Svezzamento
Re: Svezzamento
Passato di borlotti
Età: da 10 mesi; Difficoltà: Facile
Passato di borlotti
Ingredienti
100 g di fagioli borlotti freschi, due pomodorini, mezza patata, un pezzo di carota, di sedano e di cipolla, un rametto di rosmarino, un cucchiaio di pastina per bambini, un cucchiaino di olio extravergine d’oliva e uno di formaggio grattugiato
Preparazione
Taglia a pezzi i pomodorini, eliminando la buccia e i semi. Lava, pela e trita la mezza patata e i pezzi di carota, sedano e cipolla. Metti il tutto in una pentola, aggiungi il rametto di rosmarino intero e i fagioli borlotti freschi.
Copri d’acqua, porta a bollore e fai cuocere per una quarantina di minuti a fuoco basso, chiudendo parzialmente con un coperchio. I fagioli devono risultare morbidi, altrimenti proseguire la cottura.
Elimina il rosmarino, passa il tutto con il passaverdure e rimetti nella pentola. Versa la pastina e cuoci per il tempo indicato sulla confezione, aggiungendo eventualmente un po’ di acqua calda.
Versa nel piatto, condisci con l’olio e il formaggio e fai intiepidire prima di servire al bimbo.
Età: da 10 mesi; Difficoltà: Facile
Passato di borlotti
Ingredienti
100 g di fagioli borlotti freschi, due pomodorini, mezza patata, un pezzo di carota, di sedano e di cipolla, un rametto di rosmarino, un cucchiaio di pastina per bambini, un cucchiaino di olio extravergine d’oliva e uno di formaggio grattugiato
Preparazione
Taglia a pezzi i pomodorini, eliminando la buccia e i semi. Lava, pela e trita la mezza patata e i pezzi di carota, sedano e cipolla. Metti il tutto in una pentola, aggiungi il rametto di rosmarino intero e i fagioli borlotti freschi.
Copri d’acqua, porta a bollore e fai cuocere per una quarantina di minuti a fuoco basso, chiudendo parzialmente con un coperchio. I fagioli devono risultare morbidi, altrimenti proseguire la cottura.
Elimina il rosmarino, passa il tutto con il passaverdure e rimetti nella pentola. Versa la pastina e cuoci per il tempo indicato sulla confezione, aggiungendo eventualmente un po’ di acqua calda.
Versa nel piatto, condisci con l’olio e il formaggio e fai intiepidire prima di servire al bimbo.
Re: Svezzamento
Polpette vegetali
Età: da 12 mesi; Difficoltà: Media
Polpette vegetali
Ingredienti
Una zucchina, una carota, 4 patate medie, un uovo, 4 cucchiai di pangrattato, 5 cucchiai di formaggio grattugiato tipo grana, un pizzico di sale
Preparazione
Lava tutte le verdure, spunta la carota e la zucchina, pela le patate e la carota. Cuoci quindi tutto al vapore per una ventina di minuti, finché risultano abbastanza morbide.
Schiaccia il tutto con una forchetta o con il frullatore, quindi metti in una ciotola con l’uovo, il formaggio e il sale. Mescola bene e con le mani fai tante palline rotonde.
Passa le polpettine nel pangrattato e poi adagiale su una teglia ricoperta da carta da forno. Cuocile quindi in forno già caldo a 180° C per 15 minuti.
Età: da 12 mesi; Difficoltà: Media
Polpette vegetali
Ingredienti
Una zucchina, una carota, 4 patate medie, un uovo, 4 cucchiai di pangrattato, 5 cucchiai di formaggio grattugiato tipo grana, un pizzico di sale
Preparazione
Lava tutte le verdure, spunta la carota e la zucchina, pela le patate e la carota. Cuoci quindi tutto al vapore per una ventina di minuti, finché risultano abbastanza morbide.
Schiaccia il tutto con una forchetta o con il frullatore, quindi metti in una ciotola con l’uovo, il formaggio e il sale. Mescola bene e con le mani fai tante palline rotonde.
