forse mi prenderete per matta, la mia domanda è un pò stupida, ma sono successe un pò di cose nelle prime settimane da farmi diventare un pò floet.gif
ansiosa...
i casi che ho letto in questo topic riguardano il contatto diretto con persone sottoposte a chemio e radio.
la mia domanda è questa: una terza persona può costituire un veicolo di passaggio?
vi spiego. hanno da poco operato mio zio per un tumore maligno.
adesso faranno l'istologico e altre tac per vedere se il tumore si è esteso, e se e a quale terapia deve essere sottoposto.
io nn andrò in ospedale a trovarlo per vari motivi, ma mia mamma ovviamente tutti i giorni è lì.
potrebbe farmi male vedere lei quando torna dall'ospedale?
potrebbe essere "portatrice" di qualche raggio nocivo o sto diventando davvero paranoica?
Contatti con persone sotto chemio/radioterapia
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Re: Contatti con persone sotto chemio/radioterapia
Guarda io ho chiesto più volte a vari medici, radiologi, oncologi, medici nucleari ecc... e la risposta è stata un coro unanime: per la chemioterapia non ci sono problemi anche stando vicini direttamente alla persona in cura, per la tac o radiografie o radioterapie neppure, perchè l'effetto radioattivo termina immediatamente, per la PET è diverso: occorre aspettare 12 ore (mi hanno specificato che è del tutto inutile aspettare 24 ore perchè l'elemento radioattivo decade anche prima di 12 ore..). Dal momento che a me hanno dato queste informazioni con certezza assoluta, io non ho mai preso alcuna precauzione e anche mio figlio piccolo è stato insieme al parente in cura senza problemi.
A maggior ragione poi credo con la persona che fa solo da tramite.. Io starei tranquilla. Però quello che mi sento di consigliarti è di chiedere direttamente ai medici che hanno in cura tuo zio (e non al medico di famiglia che spesso non conosce bene questa materia).
A maggior ragione poi credo con la persona che fa solo da tramite.. Io starei tranquilla. Però quello che mi sento di consigliarti è di chiedere direttamente ai medici che hanno in cura tuo zio (e non al medico di famiglia che spesso non conosce bene questa materia).