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ALLATTAMENTO AL SENO

prezzemolina
Messaggi: 781
Iscritto il: 20 lug 2015, 09:01

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da prezzemolina »

invece mi inalbero quando vedo che non si vuol vedere... deduco che tu pensi che chi come me non ha avuto abbastanza latte (e siamo migliaia e migliaia) e ha dato aggiunte o è passata al LA è solo perchè non ha avuto costanza o giuste informazioni. Non è così, ti assicuro che la teoria la conosco, che ho avuto tutto l'appoggio, e che ci ho messo tutto l'impegno. Questa teoria non vale per tutte. Negare questo è negare la realtà. per questo mi inalbero.
Orchetta
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Iscritto il: 15 lug 2015, 23:15

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da Orchetta »

Io non riesco a vedere mia figlia strillare perchè ha fame e offrile un seno da cui EVIDENTEMENTE in quel momento non esce latte. Questo è quello che capita a me, e in quel caso le do l'aggiunta, poi l'attacco quando vuole, faccio quello che posso, ma non mi sento in colpa se le preparo il biberon aspettando che il latte ci sia per la prossima poppata. Ero partita con le migliori intenzioni, ma questa storia dell'allattamento esclusivo a ogni costo mi stava distruggendo, ora che ogni 2 giorni se serve le do un pò di latte artificiale senza sentirmi una mamma degenere sto meglio, e vi assicuro che sta meglio anche lei.
ashley
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Iscritto il: 15 lug 2015, 23:11

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da ashley »

infatti qui nessuno sta dicendo che chi da le aggiunte è una mammaccia o chi nn ha la forza di andare avanti e molla e degenere e via discorrendo.
ognuno si comporta e procede come meglio crede secondo le proprie convinzioni, peronalità, cultura, esperienza.
delissa
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Iscritto il: 11 giu 2015, 22:44

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da delissa »

Devo dire cosa penso dell'argomento tanto latte quanto ne richiede il bimbo:
SONO D'ACCORDO.... ma devo dire anche che ogni forma di rigidità mi lascia perplessa.
C'è da dire anche che io (forte dell'aver letto parecchio sull'allatamento) sentivo come SICURO e INTOCCABILE il fatto di avere il latte....
Il calo (che cmq avevo messo in conto), invece c'è stato e per un attimo ha fatto vacillare le mie certezze...
cubanita
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Iscritto il: 30 set 2015, 15:38

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da cubanita »

devo dire che la quantità di liquidi assunti per me ha fatto la differenza... forse erano giorni in cui quasi mi "dimenticavo" di bere...... :roll:
fracla
Messaggi: 1075
Iscritto il: 30 set 2015, 15:34

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da fracla »

la maggior parte delle mamme può allattare e solo in rari casi nn è possibile. poi ci sono certo le eccezioni. e qte eccezioni nn sono di certo le molte mamme che un bel dì hanno scoperto di nn avere latte a suff.
il calo di latte durante l'allattamento può avvenire, ma è solo una fase. bambini che di punto in bianco scalpitano? certo, può trattarsi di uno "scatto di crescita".
fracla
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Iscritto il: 30 set 2015, 15:34

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da fracla »

Allattamento al seno, 10 cose da sapere
erché il latte materno è così importante per la crescita e lo sviluppo dei bambini? Riccardo Davanzo, neonatologo dell’Ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste e presidente del Tavolo Tecnico ministeriale per la promozione dell’allattamento al seno spiega i vantaggi

Allattare al seno è il modo migliore di nutrire un neonato. Lo dice l’Organizzazione mondiale della sanità, che raccomanda l’allattamento esclusivo fino ai sei mesi, e incoraggia le mamme a continuare fino ai due anni del bambino, integrando ovviamente il proprio latte con altri alimenti.



Abbiamo chiesto a Riccardo Davanzo, neonatologo dell’Ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste e presidente del Tavolo Tecnico ministeriale per la promozione dell’allattamento al seno, di spiegarci perché il latte materno è così importante per la crescita e lo sviluppo dei bambini.



1) Il latte materno è unico e inimitabile Questo significa che i latti di mucca o di asina o di capra, comunemente proposti per sostituirlo, sono dei surrogati non alla sua altezza.