Passa le polpettine nel pangrattato e poi adagiale su una teglia ricoperta da carta da forno. Cuocile quindi in forno già caldo a 180° C per 15 minuti.
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Re: Svezzamento
Omelette verde
Età: da 12 mesi; Difficoltà: Facile
Omelette verde
Ingredienti
Un uovo, 40 g di piattoni, 20 g di mozzarella, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale
Preparazione
Lava, spunta e taglia a pezzi i piattoni e lessali per almeno 10 minuti, finché risultano morbidi. Ungi una padella antiaderente con l’olio e quando è caldo versavi l’uovo sbattuto con il sale e cuoci per 5 minuti per parte.
Taglia a dadini la mozzarella, togli l’omelette dal fuoco e posala su un foglio di carta stagnola.
Disponi al centro i piattoni e la mozzarella a dadini, richiudila e avvolgi nel resto della stagnola. Fai insaporire l’omelette per qualche minuto prima di servirla al piccolo.
Età: da 12 mesi; Difficoltà: Facile
Omelette verde
Ingredienti
Un uovo, 40 g di piattoni, 20 g di mozzarella, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale
Preparazione
Lava, spunta e taglia a pezzi i piattoni e lessali per almeno 10 minuti, finché risultano morbidi. Ungi una padella antiaderente con l’olio e quando è caldo versavi l’uovo sbattuto con il sale e cuoci per 5 minuti per parte.
Taglia a dadini la mozzarella, togli l’omelette dal fuoco e posala su un foglio di carta stagnola.
Disponi al centro i piattoni e la mozzarella a dadini, richiudila e avvolgi nel resto della stagnola. Fai insaporire l’omelette per qualche minuto prima di servirla al piccolo.
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Re: Svezzamento
Spiedini di uva e formaggio
Età: da 12 mesi; Difficoltà: Facile
Spiedini di uva e formaggio
Ingredienti
10 chicchi d’uva bianchi e rossi, 25 g di formaggio tipo emmenthal, 25 g di fontina, un cucchiaino di miele d’acacia
Preparazione
Lava bene i chicchi d’uva e asciugali con carta da cucina.
Taglia i due tipi di formaggio a dadini di uguale spessore. Prepara gli spiedini infilzando un chicco d’uva bianco, uno rosso e un pezzetto di formaggio, fino a finire tutti gli ingredienti.
Metti gli spiedini nel piatto e versavi sopra il miele, avendo cura di distribuirlo su tutti e due gli spiedini. Servi al bimbo, aiutandolo a togliere il bastoncino di legno senza che si faccia male.
Età: da 12 mesi; Difficoltà: Facile
Spiedini di uva e formaggio
Ingredienti
10 chicchi d’uva bianchi e rossi, 25 g di formaggio tipo emmenthal, 25 g di fontina, un cucchiaino di miele d’acacia
Preparazione
Lava bene i chicchi d’uva e asciugali con carta da cucina.
Taglia i due tipi di formaggio a dadini di uguale spessore. Prepara gli spiedini infilzando un chicco d’uva bianco, uno rosso e un pezzetto di formaggio, fino a finire tutti gli ingredienti.
Metti gli spiedini nel piatto e versavi sopra il miele, avendo cura di distribuirlo su tutti e due gli spiedini. Servi al bimbo, aiutandolo a togliere il bastoncino di legno senza che si faccia male.
Re: Svezzamento
Polpette di ricotta e prosciutto
Età: da 10 mesi; Difficoltà: Facile
Polpette di ricotta e prosciutto
Ingredienti
400 g di ricotta, 150 g di prosciutto cotto, un uovo, 3-4 cucchiai di pangrattato, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale (dopo l’anno)
Preparazione
In una ciotola capiente unisci la ricotta, il prosciutto cotto tritato grossolanamente, l’uovo ed eventualmente il sale. Mescola bene fino a formare un impasto omogeneo.
Con le mani fai delle polpette da passare poi in un piatto con il pangrattato così da impanarle leggermente.
Cuoci le polpette in una padella con l’olio caldissimo, fai intiepidire e servi al bimbo.
