Genetica: la sindrome di Turner
Inviato: 02 ago 2015, 22:10
La sindrome di Turner o disgenesia gonadica è una patologia di origine cromosomica che riguarda solo gli individui di sesso femminile. E’ dovuta ad una anomalia del cromosoma sessuale X e colpisce in media una bimba su 2000-2500 nate. Sembra che questa condizione cromosomica sia di origine casuale e non dipenda dalla madre o dal padre.
Com’è noto, la caratteristica femminile è quella di avere due cromosomi sessuali di tipo X (mentre i maschi ne hanno uno X e uno Y). Le bimbe affette dalla sindrome di Turner sono prive di un intero cromosoma X in ciascuna cellula (30-40% dei casi) oppure (60-70% dei casi) presentano forme in cui alcune cellule mancano di uno dei cromosomi mentre altre ne hanno una duplice copia oppure ancora uno dei due cromosomi è danneggiato. Si ritiene che il 10% degli aborti spontanei riguardi feti che presentano l’assenza di un cromosoma X (cariotipo 45,X).
La sintomatologia della sindrome è meno evidente nei soggetti che presentano le forme a mosaico oppure danneggiamenti del cromosoma, più grave in quelli che mancano del cromosoma.
Tipici segni riguardano il viso, che presenta le palpebre superiori abbassate (ptosi) e una plica cutanea che si estende tra la palpebra superiore e l’inferiore (epicanto). Le orecchie inoltre sono spesso grandi e impiantate più in basso rispetto alla norma, il collo è spesso corto, il torace è largo e presenta i capezzoli molto distanziati. Tipica è la forma dello scheletro, con un’alterazione dell’osso del gomito detta cubito valgo, anomalie dell’avambraccio (segno di Madelung), spesso scoliosi, quarto e quinto dito della mano e del piede a volte più corti del normale). La scarsa produzione di ormoni fa si che spesso l’età ossea sia inferiore a quella reale.
Per quanto riguarda gli organi interni, quelli maggiormente colpiti sono a carico dell’apparato cardiovascolare. Questa condizione riguarda il 25% delle nate con la sindrome. Le anomalie congenite interessano di preferenza il cuore sinistro, ma possono anche riguardare il destro. Con le diagnosi prenatali è possibile individuare per via ecografica alcuni segnali che possono far pensare alla sindrome di Turner. Le problematiche cardiache sono oggi risolte chirurgicamente.
I soggetti con sindrome di Turner hanno anche un’aumentata incidenza di dilatazione dell’aorta, anche quando non presentano altri fattori di predisposizione come l’ipertensione o la cardiopatia congenita. La carenza di ormoni estrogeni potrebbe anche essere responsabile di difetti delle pareti arteriose. Nel 50% delle pazienti adulte si ha pressione alta, condizione che si manifesta molto precocemente.
E’ maggiormente frequente rispetto alla popolazione generale anche l’incidenza di malformazioni dellìapparato urinario (30% dei casi). L’anomalia più frequente è il rene a ferro di cavallo, anche se non sempre comporta problemi di funzionalità. Il 15% delle pazienti presenta problematiche a livello di pelvi o uretere, che in alcuni casi possono essere risolti per via chirurgica.
Le donne affette dalla sindrome hanno una predisposizione anche a problematiche dell’orecchio medio e interno. Vanno tenute sotto controllo le otiti, perché potrebbero degenerare in problemi audiologici.
Si osserva inoltre una maggiore frequenza delle malattie autoimmuni, in particolare della celiachia.
Com’è noto, la caratteristica femminile è quella di avere due cromosomi sessuali di tipo X (mentre i maschi ne hanno uno X e uno Y). Le bimbe affette dalla sindrome di Turner sono prive di un intero cromosoma X in ciascuna cellula (30-40% dei casi) oppure (60-70% dei casi) presentano forme in cui alcune cellule mancano di uno dei cromosomi mentre altre ne hanno una duplice copia oppure ancora uno dei due cromosomi è danneggiato. Si ritiene che il 10% degli aborti spontanei riguardi feti che presentano l’assenza di un cromosoma X (cariotipo 45,X).
La sintomatologia della sindrome è meno evidente nei soggetti che presentano le forme a mosaico oppure danneggiamenti del cromosoma, più grave in quelli che mancano del cromosoma.
Tipici segni riguardano il viso, che presenta le palpebre superiori abbassate (ptosi) e una plica cutanea che si estende tra la palpebra superiore e l’inferiore (epicanto). Le orecchie inoltre sono spesso grandi e impiantate più in basso rispetto alla norma, il collo è spesso corto, il torace è largo e presenta i capezzoli molto distanziati. Tipica è la forma dello scheletro, con un’alterazione dell’osso del gomito detta cubito valgo, anomalie dell’avambraccio (segno di Madelung), spesso scoliosi, quarto e quinto dito della mano e del piede a volte più corti del normale). La scarsa produzione di ormoni fa si che spesso l’età ossea sia inferiore a quella reale.
Per quanto riguarda gli organi interni, quelli maggiormente colpiti sono a carico dell’apparato cardiovascolare. Questa condizione riguarda il 25% delle nate con la sindrome. Le anomalie congenite interessano di preferenza il cuore sinistro, ma possono anche riguardare il destro. Con le diagnosi prenatali è possibile individuare per via ecografica alcuni segnali che possono far pensare alla sindrome di Turner. Le problematiche cardiache sono oggi risolte chirurgicamente.
I soggetti con sindrome di Turner hanno anche un’aumentata incidenza di dilatazione dell’aorta, anche quando non presentano altri fattori di predisposizione come l’ipertensione o la cardiopatia congenita. La carenza di ormoni estrogeni potrebbe anche essere responsabile di difetti delle pareti arteriose. Nel 50% delle pazienti adulte si ha pressione alta, condizione che si manifesta molto precocemente.
E’ maggiormente frequente rispetto alla popolazione generale anche l’incidenza di malformazioni dellìapparato urinario (30% dei casi). L’anomalia più frequente è il rene a ferro di cavallo, anche se non sempre comporta problemi di funzionalità. Il 15% delle pazienti presenta problematiche a livello di pelvi o uretere, che in alcuni casi possono essere risolti per via chirurgica.
Le donne affette dalla sindrome hanno una predisposizione anche a problematiche dell’orecchio medio e interno. Vanno tenute sotto controllo le otiti, perché potrebbero degenerare in problemi audiologici.
Si osserva inoltre una maggiore frequenza delle malattie autoimmuni, in particolare della celiachia.