In altre parole, per un neonato non c’è alimento migliore del latte della sua mamma. Il latte materno, infatti, apporta tutte le sostanze essenziali che gli assicurano un’ottima crescita. Nelle giuste proporzioni. Infatti, non ha mai la stessa composizione, ma cambia per adeguarsi alle necessità di crescita del neonato, così come cambia la sua consistenza durante il corso della stessa poppata (quello prodotto all’inizio è meno grasso e più ricco di acqua e lattosio, il latte terminale invece è molto più ricco di grassi). Il latte materno ha, insomma, una spiccata biodiversità.



2) Il latte materno educa al gusto prima dello svezzamento. La formula del latte materno varia in base alla dieta della mamma - e veicolando nutrienti e sapori della dieta materna, educa al gusto ancora prima dello svezzamento - ma anche in base alla durata della gravidanza. In questo modo i prematuri, che rappresentano il 6-10% di tutti i nati, hanno a disposizione un latte più ricco di proteine, particolarmente adatto alle loro peculiari esigenze nutrizionali, e con proprietà immunologiche più spiccate del latte maturo.



3) Il colostro è perfetto per le prime poppate Il latte delle prime poppate si chiama colostro: è perfetto come primo alimento dei neonati, perché è ricco di vitamina A, fattori di crescita e anticorpi. Ha un’alta digeribilità e nello stesso tempo un elevato potere nutrizionale. Il suo effetto lassativo, inoltre, aiuta il neonato a eliminare le prime feci (meconio) e a espellere l’eccesso di bilirubina, cosa che aiuta a prevenire l’ittero. In genere, dopo 2-3 giorni dal parto, si forma il latte maturo, con la montata lattea.



4) Il latte materno protegge da malattie e allergie Il latte materno, oltre a essere facilmente digeribile, contiene importanti fattori, tra cui le immunoglobuline e i prebiotici, che aiutano l’organismo in crescita a proteggersi da batteri, virus e altri agenti che causano malattie e allergie.



Il latte materno inoltre è ricco di principi attivi che promuovono lo sviluppo del sistema digerente, di calcio e proteine utili per la formazione e rafforzare le ossa, ed è una fonte importante di acidi grassi essenziali, indispensabili per la crescita del cervello e della facoltà cognitiva. Veicola inoltre dalla mamma al bambino ormoni, anticorpi e anche cellule staminali: e la ricerca in questo campo è ancora in corso per verificare gli effetti di riparazione, rigenerazione o compensazione delle staminali contenute nel latte materno.



È ormai condiviso a livello internazionale, inoltre, che l’allattamento al seno riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti, protegge dalle infezioni respiratorie, riduce il rischio di sviluppare allergie, migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio, migliora lo sviluppo intestinale e previene il rischio di obesità.



Ma non solo. Molti studi confermano che l’allattamento al seno riduca anche, nel primo anno di vita del bambino, il rischio di morte in culla senza cause apparenti (SIDS). Ecco perché è un bene promuovere l’allattamento al seno almeno fino al 12esimo mese.



5) Anche la mamma trae benefici dall’allattare Il latte materno è pratico - salvo un po’ di difficoltà che si possono incontrare all’inizio, per superare le quali può essere utile rivolgersi al personale sanitario -, è sempre disponibile e alla giusta temperatura. Ed è economico: nessun costo di preparazione. Allattando, poi, si favorisce la contrazione dell’utero, riducendo il naturale sanguinamento post parto e consentendo all’utero di tornare alle dimensioni normali più velocemente.



Inoltre, meglio delle diete dimagranti, favorisce la perdita di peso e il recupero della forma fisica.



E infine, alcuni studi suggeriscono che l’allattamento al seno riduce il rischio di osteoporosi dopo la menopausa e contribuisce a ridurre il rischio di cancro al seno e all’ovaio.
fracla
Messaggi: 1075
Iscritto il: 30 set 2015, 15:34

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da fracla »

6) E chi non ha latte? Sono veramente rari i casi di donne che producono poco latte. L’obesità è un fattore predisponente, può cioè ostacolare la lattazione. Anche chi ha avuto un parto traumatico può essere meno predisposta a far partire l’allattamento.