Età: da 10 mesi; Difficoltà: Facile
Polpette di ricotta e prosciutto
Ingredienti
400 g di ricotta, 150 g di prosciutto cotto, un uovo, 3-4 cucchiai di pangrattato, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale (dopo l’anno)
Preparazione
In una ciotola capiente unisci la ricotta, il prosciutto cotto tritato grossolanamente, l’uovo ed eventualmente il sale. Mescola bene fino a formare un impasto omogeneo.
Con le mani fai delle polpette da passare poi in un piatto con il pangrattato così da impanarle leggermente.
Cuoci le polpette in una padella con l’olio caldissimo, fai intiepidire e servi al bimbo.
Re: Svezzamento
Prime pappe a 4 mesi di età per l’alimentazione del bambino
Secondo gli esperti i bambini devono iniziare molto presto a assaggiare il cibo degli adulti. Così si può saltare la fase delle pappe e del cucchiaio
Prime pappe a 4 mesi di età per l’alimentazione del bambino
A tavola con i grandi per le prime pappe già a partire dai 4 mesi di età. Lo consigliano gli esperti Mauro Destino, biologo, docente in Scienze della Nutrizione all’Università di Camerino, e Federico Marolla, pediatra, autori del libro “Mangiare per crescere. Consigli per genitori in gamba”, Il pensiero scientifico editore.
A tavola con tutta la famiglia
Secondo i loro studi, infatti, per favorire il corretto rapportarsi del bambino al cibo, è importante che fin dall’età di 4 mesi il piccolo venga messo a tavola con tutta la famiglia e che assista mentre la mamma o il papà cucinano e preparano i piatti. Così può abituarsi ai profumi e ai sapori del cibo “da grandi” e non avrà difficoltà a iniziare ad assaggiare le varie pietanze quando gli verranno proposte le prime pappe.
Fondamentale per lo sviluppo
Secondo le neuroscienze, infatti, il meccanismo del vedere e del sentire con tutti gli organi di senso è indispensabile per l’apprendimento. I neuroni specchio, quando vedono fare una determinata azione, imparano, capiscono, interpretano e rifanno ciò che vedono compiere. “Già dai 4 mesi, quando i bimbi iniziano a stare a terra sul tappetone, ad afferrare bene gli oggetti – scrivono gli autori – tenete il bambino a tavola con voi, fategli sentire i rumori della cucina, gli odori dei cibi, fategli vedere quando apparecchiate e come mangiate, in modo tale da renderlo partecipe di ogni gesto” anche solo come viene condita la pasta fumante che profuma di sugo al pomodoro e come viene portata alla bocca il boccone: assistendo, il bimbo impara tramite occhi naso e orecchie.
Guardando, impara
Questo è anche uno dei principi della teoria dell’autosvezzamento, o Baby Led Weaning, che va per la maggiore in Gran Bretagna e in Nuova Zelanda, secondo cui il bambino, già partire dall’età di sei mesi, è in grado di alimentarsi da solo, saltando a piè pari la fase delle prime pappe offerte con il cucchiaino. Gli esperti offrono molti consigli pratici legati alle diverse fasi della vita del bambino e, in più, suggeriscono ai genitori a corto di idee anche ricette gustose a prova di bebè inappetente. “Mangiare per crescere” è perfetto per mamme e papà che si ritrovano spiazzati davanti ai comportamenti dei loro figli, quando, per esempio, arricciano il naso davanti a certi alimenti o non si lasciano convincere a nessun costo a provare nuovi sapori, ma chiedono di mangiare sempre le stesse cose. Gli esperti nel loro studio propongono interpretazioni dei comportamenti dei più piccoli e suggeriscono strategie utili per la soluzione dei problemi.
Secondo gli esperti i bambini devono iniziare molto presto a assaggiare il cibo degli adulti. Così si può saltare la fase delle pappe e del cucchiaio
Prime pappe a 4 mesi di età per l’alimentazione del bambino
A tavola con i grandi per le prime pappe già a partire dai 4 mesi di età. Lo consigliano gli esperti Mauro Destino, biologo, docente in Scienze della Nutrizione all’Università di Camerino, e Federico Marolla, pediatra, autori del libro “Mangiare per crescere. Consigli per genitori in gamba”, Il pensiero scientifico editore.
