Valutazione e selezione degli ovociti per la fecondazione
Inviato: 27 lug 2015, 12:40
Valutazione e selezione degli ovociti per la fecondazione in vitro
In cicli di fecondazione in vitro è molto importante riuscire ad ottenere dalla stimolazione ovociti di ottima qualità, dato che quelli immaturi o di scarsa qualità daranno origine a mancate fecondazioni o a embrioni con scarsa possibilità di impianto e di una gravidanza che continui.
Per avere questi risultati è molto importante la valutazione preliminare della paziente (per poter assegnare un protocollo personalizzato), il monitoraggio ecografico e ormonale e la scelta corretta del momento per la somministrazione dell’HCG per indurre l’ovulazione.
Vediamo come si formano gli ovociti.
Il processo in base al quale si formano ovociti e spermatozoi viene detto gametogenesi. Durante la vita embrionale le cellule primordiali migrano verso le gonadi (ossia testicolo e ovaie), dove iniziano a dividersi: da una cellula madre si formano due cellule figlie con stesse caratteristiche e stesso numero di cromosomi (46). Questo tipo di divisione viene detta mitotica e termina prima della nascita, quando inizia la divisione meiotica. Le cellule figlie che si formeranno da ora in poi avranno solo 23 cromosomi ciascuna. Questo corredo cromosomico è detto aploide.
Il ciclo mestruale funziona grazie all’azione fondamentalmente di due ormoni: l’FSH e l’LH (vedi schede Dosaggi ormonali e Il ciclo mestruale). All’inizio del ciclo l’ormone FSH permetterà la crescita del follicolo. Intorno alla metà del ciclo un picco dell’ormone LH permetterà all’ovocita contenuto del follicolo di maturare e farà scattare l’ovulazione. Dalla sua formazione l’ovocita infatti si era mantenuto all’interno del follicolo antrale in condizione di arresto. Questa fase è estremamente importante, in quanto grazie alla maturazione l’ovocita sarà in grado di interagire con lo spermatozoo che entrerà al suo interno, bloccando l’ingresso di altri spermatozoi e attivando tutte quelle azioni che porteranno alla fusione del DNA materno con quello paterno.
E’ per questo motivo che la valutazione degli ovociti in sede di fertilizzazione è così rilevante per la riuscita di un ciclo di fecondazione in vitro. Gli ovociti fertilizzati troppo presto possono non permettere la fecondazione oppure fecondarsi in modo non normale.
Per valutare la morfologia degli ovociti si usa uno strumento che si chiama stereomicroscopio, che consente un sufficiente ingrandimento e mantiene la temperatura costante tramite una piastra riscaldata. Allo stadio attuale questo tipo di osservazione rimane l’unica possibile.
In generale la maggior parte degli ovociti prelevati saranno ad uno stadio di maturazione ottimale (metafase II), una parte saranno immaturi e la parte restante avranno già iniziato il processo di deterioramento detto atresia.
In cicli di fecondazione in vitro è molto importante riuscire ad ottenere dalla stimolazione ovociti di ottima qualità, dato che quelli immaturi o di scarsa qualità daranno origine a mancate fecondazioni o a embrioni con scarsa possibilità di impianto e di una gravidanza che continui.
Per avere questi risultati è molto importante la valutazione preliminare della paziente (per poter assegnare un protocollo personalizzato), il monitoraggio ecografico e ormonale e la scelta corretta del momento per la somministrazione dell’HCG per indurre l’ovulazione.
Vediamo come si formano gli ovociti.
Il processo in base al quale si formano ovociti e spermatozoi viene detto gametogenesi. Durante la vita embrionale le cellule primordiali migrano verso le gonadi (ossia testicolo e ovaie), dove iniziano a dividersi: da una cellula madre si formano due cellule figlie con stesse caratteristiche e stesso numero di cromosomi (46). Questo tipo di divisione viene detta mitotica e termina prima della nascita, quando inizia la divisione meiotica. Le cellule figlie che si formeranno da ora in poi avranno solo 23 cromosomi ciascuna. Questo corredo cromosomico è detto aploide.
Il ciclo mestruale funziona grazie all’azione fondamentalmente di due ormoni: l’FSH e l’LH (vedi schede Dosaggi ormonali e Il ciclo mestruale). All’inizio del ciclo l’ormone FSH permetterà la crescita del follicolo. Intorno alla metà del ciclo un picco dell’ormone LH permetterà all’ovocita contenuto del follicolo di maturare e farà scattare l’ovulazione. Dalla sua formazione l’ovocita infatti si era mantenuto all’interno del follicolo antrale in condizione di arresto. Questa fase è estremamente importante, in quanto grazie alla maturazione l’ovocita sarà in grado di interagire con lo spermatozoo che entrerà al suo interno, bloccando l’ingresso di altri spermatozoi e attivando tutte quelle azioni che porteranno alla fusione del DNA materno con quello paterno.
E’ per questo motivo che la valutazione degli ovociti in sede di fertilizzazione è così rilevante per la riuscita di un ciclo di fecondazione in vitro. Gli ovociti fertilizzati troppo presto possono non permettere la fecondazione oppure fecondarsi in modo non normale.
Per valutare la morfologia degli ovociti si usa uno strumento che si chiama stereomicroscopio, che consente un sufficiente ingrandimento e mantiene la temperatura costante tramite una piastra riscaldata. Allo stadio attuale questo tipo di osservazione rimane l’unica possibile.
In generale la maggior parte degli ovociti prelevati saranno ad uno stadio di maturazione ottimale (metafase II), una parte saranno immaturi e la parte restante avranno già iniziato il processo di deterioramento detto atresia.