la patata lavata e sbucciata a dadini. Fai scaldare in una padella antiaderente l’olio con un cucchiaio d’acqua e fai scottare la carne per un minuto. Aggiungi quindi la patata e copri con il latte e con 100 ml di acqua. Cuoci per circa 20 minuti, aggiungendo altro latte se asciuga troppo, in quanto deve formarsi una crema. A cottura ultimata, servi nel piatto coprendo la carne con tutto il suo sughino. Per i più grandi, si può aggiungere un po’ di pepe o erbe aromatiche.
Età: da 10 mesi; Difficoltà: Bassa; Lista della spesa: pollo, latte, patate, olio extravergine d'oliva
Pollo al latte
Ingredienti
60 g di filetto di pollo, 100 g di latte, una patata piccola, un cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Preparazione
Taglia il filetto di pollo e la patata lavata e sbucciata a dadini. Fai scaldare in una padella antiaderente l’olio con un cucchiaio d’acqua e fai scottare la carne per un minuto. Aggiungi quindi la patata e copri con il latte e con 100 ml di acqua. Cuoci per circa 20 minuti, aggiungendo altro latte se asciuga troppo, in quanto deve formarsi una crema. A cottura ultimata, servi nel piatto coprendo la carne con tutto il suo sughino. Per i più grandi, si può aggiungere un po’ di pepe o erbe aromatiche.
Re: Svezzamento
Pomodoro ripieno
Età: da 10 mesi; Difficoltà: bassa; Lista della spesa: pomodoro, carne trita, pangrattato, olio extravergine d'oliva, formaggio stagionato, prezzemolo
Pomodoro ripieno
Ingredienti
Un pomodoro da insalata, 40 g di carne trita, un cucchiaio di pangrattato, un cucchiaino di olio extravergine d’oliva, un cucchiaino di formaggio grattugiato tipo grana, un rametto di prezzemolo
Preparazione
Lava bene il pomodoro, asciugalo e togli la parte alta (tenendola da parte). Elimina con un cucchiaio la polpa interna del pomodoro e mettila nel bicchiere del frullatore insieme alla carne trita, alle foglioline di prezzemolo ben lavate, al pangrattato, al formaggio grana e all’olio. Frulla il tutto e poi versa la crema ottenuta nelle due parti del pomodoro. Copri con la parte alta del pomodoro. Cuoci al vapore per circa 30 minuti e servi al bimbo caldo o tiepido.
Età: da 10 mesi; Difficoltà: bassa; Lista della spesa: pomodoro, carne trita, pangrattato, olio extravergine d'oliva, formaggio stagionato, prezzemolo
Pomodoro ripieno
Ingredienti
Un pomodoro da insalata, 40 g di carne trita, un cucchiaio di pangrattato, un cucchiaino di olio extravergine d’oliva, un cucchiaino di formaggio grattugiato tipo grana, un rametto di prezzemolo
Preparazione
Lava bene il pomodoro, asciugalo e togli la parte alta (tenendola da parte). Elimina con un cucchiaio la polpa interna del pomodoro e mettila nel bicchiere del frullatore insieme alla carne trita, alle foglioline di prezzemolo ben lavate, al pangrattato, al formaggio grana e all’olio. Frulla il tutto e poi versa la crema ottenuta nelle due parti del pomodoro. Copri con la parte alta del pomodoro. Cuoci al vapore per circa 30 minuti e servi al bimbo caldo o tiepido.