A tavola con tutta la famiglia
Secondo i loro studi, infatti, per favorire il corretto rapportarsi del bambino al cibo, è importante che fin dall’età di 4 mesi il piccolo venga messo a tavola con tutta la famiglia e che assista mentre la mamma o il papà cucinano e preparano i piatti. Così può abituarsi ai profumi e ai sapori del cibo “da grandi” e non avrà difficoltà a iniziare ad assaggiare le varie pietanze quando gli verranno proposte le prime pappe.
Fondamentale per lo sviluppo
Secondo le neuroscienze, infatti, il meccanismo del vedere e del sentire con tutti gli organi di senso è indispensabile per l’apprendimento. I neuroni specchio, quando vedono fare una determinata azione, imparano, capiscono, interpretano e rifanno ciò che vedono compiere. “Già dai 4 mesi, quando i bimbi iniziano a stare a terra sul tappetone, ad afferrare bene gli oggetti – scrivono gli autori – tenete il bambino a tavola con voi, fategli sentire i rumori della cucina, gli odori dei cibi, fategli vedere quando apparecchiate e come mangiate, in modo tale da renderlo partecipe di ogni gesto” anche solo come viene condita la pasta fumante che profuma di sugo al pomodoro e come viene portata alla bocca il boccone: assistendo, il bimbo impara tramite occhi naso e orecchie.
Guardando, impara
Questo è anche uno dei principi della teoria dell’autosvezzamento, o Baby Led Weaning, che va per la maggiore in Gran Bretagna e in Nuova Zelanda, secondo cui il bambino, già partire dall’età di sei mesi, è in grado di alimentarsi da solo, saltando a piè pari la fase delle prime pappe offerte con il cucchiaino. Gli esperti offrono molti consigli pratici legati alle diverse fasi della vita del bambino e, in più, suggeriscono ai genitori a corto di idee anche ricette gustose a prova di bebè inappetente. “Mangiare per crescere” è perfetto per mamme e papà che si ritrovano spiazzati davanti ai comportamenti dei loro figli, quando, per esempio, arricciano il naso davanti a certi alimenti o non si lasciano convincere a nessun costo a provare nuovi sapori, ma chiedono di mangiare sempre le stesse cose. Gli esperti nel loro studio propongono interpretazioni dei comportamenti dei più piccoli e suggeriscono strategie utili per la soluzione dei problemi.
Re: Svezzamento
Pastina al sugo di sogliola
Età: da 8 mesi; Difficoltà: Facile
Pastina al sugo di sogliola
Ingredienti
2 cucchiai di pastina per bambini, 40 g di filetto di sogliola, 40 g di spinaci, 200 ml di brodo vegetale, un cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Preparazione
Pulisci bene gli spinaci eliminando tutta la terra eventualmente presente e cuocili al vapore per 15 minuti insieme al filetto di sogliola giù pulito. Trita il tutto, mescola e condisci con l’olio. Mantieni al caldo.
Fai bollire il brodo vegetale, versa la pastina e cuoci per il tempo indicato sulla confezione (in genere 5-6 minuti).
Versa la pasta nel piatto, condisci con il sugo di spinaci e sogliola, mescola bene e servi al bimbo. Se risulta troppo asciutta, aggiungi ancora un po’ di brodo vegetale.
Età: da 8 mesi; Difficoltà: Facile
Pastina al sugo di sogliola
Ingredienti
2 cucchiai di pastina per bambini, 40 g di filetto di sogliola, 40 g di spinaci, 200 ml di brodo vegetale, un cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Preparazione
Pulisci bene gli spinaci eliminando tutta la terra eventualmente presente e cuocili al vapore per 15 minuti insieme al filetto di sogliola giù pulito. Trita il tutto, mescola e condisci con l’olio. Mantieni al caldo.
Fai bollire il brodo vegetale, versa la pastina e cuoci per il tempo indicato sulla confezione (in genere 5-6 minuti).