Generalmente le cause che portano ad abbandonare l'allattamento sono la scarsa informazione o il mancato sostegno alle neomamme che a volte, più o meno incoraggiate da operatori sanitari e/o familiari, finiscono con l’interpretare alcuni comportamenti del bambino (per esempio “vuole attaccarsi più spesso del solito” oppure “fa riposini più brevi perché ha continuamente fame”) come indice della insufficiente produzione di latte.



Ma è proprio la suzione del seno da parte del bambino che garantisce l’adeguata produzione di latte. E non c’è nulla di strano che in alcuni giorni, un bambino possa avere più fame del solito e voler mangiare più spesso: così facendo aumenta la produzione di latte. In definitiva, poi, se il bambino cresce vuol dire che il latte è sufficiente: segni affidabili di un’adeguata produzione (e assunzione) sono l’emissione di urine e feci. Leggi anche 10 modi infallibili per aumentare la produzione del latte
"Se potessi lo farei": la campagna dei papà per l'allattamento al seno
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7) E se la mamma deve sottoporsi a indagini radiologiche? In questi casi non c’è alcun motivo per interrompere l’allattamento. Molte mamme che allattano e che devono sottoporsi a esami di diagnostica per immagini si chiedono se possano essere dannosi per il bambino. Ma in realtà i raggi utilizzati in radiologia, così come gli ultrasuoni in ecografia o i campi magnetici della risonanza magnetica nucleare, non danneggiano il latte materno e quindi sono sicuri per il poppante.



Per l’esecuzione della tac e della risonanza magnetica può essere necessario iniettare alla madre un “mezzo di contrasto” che può filtrare nel latte materno. Per questo motivo, in passato, si consigliava di gettare il latte prodotto subito dopo la somministrazione del mezzo di contrasto. Ma una recente indagine ha dimostrato che non c’è alcuna incompatibilità tra allattamento e questi esami con mezzi di contrasto: le poppate possono continuare regolarmente



8) L’unica reale controindicazione all’allattamento al seno è rappresentata dalla sieropositività all’HIV, perché c’è il rischio concreto che, in questo modo, una donna affetta dal virus possa trasmettere l'infezione al proprio figlio.



Altre controindicazioni non hanno fondamento: non è vero che in caso di miopia, epatite C, sclerosi multipla o anemia una donna non debba allattare. A meno che la malattia non sia così grave che è meglio evitare lo stress metabolico causato dall’allattamento.



9) L’allattamento e i farmaci Può capitare che la mamma debba assumere farmaci per curarsi. In questo caso è appropriato verificare se il loro uso sia sicuro per il bambino. Se si sa in anticipo che il farmaco da assumere è controindicato, prima di iniziare la terapia può essere utile ricorrere al tiralatte. Sulla base delle attuali raccomandazioni più accreditate, il latte materno può essere conservato in frigo a temperatura di 4 °C per 4 giorni oppure conservato nel freezer a - 20°C per 6 mesi.



10) E se la mamma che allatta è nuovamente in dolce attesa? Nella maggior parte dei casi, allattare al seno anche in caso di una nuova gravidanza è sicuro per madre, embrione, feto e lattante. In particolare, si può allattare tranquillamente nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza, nell’ultimo invece meglio confrontarsi con il ginecologo. Leggi anche Allattare in gravidanza
mokabita
Messaggi: 911
Iscritto il: 30 set 2015, 15:32

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da mokabita »

io sono sicura che le cose funzionino in un certo modo, ho amiche che allattano tranquillamente e non hanno mai avuto bisogno di dare aggiunte, io mi ero documentata tanto ed ero partita con grande entusiasmo, ma la mia esperienza ha richiesto un'atteggiamento diverso.
Mindy
Messaggi: 1221
Iscritto il: 30 set 2015, 15:28

Re: ALLATTAMENTO AL SENO

Messaggio da Mindy »

Secondo me, che ho vissuto questo senso di ansia per diversi giorni, è pericoloso il voler assumere un atteggiamento intransigente in un momento in cui invece ci vuole grande elasticità, e soprattutto serenità, anche per produrre il latte. Per riassumere, una sera mi sono detta basta, voglio fare la mamma, non solo la sua esclusiva nutrice, per quanto mi sarebbe tanto piacuto avercela fatta a fare entrambe le cose.
Poi, ovviamente, questa è un'opinione e chiunque può averne una diversa.
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