Versa la pasta nel piatto, condisci con il sugo di spinaci e sogliola, mescola bene e servi al bimbo. Se risulta troppo asciutta, aggiungi ancora un po’ di brodo vegetale.
Re: Svezzamento
Macedonia profumata
Età: da 10 mesi; Difficoltà: Facile
Macedonia profumata
Ingredienti
Una pesca, una prugna, mezza banana, un biscotto per bambini, un cucchiaio di yogurt bianco, una fogliolina di menta
Preparazione
Lava, sbuccia e togli il nocciolo alla pesca e alla prugna. Taglia in due la banana e sbucciane metà. Riduci la frutta a pezzettini più o meno grandi in base ai gusti del bambino e poni il tutto in una ciotola.
Sbriciola il biscotto in una tazzina e scioglilo nello yogurt. Versa il tutto sulla frutta, aggiungi la fogliolina di menta ben lavata e mescola il tutto.
Fai insaporire per una decina di minuti prima di servire al bimbo.
Età: da 10 mesi; Difficoltà: Facile
Macedonia profumata
Ingredienti
Una pesca, una prugna, mezza banana, un biscotto per bambini, un cucchiaio di yogurt bianco, una fogliolina di menta
Preparazione
Lava, sbuccia e togli il nocciolo alla pesca e alla prugna. Taglia in due la banana e sbucciane metà. Riduci la frutta a pezzettini più o meno grandi in base ai gusti del bambino e poni il tutto in una ciotola.
Sbriciola il biscotto in una tazzina e scioglilo nello yogurt. Versa il tutto sulla frutta, aggiungi la fogliolina di menta ben lavata e mescola il tutto.
Fai insaporire per una decina di minuti prima di servire al bimbo.
Re: Svezzamento
polpettone freddo
Età: da 12 mesi; Difficoltà: Facile
polpettone freddo
Ingredienti
250 g di patate, 60 g di tonno fresco, 1 cucchiaino di salsa di pomodoro, un cucchiaino di maionese fatta in casa, 3 cucchiaini di olio d’oliva, un paio di fettine di limone
Preparazione
Lessa le patate con la buccia, quindi pelale e passale con lo schiacciapatate. Fai raffreddare.
Lessa il tonno, tritalo e uniscilo alle patate. Aggiungi l’olio e la salsa di pomodoro.
Amalgama bene con le mani e forma il polpettone.
Avvolgilo con la carta d’alluminio e riponilo in frigorifero per almeno due ore.
Guarnisci, se vuoi, con le due fettine di limone e la maionese prima di darlo al piccolo.
Età: da 12 mesi; Difficoltà: Facile
polpettone freddo
Ingredienti
250 g di patate, 60 g di tonno fresco, 1 cucchiaino di salsa di pomodoro, un cucchiaino di maionese fatta in casa, 3 cucchiaini di olio d’oliva, un paio di fettine di limone
Preparazione
Lessa le patate con la buccia, quindi pelale e passale con lo schiacciapatate. Fai raffreddare.
Lessa il tonno, tritalo e uniscilo alle patate. Aggiungi l’olio e la salsa di pomodoro.
Amalgama bene con le mani e forma il polpettone.
Avvolgilo con la carta d’alluminio e riponilo in frigorifero per almeno due ore.
Guarnisci, se vuoi, con le due fettine di limone e la maionese prima di darlo al piccolo.
Re: Svezzamento
Come si sviluppa il senso del gusto
Il senso del gusto è innato solo in parte. Ecco com’è alla nascita e come si affina durante i primi anni di vita
Come si sviluppa il senso del gusto
Quasi tutti sanno che alla nascita il bebè vede solo delle ombre e che la vista migliora con il tempo. Ma chi conosce quali sapori è in grado di percepire il bimbo di pochi giorni? Anche il senso del gusto, infatti, non rimane sempre uguale, bensì evolve nel corso del tempo.
Cinque gusti innati
I bambini nascono con cinque gusti innati: dolce, salato, acido, amaro e umami (ossia “saporito”). Nei primi mesi, però, ne sperimentano solo uno: il dolce del latte materno o artificiale. È solo dal momento del svezzamento in poi che, gradualmente, iniziano a conoscere gli altri quattro sapori, affinando sempre più il senso del gusto.
Il ruolo dei genitori
I genitori hanno un ruolo molto importante in questo processo. Infatti, il senso del gusto in un certo senso va educato. Il piccolo va abituato il prima possibile a sperimentare cibi e sapori diversi. L’ideale è iniziare fin dalla gravidanza. Se nelle prime settimane viene nutrito al seno, è bene che la mamma continui a mangiare un po’ di tutto, così da fargli provare attraverso il latte vari gusti. Quando è il momento di svezzare il bimbo, ovviamente bisogna attenersi ai suggerimenti del pediatra e introdurre un solo alimento nuovo per volta. Non bisogna, però, limitarsi, ma ampliare progressivamente la scelta.
No alle forzature
A due-tre anni, il piccolo dovrebbe aver assaggiato tantissime pietanze diverse, fra cui differenti varietà di frutta e verdura. In questo modo non rischia di “annoiarsi” a tavola, finendo per mangiare sempre le solite cose. Non solo: così facendo, mamma e papà gettano le basi per un rapporto sano e sereno con l’alimentazione. È essenziale, però, non forzare mai il bebè. Se rifiuta una pappa, non obbligarlo a mangiarla ma cercare di riproporre gli ingredienti in modi diversi, rispettando i suoi tempi.
In breve
L’IMPORTANZA DEL BUON ESEMPIO
Il senso del gusto va allenato. Per aiutare il piccolo in questo percorso, mamma e papà devono dare il buon esempio: devono essere i primi a mettere in tavola e a mangiare alimenti sempre differenti.
Il senso del gusto è innato solo in parte. Ecco com’è alla nascita e come si affina durante i primi anni di vita
Come si sviluppa il senso del gusto
Quasi tutti sanno che alla nascita il bebè vede solo delle ombre e che la vista migliora con il tempo. Ma chi conosce quali sapori è in grado di percepire il bimbo di pochi giorni? Anche il senso del gusto, infatti, non rimane sempre uguale, bensì evolve nel corso del tempo.
Cinque gusti innati
I bambini nascono con cinque gusti innati: dolce, salato, acido, amaro e umami (ossia “saporito”). Nei primi mesi, però, ne sperimentano solo uno: il dolce del latte materno o artificiale. È solo dal momento del svezzamento in poi che, gradualmente, iniziano a conoscere gli altri quattro sapori, affinando sempre più il senso del gusto.
Il ruolo dei genitori
I genitori hanno un ruolo molto importante in questo processo. Infatti, il senso del gusto in un certo senso va educato. Il piccolo va abituato il prima possibile a sperimentare cibi e sapori diversi. L’ideale è iniziare fin dalla gravidanza. Se nelle prime settimane viene nutrito al seno, è bene che la mamma continui a mangiare un po’ di tutto, così da fargli provare attraverso il latte vari gusti. Quando è il momento di svezzare il bimbo, ovviamente bisogna attenersi ai suggerimenti del pediatra e introdurre un solo alimento nuovo per volta. Non bisogna, però, limitarsi, ma ampliare progressivamente la scelta.
No alle forzature
A due-tre anni, il piccolo dovrebbe aver assaggiato tantissime pietanze diverse, fra cui differenti varietà di frutta e verdura. In questo modo non rischia di “annoiarsi” a tavola, finendo per mangiare sempre le solite cose. Non solo: così facendo, mamma e papà gettano le basi per un rapporto sano e sereno con l’alimentazione. È essenziale, però, non forzare mai il bebè. Se rifiuta una pappa, non obbligarlo a mangiarla ma cercare di riproporre gli ingredienti in modi diversi, rispettando i suoi tempi.
In breve
L’IMPORTANZA DEL BUON ESEMPIO
Il senso del gusto va allenato. Per aiutare il piccolo in questo percorso, mamma e papà devono dare il buon esempio: devono essere i primi a mettere in tavola e a mangiare alimenti sempre differenti.